Decision Maker

Virginia Raggi

  • Sindaco di Roma

Does Virginia Raggi have the power to decide or influence something you want to change? Start a petition to this decision maker.Start a petition
Petitioning Michela Vittoria Brambilla, Virginia Raggi, Andrea Orlando

Giustizia per il Jack Russell lanciato dal 7° piano

Ha gettato dalla finestra del suo appartamento al settimo piano un cagnolino Jack Russell davanti agli occhi del figlio 15enne. L’omicidio di Lilly rimane impunito. L’uomo sospettato di aver ammazzato il quattro zampe non ha confessato e non c’è testimone disposto a parlare. Nessuno lo ha denunciato, ha un casellario giudiziario che lo incorona come persona da cui è bene stare alla larga. Essendo il reato di maltrattamenti su animali procedibile soltanto a querela, finchè qualcuno non depositerà un esposto, la procura non potrà procedere. La morte del cane, in un modo così violento e brutale, rischia di restare impunita.  Quanto accaduto a Tor Carbone (Roma) è un gesto efferato e di una crudeltà inaudita, non solo dal punto di vista penale per l'uccisione di un animale, ma perché rispecchia la pericolosità dell'individuo in questione, anche per l'incolumità dei suoi familiari. Chiediamo giustizia e l'allontanamento del responsabile dal nucleo familiare. Una persona che si difende con la frase: «Tutte ste pagliacciate è solo un cane» davanti a un figlio minorenne in lacrime merita provvedimenti severi e deve essere messo nella condizione di non nuocere più. Questo ennesimo fatto di cronaca nera è la dimostrazione che chi maltratta gli animali è potenzialmente propenso a delinquere e ad usare violenza sulle categorie più deboli, come donne e bambini.  Rinaldo Sidolihttps://www.facebook.com/rinaldosidoli/  

Rinaldo Sidoli
191,843 supporters
Victory
Petitioning Virginia Raggi, Nicola Zingaretti

Diamo un futuro alla Locanda dei Girasoli

Sono Carlo Tagliabue, papà di Anna Tagliabue che lavora alla Locanda dei Girasoli di Roma. Insieme a lei lavorano altri 11 ragazzi down o autistici che hanno realizzato nella Cooperativa Sociale I Girasoli un sogno di autonomia attraverso il lavoro. A dicembre abbiamo chiesto alle istituzioni ed ai cittadini di salvare questo progetto aiutandoci a cercare una nuova sede più idonea. La risposta della società civile è stata entusiasmante, abbiamo avuto molte dimostrazioni di solidarietà che ci hanno fatto sentire meno isolati. Non abbiamo invece avuto risposte dalle istituzioni, nonostante gli impegni presi sui media ed in televisione. Per questo vi chiedo di sottoscrivere la petizione alla Sindaca di Roma Virginia Raggi perché, tra i tanti immobili del Comune, trovi una proposta adeguata a dare continuità a questo progetto di lavoro e di autonomia per i nostri ragazzi.   Alla Sindaca di Roma Capitale  Virginia Raggi Da venti anni la “Locanda dei Girasoli”, contribuisce alla creazione di posti di lavoro finalizzati all’integrazione lavorativa, e territoriale, realizzando un esempio di imprenditoria sociale che unisce solidarietà e professionalità, attraverso percorsi integrati di sviluppo delle capacità personali. Dal 2013, con l’aiuto di altre imprese sociali, è iniziato un percorso di rilancio e di riorganizzazione della Cooperativa che dopo alterne vicende ha portato ad aumentare sensibilmente l’attività del ristorante, e soprattutto ad una visibilità del progetto sia nazionale che internazionale, che però non ha altrettanta ricaduta positiva sui conti.
 Un grave limite è rappresentato dalla collocazione del locale che risulta assolutamente inadeguata, si trova in una zona periferica e residenziale, con una oggettiva difficoltà di accessibilità, di conseguenza il locale funziona a pieno regime solo nei fine settimana pur garantendo il lavoro per tutti i giorni. Ci rendiamo conto che nell’attuale struttura non si riusciranno ad ottenere risultati migliori, diventa sempre più urgente trovare una collocazione diversa, in un’area più facilmente raggiungibile e visibile.
 Già nel passato avevamo chiesto alle istituzioni locali la possibilità di ottenere in gestione/affitto locali di loro proprietà, in aree più centrali e visibili. Questo renderebbe più facile raggiungere l’obiettivo di un equilibrio gestionale permettendo di aumentare il numero di clienti e, di conseguenza, di nuovi inserimenti lavorativi. Ne siamo convinti in quanto la visibilità della nostra esperienza è elevatissima, cosa che rende altrettanto grave il fallimento del progetto. Chiediamo pertanto al Comune di Roma  una risposta alle nostre precedenti richieste del 2015 e 2017, risposta che fino ad oggi è mancata. La nuova legislazione sull’impresa sociale ( D.Lgs. 112/2017) e il codice del terzo settore ( D.Lgs. 117/2017) rendono tali scelte possibili e legittime.
 Si potrebbe così dare continuità ad un modello di inserimento lavorativo che è divenuto oggetto di studio da parte dell’associazionismo di altri Paesi e che da 20 anni rappresenta per Roma soggetto di grande rilevanza sociale. Diamo un futuro ai ragazzi della Locanda dei Girasoli!   I GIRASOLI – Società Cooperativa Sociale – ONLUS Sede legale: via dei Sulpici n°117/h – 00174 - Roma Tel/Fax 06 7610194  Per maggiori informazioni sul progetto http://www.lalocandadeigirasoli.it/ http://www.lalocandadeigirasoli.it/wp-content/uploads/2019/01/cv_locanda.pdf https://www.facebook.com/LocandadeiGirasoli/

