
Decision Maker
Alessandro Andreatta
- Sindaco di Trento
Alessandro Andreatta (Trento, 4 febbraio 1957), già sindaco di Trento dal 2009, è stato rieletto nel 2015. Guida una coalizione di centrosinistra autonomista. Le richieste dei cittadini QUI: https://www.change.org/m/trento-il-comune-ascolta-i-cittadini

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Alessandro Andreatta
- Sindaco di Trento
Alessandro Andreatta (Trento, 4 febbraio 1957), già sindaco di Trento dal 2009, è stato rieletto nel 2015. Guida una coalizione di centrosinistra autonomista. Le richieste dei cittadini QUI: https://www.change.org/m/trento-il-comune-ascolta-i-cittadini

Attualmente sul territorio comunale sono presenti 91 impianti semaforici di cui 49, pari al 53,8%, sono dotati dei dispositivi per l’attivazione della fase pedonale per non vedenti. Di questi, alcuni funzionano tramite uno specifico radiocomando, altri tramite i pulsanti pedonali, altri ancora tramite entrambe le tecnologie. L’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, con cui da anni si è instaurato un rapporto collaborativo e con cui il Comune è in costante contatto, possiede la lista aggiornata degli impianti semaforici dotati di dispositivi per non vedenti presenti sull’intero territorio comunale, fornisce tutte le informazioni necessarie ai propri utenti e distribuisce i radiocomandi ai non vedenti che si muovono sul territorio in maniera autonoma. In merito ai 2 impianti semaforici segnalati nella petizione (viale Verona intersezione con via Fogazzaro e via San Pio X), a seguito della segnalazione telefonica pervenuta il 21/01/2020 si è intervenuti il più presto possibile (due giorni) sostituendo il dispositivo sonoro che si era guastato e ripristinando quindi il corretto funzionamento della fase semaforica per non vedenti. Nello stesso frangente è stato verificato anche il funzionamento dei seguenti impianti semaforici: 1) via Torre Verde intersezione con piazza Sanzio: è stato installato il dispositivo sonoro e collegato al relativo pulsante pedonale (prima la chiamata non vedenti era attiva solo sul lato di piazza Sanzio); 2) via Romagnosi intersezione con via Vannetti lato via Petrarca: è stato collegato il pulsante pedonale al dispositivo sonoro già presente (prima l’attivazione della chiamata per non vedenti era comunque possibile tramite radiocomando); 3) via Rosmini intersezione con via Travai: è stato verificato il regolare funzionamento. Preme infine evidenziare che, essendo purtroppo ad oggi sprovvisti di una diagnostica da remoto, le segnalazioni degli utenti e il controllo periodico degli impianti sono l’unica modalità con cui gli uffici vengono a conoscenza di eventuali guasti. A seguito di segnalazione, si interviene in tempi rapidi (normalmente entro 2 giorni lavorativi) per ripristinare la funzionalità. Al riguardo è in programma l’implementazione di un sistema di telecontrollo di tutti gli impianti semaforici che consentirà di conoscere in tempo reale l’eventuale presenza di malfunzionamenti con possibilità di intervento e ripristino anche senza la necessità di segnalazione da parte dei cittadini.
Attualmente sul territorio comunale sono presenti 91 impianti semaforici di cui 49, pari al 53,8%, sono dotati dei dispositivi per l’attivazione della fase pedonale per non vedenti. Di questi, alcuni funzionano tramite uno specifico radiocomando, altri tramite i pulsanti pedonali, altri ancora tramite entrambe le tecnologie. L’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, con cui da anni si è instaurato un rapporto collaborativo e con cui il Comune è in costante contatto, possiede la lista aggiornata degli impianti semaforici dotati di dispositivi per non vedenti presenti sull’intero territorio comunale, fornisce tutte le informazioni necessarie ai propri utenti e distribuisce i radiocomandi ai non vedenti che si muovono sul territorio in maniera autonoma. In merito ai 2 impianti semaforici segnalati nella petizione (viale Verona intersezione con via Fogazzaro e via San Pio X), a seguito della segnalazione telefonica pervenuta il 21/01/2020 si è intervenuti il più presto possibile (due giorni) sostituendo il dispositivo sonoro che si era guastato e ripristinando quindi il corretto funzionamento della fase semaforica per non vedenti. Nello stesso frangente è stato verificato anche il funzionamento dei seguenti impianti semaforici: 1) via Torre Verde intersezione con piazza Sanzio: è stato installato il dispositivo sonoro e collegato al relativo pulsante pedonale (prima la chiamata non vedenti era attiva solo sul lato di piazza Sanzio); 2) via Romagnosi intersezione con via Vannetti lato via Petrarca: è stato collegato il pulsante pedonale al dispositivo sonoro già presente (prima l’attivazione della chiamata per non vedenti era comunque possibile tramite radiocomando); 3) via Rosmini intersezione con via Travai: è stato verificato il regolare funzionamento. Preme infine evidenziare che, essendo purtroppo ad oggi sprovvisti di una diagnostica da remoto, le segnalazioni degli utenti e il controllo periodico degli impianti sono l’unica modalità con cui gli uffici vengono a conoscenza di eventuali guasti. A seguito di segnalazione, si interviene in tempi rapidi (normalmente entro 2 giorni lavorativi) per ripristinare la funzionalità. Al riguardo è in programma l’implementazione di un sistema di telecontrollo di tutti gli impianti semaforici che consentirà di conoscere in tempo reale l’eventuale presenza di malfunzionamenti con possibilità di intervento e ripristino anche senza la necessità di segnalazione da parte dei cittadini.

