"L'attuale crisi ha fatto riemergere le discussioni sul reddito di base universale, una politica che fornirebbe ai cittadini un trasferimento monetario equo e permanente per aiutarli a superare i momenti difficili.Mentre l'idea del reddito di base universale è buona, il rischio è che venga visto come elemosina, poiché perpetua le false narrazioni secondo cui il settore privato è l'unico creatore, non co-creatore, della ricchezza nell'economia.Un'alternativa è il dividendo dei cittadini o il fondo di ricchezza pubblica, un insieme di ricchezza di proprietà collettiva, con i benefici condivisi tra la popolazione"- Mariana Mazzucato, economista e accademica italiana con cittadinanza statunitense
La disuguaglianza in Italia è costantemente cresciuta negli ultimi decenni.
La pandemia di Covid-19 ha impoverito una parte consistente degli italiani, mentre pochi ricchi sono diventati ancora più ricchi [1]. Oltre la crisi economica, l'avanzata del commercio elettronico e dell'automazione hanno indebolito la funzione del lavoro come fonte di reddito. Ma poiché la ricchezza è nel complesso aumentata, è chiaro che il problema è la sua distribuzione.
Nella scala della disuguaglianza, misurata dall'indice di Gini, a livello europeo l’Italia occupa la 23esima posizione su 27, con un coefficiente pari a 0,334 [2].
Tra il 2010 e il 2018 l’Italia ha peggiorato il suo indice Gini di 1,7 punti, situazione tra le peggiori in Europa dopo Bulgaria (addirittura +6,4 punti), Ungheria (+4,6), Lussemburgo, Olanda e Germania.
L'introduzione del Reddito di Cittadinanza nel 2017 ha invertito la tendenza [3]. Tuttavia, come tutti i sussidi condizionati, non è in grado per diversi motivi di raggiungere l'intera platea a cui è destinato. Inoltre, per beneficiarne è necessario affrontare, oltre alle regole stringenti e punitive, un forte stigma sociale.
C'è un sistema migliore per sostenere i redditi?
Sì, ed è attivo dal 1982 in Alaska, lo stato più a nord degli Stati Uniti d'America, e si chiama Alaska Permanent Fund [4].
Si tratta di un fondo comune permanente, finanziato da risorse comuni - nel caso dell'Alaska, dalla vendita del petrolio -, e ha pagato una media di circa $1.600 all'anno per ciascun residente.
Questo modesto reddito aggiuntivo non ha influenzato negativamente il mercato del lavoro, anzi l'effetto è stato positivo. Ha portato ad una riduzione sostanziale della povertà [5] e un aumento del potere di acquisto, a sostegno dei consumi. L'effetto è visibile per ben 3 mesi dopo la data del pagamento annuale.
Il modello dell'Alaska ha reso questo Stato il meno diseguale di tutti gli Stati Uniti [6], ed è stato studiato a lungo da Hillary Clinton, che è stata vicina ad adottarlo nella sua campagna per le elezioni presidenziali del 2016 [7].
Come realizzarlo in Italia?
Il Fondo Permanente Italiano può essere finanziato in Italia partendo dai beni comuni e da misure redistributive.
Esempi di beni comuni:- diritti di sfruttamento di spiaggie, foreste, petrolio, etc.- tasse su attività inquinanti, come l'uso di combustili fossili- diritti sulla proprietà intellettuale creata da fondi pubblici (es. tecnologie sviluppate nelle università pubbliche)
Esempi di misure redistributive:- aumento IVA su beni inquinanti o di lusso- imposta su transazioni finanziarie- aumento delle imposte su patrimoni e redditi molto alti Il Fondo Permanente, erogherà ogni mese a ciascuna persona residente legalmente in Italia un Dividendo del Cittadino, automaticamente e senza condizioni, per tutta la vita.
Per i minori di età, il dividendo andrà ai genitori, e potrà essere di importo inferiore.
Effetti del Fondo Permanente Italiano
Gli effetti che si possono prevedere sono:- riduzione drastica della povertà assoluta- riduzione della platea di persone bisognose di sussidi condizionati - sostegno ai consumi e stimolo all'economia- alleviamento dello stress legato a preoccupazioni economiche- sostegno ad attività importanti socialmente, ma scarsamente o per nulla retribuite (es. cura dei familiari, attività artistiche, volontariato)
[1] https://www.oxfamitalia.org/disuguitalia-2021/[2] https://www.lenius.it/disuguaglianza-nel-mondo/[3] https://www.ilpost.it/2020/06/17/poverta-assoluta-reddito-di-cittadinanza/[4] https://en.wikipedia.org/wiki/Alaska_Permanent_Fund[5] https://iseralaska.org/static/legacy_publication_links/2016_12-PFDandPoverty.pdf[6] https://www.prb.org/usdata/indicator/gini/snapshot/[7] https://www.vox.com/policy-and-politics/2017/9/12/16296532/hillary-clinton-universal-basic-income-alaska-for-america-peter-barnes