Carlo Tagliabue
175,300 supporters
Petitioning Virginia Raggi, Nicola Zingaretti, Sergio Costa, Lorenzo Bagnacani

Chiudiamo il Centro trattamento rifiuti, TMB, di via Salaria a Roma

Dal 2011 nel Terzo Municipio di Roma c'è una questione enorme e ineludibile come un mostro. Ed è quella del TMB, l’impianto di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti, che appesta l’intero quartiere da quasi otto anni. Otto anni. Inverno, primavera, estate, autunno, è stato ed è disumano vivere vicino all’impianto che viene usato come una discarica in mezzo al centro abitato: non si respira; non si può stare sul balcone, non si possono stendere i panni fuori; le persone vivono tappate in casa con 38 gradi; chi soffre di problemi respiratori impazzisce; le aziende (come Sky ad esempio) lasciano il quartiere; le attività commerciali chiudono; il prezzo delle case si dimezza; i farmacisti, i medici e i pediatri segnalano un aumento vertiginoso delle patologie respiratorie; i parroci che i funerali sono triplicati. L’Ama, l'assessorato comunale ai rifiuti, la sindaca negano che ci sia un problema, parlano di un generico, sporadico, disagio. Ma è chiaro che la situazione è un’emergenza, e riguarda l’ambiente e la salute. È un disastro, da tutti i punti di vista. I comitati sembrano sfiancati da quasi otto anni di lotte, assemblee, picchetti, esposti alla procura, manifestazioni, volantinaggi, appelli. Il valore delle case dove vivono si è ridotto a un terzo di quando le hanno comprate nemmeno un decennio fa, i genitori non sanno se portare i bambini all'asilo che gli hanno assegnato vorrà dire farli ammalare, gli operai dell'impianto raccontano di lavorare in condizioni al limite. La puzza insostenibile, i fumi tossici, quello che ormai è disastro ambientale: da otto anni le persone che ci abitano vicino – ci sono due interi quartieri a ridosso, Villa Spada e Fidene, alcune case sono situate a cinquanta metri, un asilo nido è a cento – subiscono una forma di violenza sociale che è una delle più gravi emergenze di Roma, che nessun politico e nessun amministratore è riuscito finora a risolvere. Chiediamo che tutte le istituzioni coinvolte su questa emergenza ognuna con il suo ruolo - comune di Roma, l'azienda Ama, la regione Lazio, il ministero dell'ambiente - si siedano intorno a un tavolo e risolvano quest'emergenza con atti rapidi e decisivi. Ne va della dignità e dei diritti delle persone che per otto anni hanno subito questa violenza.

Christian Raimo
71,156 supporters
Petitioning Virginia Raggi, Nicola Zingaretti, Giuseppe Conte, Sergio Costa, massimiliano valeriani, Silvio Monti, Laura D'Aprile, Stefano Zaghis, Massimo Bagatti

Salviamo Roma dall'emergenza rifiuti!