Con riferimento alla petizione "Dispositivo acustico per non vedenti e ipovedenti in tutti i semafori pedonali di Trento" di cui siete promotori, vi segnalo che è stato avviato il relativo procedimento con la richiesta di elementi di risposta ai servizi competenti. Sarà mia cura nelle prossime settimane rispondere a quanto sollecitato. Grazie.
Con riferimento alla petizione "Dispositivo acustico per non vedenti e ipovedenti in tutti i semafori pedonali di Trento" di cui siete promotori, vi segnalo che è stato avviato il relativo procedimento con la richiesta di elementi di risposta ai servizi competenti. Sarà mia cura nelle prossime settimane rispondere a quanto sollecitato. Grazie.

Si precisa che la pista ciclabile con partenza dal quartiere Centochiavi verso Ponte Alto non sarà in contrapposizione con il percorso ciclabile che collegherà il centro città con la Valsugana, anche perché i due tracciati sono rivolti ad utenti con esigenze diverse tra loro. Il secondo tracciato in particolare sarà oggetto di studi da parte dell'amministrazione comunale per potenziare la rete ciclabile cittadina anche in un'ottica turistica, così come bene evidenziato dalla Petizione.
Si precisa che la pista ciclabile con partenza dal quartiere Centochiavi verso Ponte Alto non sarà in contrapposizione con il percorso ciclabile che collegherà il centro città con la Valsugana, anche perché i due tracciati sono rivolti ad utenti con esigenze diverse tra loro. Il secondo tracciato in particolare sarà oggetto di studi da parte dell'amministrazione comunale per potenziare la rete ciclabile cittadina anche in un'ottica turistica, così come bene evidenziato dalla Petizione.

Il tema sarà trattato a breve in una seduta del Consiglio comunale. Vi segnalo inoltre che la Commissione consiliare per l'urbanistica, i lavori pubblici e la mobilità è convocata già per venerdì 15 febbraio alle 17.30, all'ordine del giorno "Studio di fattibilità del collegamento Trento-Monte Bondone".
Il tema sarà trattato a breve in una seduta del Consiglio comunale. Vi segnalo inoltre che la Commissione consiliare per l'urbanistica, i lavori pubblici e la mobilità è convocata già per venerdì 15 febbraio alle 17.30, all'ordine del giorno "Studio di fattibilità del collegamento Trento-Monte Bondone".

Con riferimento alla petizione "Tutela sentiero salita Dallafior e Mesotrekking Trento" di cui siete sostenitori, vi comunico che è stato avviato il relativo procedimento con la richiesta di elementi di risposta, per la parte di competenza del comune di Trento, ai servizi di merito.
Con riferimento alla petizione "Tutela sentiero salita Dallafior e Mesotrekking Trento" di cui siete sostenitori, vi comunico che è stato avviato il relativo procedimento con la richiesta di elementi di risposta, per la parte di competenza del comune di Trento, ai servizi di merito.