Siamo stufi marci di tacere. Marci come l’immondizia che si decompone sotto il sole capitolino. A Roma l’emergenza rifiuti è insostenibile. In certe zone e a certe ore del giorno non si respira dal tanfo. Lo scenario che si para davanti agli occhi dei cittadini è apocalittico: i cassonetti straripano come vulcani in eruzione. L’emergenza è qui e ora. Se non ci ribelliamo subito saremo tutti complici. Aiutaci a dare una spinta dal basso affinché arrivi un serio aiuto dall’alto. Firma questa petizione! L'8 febbraio, dopo che la Giunta capitolina ha bocciato il bilancio 2017 della municipalizzata Ama, l'assessore all'ambiente Pinuccia Montanari ha rassegnato le proprie dimissioni alla sindaca Virginia Raggi. (fonte) Il 27 marzo Luigi Palumbo, il commissario (nominato dal tribunale) che guida la Discarica di Malagrotta (principale sito di stoccaggio della città di Roma) e che gestisce i due impianti di trattamento che normalmente lavorano 1.250 tonnellate di rifiuti indifferenziati, informa l'Ama del fatto che dal 25 aprile i Tmb avrebbero funzionato a metà.In quei giorni la sindaca Raggi solleva dall'incarico tutto il Cda dell'Ama, senza formarne uno nuovo. L’azienda viene affidata al direttore esecutivo, Massimo Bagatti. Luigi Palumbo accetta un compromesso e fa slittare al 27 maggio lo stop più consistente degli impianti (sono partiti più gradualmente con “meno 200 tonnellate”). (fonte) Dall'incendio del Tmb Salario del dicembre 2018, altri due impianti di smaltimento sono andati a fuoco, nel Prenestino in aprile e su via Collatina vecchia a giugno (entrambi abusivi ed entrambi incendi di natura dolosa). Da febbraio a giugno l’Ama non ha avuto né un presidente né un amministratore delegato, e il 50% dei mezzi è fermo e in avaria. (fonte)Il 7 giugno la sindaca Virginia Raggi ha nominato il nuovo CdA dell'Ama (il sesto in tre anni), composto da Luisa Melara in qualità di presidente, Paolo Longoni come amministratore delegato e il consigliere Massimo Ranieri. (fonte) Il 26 giugno il capo della Direzione generale per i Rifiuti e l’Inquinamento, Mariano Grillo, ha firmato una lettera indirizzata al Campidoglio, destinata al direttore del Dipartimento Ambiente del Comune di Roma, Silvio Monti. Nel testo vengono messe in discussione le promesse dell’amministrazione di Roma, in particolare quelle fatte dall’Ama. (fonte) Da metà giugno Roma è in evidente stato di emergenza rifiuti. Dobbiamo porre rimedio a questa problematica prima che diventi un'emergenza sanitaria. Situazione cassonetti in zona CiproSituazione cassonetti in zona GarbatellaSituazione cassonetti in zona PratiSituazione cassonetti in zona Appio Latino C’è bisogno di un intervento repentino e deciso da parte le autorità competenti. Pertanto, con questa petizione si richiede: ALLA SINDACA DI ROMA VIRGINIA RAGGI, AL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO AMBIENTE DEL COMUNE DI ROMA SILVIO MONTI E ALLA DIRETTRICE DELLA DIREZIONI RIFIUTI, RISANAMENTI E INQUINAMENTI LAURA D'APRILE, di vagliare un piano mirato alla gestione e risoluzione dell’emergenza ponendo tale problematica in cima agli ordini del giorno della Giunta Capitolina. Tale piano deve interessare ogni aspetto della vita cittadina, ripensando la gestione di tutti gli spazi pubblici in nome della sostenibilità. AL DIRIGENTE AMA MASSIMO BAGATTI, ALLA PRESIDENTE LUISA MELARA, ALL'AMMINISTRATORE DELEGATO PAOLO LONGONI E AL CONSIGLIERE MASSIMO RANIERI, di riorganizzare l’intero piano d’azione dell’ente al fine di garantire un servizio efficace di raccolta, stoccaggio e smaltimento dei rifiuti affinché la raccolta differenziata smetta di essere un mero strumento “educativo” ma un metodo concreto di gestione dei rifiuti urbani. AL GOVERNATORE DELLA REGIONE LAZIO NICOLA ZINGARETTI, di porre questa emergenza al centro del proprio programma politico, garantendo un’adeguata distribuzione dei fondi regionali a sostegno delle politiche ambientali e creando, in sinergia con L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE MASSIMILIANO VALERIANI, un programma atto al recupero, la salvaguardia, e la rivalorizzazione del territorio attraverso le politiche green. AL PRIMO MINISTRO GIUSEPPE CONTE, di smettere di guardare alle tematiche ambientali come a un fanalino di coda dell’agenda del Governo e iniziare a trattare la situazione per quella che è: un’emergenza. È fondamentale che il premier spinga per impiegare le risorse statali per contrastare tale emergenza, favorendo, grazie anche alla collaborazione con IL MINISTRO DELL’AMBIENTE SERGIO COSTA, l’introduzione di leggi ad hoc che vengano incontro alle esigenze delle Regioni e, di conseguenza, dei Comuni. Queste persone hanno il potere di compiere dei cambiamenti sostanziali. Noi abbiamo il dovere civico e morale di lottare affinché ciò avvenga.Il primo passo deve venire da noi. Oltre a protestare, dobbiamo far sì che il cambiamento avvenga nei comportamenti di tutti i giorni. È il cittadino a doversi prendere cura della propria città.