Con riferimento alla petizione si evidenzia innanzitutto che i rialzamenti stradali devono essere realizzati seguendo quanto stabilito dalle “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”: tali norme non consentono di creare manufatti con pendenze eccessive e che possano risultare troppo impattanti per la sicurezza e la fluidità del transito veicolare, anche per non esporre gli utenti a sinistri (con danni alle persone e ai mezzi). Non va inoltre sottovalutato che tali rialzamenti, se realizzati non rispettando le norme richiamate, possono costituire un notevole ostacolo per i veicoli impegnati in operazioni di pronto soccorso e intervento, che subirebbero rallentamenti nello svolgimento delle rispettive mansioni. Si ricorda che, a seconda della classificazione della strada, le pendenze ammesse sono ricomprese tra il 6-10 % ovvero simili a quelle dei dossi di via Sommarive e via Sant'Anna, citati nella petizione. Preme segnalare che per ridurre il disagio dell'utenza su molte delle vie elencate come pericolose sono già presenti attraversamenti semaforizzati ed isole spartitraffico per facilitare l'attraversamento dei pedoni; inoltre, su molte di queste vie non sono presenti attraversamenti ciclabili. Si osserva anche che tutti gli attraversamenti pedonali e ciclabili presenti sul territorio sono realizzati con idonea segnaletica verticale ed orizzontale per non indurre incertezze negli utenti. Sicuramente il mancato rispetto delle norme circolatorie da parte degli automobilisti crea disagio o pericolo per pedoni e ciclisti, ma allo stesso modo andrebbe affrontato il problema del comportamento di ciascuno: non è raro vedere pedoni che non utilizzano gli attraversamenti pedonali per il semplice motivo di non voler allungare le percorrenze o di vedere biciclette che circolano tranquillamente sui marciapiedi o in contromano. Proprio sul punto, senza dubbio sarà sollecitata un'azione mirata da parte della Polizia locale per un maggiore monitoraggio di comportamenti quali la mancata precedenza sugli attraversamenti pedonali, l'elevata velocità delle auto, l'attraversamento pedonale fuori dalle strisce, il transito delle bici sui marciapiedi, etc. Premesso quanto sopra, l'Amministrazione rimane favorevole ad eseguire interventi per migliorare le condizioni di sicurezza per tutti gli utenti della strada e continuerà ad intervenire in modo puntuale valutando di volta in volta le singole situazioni ritenute più critiche (spesso segnalate direttamente dalle Circoscrizioni).
Con riferimento alla petizione si evidenzia innanzitutto che i rialzamenti stradali devono essere realizzati seguendo quanto stabilito dalle “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”: tali norme non consentono di creare manufatti con pendenze eccessive e che possano risultare troppo impattanti per la sicurezza e la fluidità del transito veicolare, anche per non esporre gli utenti a sinistri (con danni alle persone e ai mezzi). Non va inoltre sottovalutato che tali rialzamenti, se realizzati non rispettando le norme richiamate, possono costituire un notevole ostacolo per i veicoli impegnati in operazioni di pronto soccorso e intervento, che subirebbero rallentamenti nello svolgimento delle rispettive mansioni. Si ricorda che, a seconda della classificazione della strada, le pendenze ammesse sono ricomprese tra il 6-10 % ovvero simili a quelle dei dossi di via Sommarive e via Sant'Anna, citati nella petizione. Preme segnalare che per ridurre il disagio dell'utenza su molte delle vie elencate come pericolose sono già presenti attraversamenti semaforizzati ed isole spartitraffico per facilitare l'attraversamento dei pedoni; inoltre, su molte di queste vie non sono presenti attraversamenti ciclabili. Si osserva anche che tutti gli attraversamenti pedonali e ciclabili presenti sul territorio sono realizzati con idonea segnaletica verticale ed orizzontale per non indurre incertezze negli utenti. Sicuramente il mancato rispetto delle norme circolatorie da parte degli automobilisti crea disagio o pericolo per pedoni e ciclisti, ma allo stesso modo andrebbe affrontato il problema del comportamento di ciascuno: non è raro vedere pedoni che non utilizzano gli attraversamenti pedonali per il semplice motivo di non voler allungare le percorrenze o di vedere biciclette che circolano tranquillamente sui marciapiedi o in contromano. Proprio sul punto, senza dubbio sarà sollecitata un'azione mirata da parte della Polizia locale per un maggiore monitoraggio di comportamenti quali la mancata precedenza sugli attraversamenti pedonali, l'elevata velocità delle auto, l'attraversamento pedonale fuori dalle strisce, il transito delle bici sui marciapiedi, etc. Premesso quanto sopra, l'Amministrazione rimane favorevole ad eseguire interventi per migliorare le condizioni di sicurezza per tutti gli utenti della strada e continuerà ad intervenire in modo puntuale valutando di volta in volta le singole situazioni ritenute più critiche (spesso segnalate direttamente dalle Circoscrizioni).

Con riferimento alla petizione intitolata "Passaggi pedonali/ciclabili rialzati e dossi rallentatori alti" di cui siete firmatari, vi segnalo che sarà mia cura nel corso delle prossime settimane rispondere a quanto sollecitato. Grazie.
Con riferimento alla petizione intitolata "Passaggi pedonali/ciclabili rialzati e dossi rallentatori alti" di cui siete firmatari, vi segnalo che sarà mia cura nel corso delle prossime settimane rispondere a quanto sollecitato. Grazie.