Francesca Floris
69,963 supporters
Victory
Petitioning Virginia Raggi

#lacasasiamotutte

Molte nostre amiche hanno voluto sostenerci con un appello, che noi, Casa Internazionale delle Donne, raccogliamo invitando tutte e tutti a sottoscriverlo per sventare definitivamente il rischio che la Casa resti senza casa. Grazie amiche! "La Casa Internazionale delle donne di Roma non è al sicuro.Un luogo storico, il riferimento di oltre 30.000 donne che la visitano ogni anno e delle numerose associazioni che la fanno vivere, il punto di incontro, confronto culturale e politico, di crescita personale e professionale, l’archivio del femminismo, la sede di tante battaglie delle donne contro discriminazioni e violenze, è a rischio. Ancora pende il rischio dello sfratto. Ancora si avanza, da parte del Comune, la richiesta di un arretrato di oltre 800.000 euro. Eppure, le donne che la animano hanno spiegato a noi, agli interlocutori istituzionali e a tutte/i coloro che hanno a cuore la sua esistenza, che la Casa ha pagato per tutti i 15 anni di gestione, buona parte del canone e ha sostenuto gli ingenti costi di manutenzione di cui uno stabile storico, quale è il complesso del Buon Pastore (un palazzo del 1660), necessita. Il tutto senza contributi e finanziamenti pubblici, solo con l’autofinanziamento, rendendo così fruibile per la città questo splendido luogo: aperto, frequentabile, pieno tutti i giorni di attività e di servizi a disposizione delle donne, in particolare di quelle con minori possibilità. Sappiamo che la trattativa con il Comune è in corso, ma ci sembra troppo lenta e difficile. Gli amministratori del Campidoglio dicono che vogliono valorizzare la Casa, che la considerano un valore per la città. Noi ci crediamo. Perché non dovremmo?Sarebbe del tutto paradossale, che la prima sindaca donna della Capitale voglia passare alla storia per aver chiuso la Casa internazionale delle donne.Ci sentiamo in dovere di parlare perché “la Casa siamo tutte”. Noi la frequentiamo, vediamo quanta passione, quanto lavoro, quanta fatica richiede ogni giorno quel luogo per restare aperto e disponibile. Vorremmo un gesto di responsabilità e di generosità. Vorremmo che alle parole seguissero i fatti. La Casa, le associazioni e le tantissime donne che la abitano e la rendono fruibile devono essere messe in sicurezza, devono poter continuare ad agire e progettare il futuro. Per ottenere questo risultato, basterebbe applicare le leggi che consentono di concedere alla Casa Internazionale un canone gratuito, mettere a valore il ruolo sociale e culturale che la Casa svolge, riconoscere il pregio dell’opera di manutenzione e salvaguardia di un bene culturale della città e il prezioso contributo dei servizi che alla Casa le donne trovano e quindi anche ristrutturare il debito, a partire dal riconoscimento della sua reale entità.La Casa rappresenta anche un pezzetto della nostra storia, del presente e del futuro nostri e della città. E’ uno dei simboli delle battaglie e delle vittorie delle donne e ci aiuta, con l’impegno quotidiano che vi si svolge, a costruire scelte, passi che restano da compiere per superare discriminazioni e diseguaglianze.La casa siamo tutte. Tutte, anche Virginia Raggi." Ambra Angiolini, Lucia Annunziata, Asia Argento, Silvia Avallone, Elisabetta Addis, Sonia Bianchini, Laura Bispuri, Alessandra Bocchetti, Caterina Bonvicini, Tatiana Campioni, Valentina, Carnelutti, Stefania Casini, Carlotta Cerquetti, Teresa Ciabatti, Gigliola Cinquetti, Chiara Civello, Francesca Comencini, Paola Cortellesi, Lella Costa, Maria Rosa Cutrufelli, Francesca D’Aloja, Serena Dandini, Piera Degli Esposti, Marica Di Pierri, Ginevra Elkann, Alessandra Ferri, Iaia Forte, Ilaria Fraioli, Elena Giannini Belotti, Chiara Gamberale, Maria Grazia Giammarinaro, Emanuela Giordano, Valeria Golino, Laura Greco, Glauca Leoni, Rosetta Loy, Loredana Lipperini, Viola Lo Moro, Sarah Di Nella, Ria Lussi, Simonetta Lux, Barbara Leda Kenny, Francesca Mancini, Dacia Maraini, Francesca Marciano, Giovanna Mezzogiorno, Rossella Milone, Michela Murgia, Olivia Musini, Silvia Neonato, Roberta Nicolai, Eleonora Paglini, Laura Paolucci, Valeria Parrella, Rita Pelusio, Marinella Perroni, Cristina Petrucci, Barbara Piccolo, Renata Rampazzi, Norma Rangeri, Alba Rohrwacher, Sara Ronchi, Evelina Santangelo, Alessandra Sarchi, Bia Sarasini, Luisella Seveso, Grazia Scuccimarra, Tosca, Tiziana Triana, Jasmine Trinca, Chiara Valentini, Chiara Valerio, Maddalena Vianello  Per info: lacasasiamotutte@gmail.com

Casa Internazionale delle Donne
101,570 supporters
Petitioning Laura Baldassarre, Ferrovie dello stato, Gianfranco Battisti, Dipartimento Politiche Sociali del Comune di Roma, Virginia Raggi

Baobab Experience a Comune e FS: Info point migranti e hub di prima accoglienza subito!

BAOBAB EXPERIENCE CHIAMA FS E IL COMUNE DI ROMA LA RIQUALIFICAZIONE URBANA NON FERMI LA SOLIDARIETÀ: UN PUNTO INFORMATIVO STABILE PER I MIGRANTI  ALLA STAZIONE TIBURTINA E UN HUB DI PRIMA ACCOGLIENZA SUBITO! Lo diciamo dalla prima tenda montata, dal primo pasto offerto: NOI proteggiamo le persone non i confini, perché la sicurezza militarizzata e la riqualificazione urbana senza diritti, sono segregazione, apartheid. Dal 2015, anno della prima grande crisi umanitaria mondiale, legata a guerre, sfruttamenti economici e cambiamenti climatici, abbiamo tamponato con ogni mezzo a nostra disposizione, le mancanze e le contraddizioni delle Istituzioni in termini di prima accoglienza: lo abbiamo fatto quotidianamente, 24 ore su 24, e questo chiediamo di poter continuare a fare. Una forma di accoglienza e inclusione, quella realizzate dagli attivisti e dalle attiviste di Baobab Experience, di cui la nostra città ha ancora profondamente bisogno e che non può essere portata avanti in modo sporadico, ma deve essere inserita in modo sistematico vita della città, nonostante - e anzi soprattutto - dopo l'emanazione del nuovo pacchetto di Leggi detto "Immigrazione e Sicurezza" a causa del quale già nelle ore successive alla sua prima applicazione sono state gettate in strada migliaia di persone in stato di necessità. Noi stessi, a seguito dell'ennesimo sgombero, ci troviamo oggi a prestare assistenza in strada, tra le banchine degli autobus di Piazzale Spadolini (Lato Est della Stazione Tiburtina), con il divieto di aprire tende per gli esclusi dal sistema di accoglienza, osteggiati quotidianamente mentre prestiamo un servizio utile non solo ai migranti ma all'intera cittadinanza di cui queste persone fanno parte. Per questo chiediamo a tutte e tutti di unirsi a noi firmando questo appello perché Ferrovie dello Stato, Comune di Roma realizzino subito un Punto di Informazione e Orientamento per i migranti in transito, strutturale e stabile presso la Stazione Tiburtina e un Hub di prima accoglienza per tutti gli esclusi dal sistema ora costretti a vivere in strada. Il cambiamento e la riqualificazione urbana non fermino la solidarietà e l'inclusione! Firma l'appello, ci vogliono invisibili, ci avranno indivisibili Baobab Experience ****CHE COSA E' STATO FATTO?Un anno di solidarietà in numeri - Breve report delle attività svolte al presidio umanitario di Piazzale Maslax. - Oltre 1000 persone sono state assistite, medicate e orientate ai servizi sanitari anche grazie al supporto di Associazioni dedicate (da gennaio a oggi 515 persone seguite da MEDU, 460  persone da  DAC, 170 persone da MSF - 15 persone da MDM  per l'assistenza psicologica) - Abbiamo raccolto cucinato e distribuito cibo per 3 pasti al giorno, un totale di 1 tonnellata cibo ogni mese. Siamo stati sostenibili distribuendo oltre 1000 capi di vestiario donato dalla cittadinanza e sottratto al macero. - Dal primo gennaio ad oggi abbiamo preso in carico, grazie alla rete di supporto legale che si è costituita intorno al presidio, le pratiche legali di 260 persone, molte già fuori dal campo verso le destinazioni che avevano programmato. - Abbiamo sostenuto nell'orientamento al lavoro e ricerca d'impiego per lasciare presto la strada e i centri d'accoglienza preparandosi con carte alla mano ad entrare nel mondo del lavoro. - 165 persone, di età compresa tra i 18 e i 58 anni, tra cui 6 donne, sono state seguite dagli attivisti nell'orientamento al lavoro. 68 hanno ottenuto un regolare impiego (a tempo determinato, indeterminato, a progetto, a collaborazione o tirocinio formativo), una borsa di studio universitaria o una borsa di studio per un Master di I livello. - Abbiamo visitato 48 Musei e luoghi d'interesse artistico e culturale coinvolgendo oltre 720 persone in questa attività. Abbiamo corso insieme 30 maratone e mezze maratone alle quali hanno preso parte oltre 120 ragazzi; siamo saliti sul podio 3 volte dopo 170 ore di lezioni e allenamenti che hanno interessato a rotazione più di 100 ragazzi in 5 tornei. Abbiamo giocato insieme 50 partite migranti e attivisti per un totale di 400 giocatori coinvolti. - Abbiamo studiato e imparato insieme con 270 ore di corsi di lingua italiana e 260 ore di corsi di lingua inglese. Abbiamo portato testimonianza dei drammi e delle speranze dei migranti tra gli studenti con oltre 30 VISITE in istituti scolastici e biblioteche di Roma.