Si precisa innanzitutto che l'opera in questione non riguarda la costruzione di un chiosco, bensì di una tettoia: le strutture differiscono per dimensioni, finalità, tipologia. Sono già presenti sul territorio di Trento tettoie similari, ad esempio al parco Gorghe, Campel, parco Poze e Baracche a Sardagna, situate in aree ricreative attrezzate. Preme sottolineare che contrariamente a quanto evidenziato nella petizione, l'Azienda forestale Trento-Sopramonte è stata fin da subito coinvolta nel progetto e, ricevuta la comunicazione del finanziamento da parte del Comune di Trento, ha provveduto ad inserire l'opera nel programma lavori 2017 quale studio di fattibilità e progettazione. Rispetto al problema di possibili rifiuti abbandonati, si segnala che l'area di Pramarquart è inserita nelle zone per le quali l'Azienda forestale esegue già con regolarità servizio di pulizia e raccolta rifiuti. Nel corso del primo semestre del 2017, in occasione di pubblici confronti, l'assessore competente Andrea Robol ha già ribadito al Consiglio circoscrizionale di Povo la volontà dell'Amministrazione comunale di proseguire nella realizzazione della struttura, la cui costruzione è stata votata e approvata con Odg in Consiglio comunale nel 2015 ed è quindi stata già finanziata. Sulla mancata realizzazione della tettoia è stata anche presentata un'interrogazione a risposta scritta (n. 397/2018, con risposta di data 02/08/2018). La progettazione, a cura dell'Azienda forestale, sarà presto completata con una perizia geologica, attualmente in corso. Una volta completato il progetto verranno richiesti i pareri e le autorizzazioni necessarie: laddove tali pareri risultassero positivi e fossero ottenute tutte le autorizzazioni, la struttura verrà realizzata (verosimilmente nel corso del 2019).
Si precisa innanzitutto che l'opera in questione non riguarda la costruzione di un chiosco, bensì di una tettoia: le strutture differiscono per dimensioni, finalità, tipologia. Sono già presenti sul territorio di Trento tettoie similari, ad esempio al parco Gorghe, Campel, parco Poze e Baracche a Sardagna, situate in aree ricreative attrezzate. Preme sottolineare che contrariamente a quanto evidenziato nella petizione, l'Azienda forestale Trento-Sopramonte è stata fin da subito coinvolta nel progetto e, ricevuta la comunicazione del finanziamento da parte del Comune di Trento, ha provveduto ad inserire l'opera nel programma lavori 2017 quale studio di fattibilità e progettazione. Rispetto al problema di possibili rifiuti abbandonati, si segnala che l'area di Pramarquart è inserita nelle zone per le quali l'Azienda forestale esegue già con regolarità servizio di pulizia e raccolta rifiuti. Nel corso del primo semestre del 2017, in occasione di pubblici confronti, l'assessore competente Andrea Robol ha già ribadito al Consiglio circoscrizionale di Povo la volontà dell'Amministrazione comunale di proseguire nella realizzazione della struttura, la cui costruzione è stata votata e approvata con Odg in Consiglio comunale nel 2015 ed è quindi stata già finanziata. Sulla mancata realizzazione della tettoia è stata anche presentata un'interrogazione a risposta scritta (n. 397/2018, con risposta di data 02/08/2018). La progettazione, a cura dell'Azienda forestale, sarà presto completata con una perizia geologica, attualmente in corso. Una volta completato il progetto verranno richiesti i pareri e le autorizzazioni necessarie: laddove tali pareri risultassero positivi e fossero ottenute tutte le autorizzazioni, la struttura verrà realizzata (verosimilmente nel corso del 2019).

Con riferimento alla petizione intitolata "Fermiamo il chiosco di Pramarquart" di cui siete firmatari, vi segnalo che sarà mia cura nel corso delle prossime settimane rispondere a quanto sollecitato. Grazie
Con riferimento alla petizione intitolata "Fermiamo il chiosco di Pramarquart" di cui siete firmatari, vi segnalo che sarà mia cura nel corso delle prossime settimane rispondere a quanto sollecitato. Grazie

Ricevo la vostra petizione e confermo che nel corso della discussione politica si terrà conto anche di quanto da voi messo in evidenza. Grazie
Ricevo la vostra petizione e confermo che nel corso della discussione politica si terrà conto anche di quanto da voi messo in evidenza. Grazie