Baobab Experience
45,303 supporters
Riapriamo l'Ospedale San Giacomo in Augusta

Cari firmatari, sono stata all’ex ospedale San Giacomo, la struttura sanitaria nel centro storico di Roma chiusa da anni. Qui ho incontrato il professor Fabio Biferali, il giornalista ed ex senatore Furio Colombo e altri professionisti della sanità che si battono affinché l’ospedale San Giacomo venga riaperto. La loro battaglia è anche la nostra e ora c’è un’importante novità: il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittimi gli atti con cui è stata disposta la chiusura dell’ospedale. Con noi c’era anche l’avvocato Isabella Maria Stoppani, che ha portato avanti le ragioni degli eredi della famiglia Salviati, proprietaria della struttura poi donata alla città affinché diventasse un ospedale. È fondamentale rilanciare la sanità pubblica e riattivare tutti quei presidi sanitari che esistono a Roma e che sono chiusi. Il San Giacomo e il Forlanini sono sicuramente due ospedali che devono tornare a svolgere la loro funzione.

2 years ago
Riapertura immediata dell'Ospedale Forlanini di Roma

Bisogna riaprire tutti gli ospedali a Roma. Negli ultimi anni sono stati chiusi diversi ospedali storici in città, come il Forlanini o il San Giacomo. Bisogna fare il possibile per riaprirli. L'emergenza che stiamo affrontando, legata al Coronavirus, dimostra che la sanità pubblica è in grado di rispondere alle emergenze e di tutelare i cittadini. Questo grazie al lavoro di medici, infermieri e altri operatori sanitari che in questi giorni stanno facendo enormi sacrifici e che meritano il nostro ringraziamento. Queste persone vanno sostenute. La sanità pubblica va rafforzata e non penalizzata, come purtroppo si è fatto negli ultimi anni. Gli ospedali vanno aperti, non chiusi. Noi abbiamo sempre denunciato la chiusura degli ospedali storici a Roma, da attivista è stata una delle prime battaglie che ho portato avanti insieme a tanti altri. È una battaglia che bisogna riprendere. Lo dobbiamo proprio a chi oggi è in prima linea per affrontare, tra mille difficoltà, la sfida al Coronavirus. E insieme possiamo farcela.

3 years ago