No al cellulare a scuola

No al cellulare a scuola
Perché questa petizione è importante

Sono un'insegnante precaria, nella scuola da 10 anni e questa seppure breve esperienza, mi ha ampiamente fatto capire che il fatto che agli studenti delle scuole superiori venga consentito di portare il cellulare in classe è un danno enorme per lo studente e per qualsiasi attività educativa o di apprendimento che gli viene proposta. Si, da regolamento di ogni scuola emerge che non è consentito l'uso, ma nella realtà noi insegnanti dovremmo vigilare studente per studente, operazione impossibile, per avere la certezza che dietro lo zaino, in tasca, oppure dentro l'astuccio, non lo stiano usando e così facendo distrarsi completamente dall'ambiente in cui si trovano e vanificando ogni sforzo per la concentrazione. Delegare l'insegnante a passare tempo a raccogliere i cellulari prima di iniziare a spiegare è un'operazione altrettanto complicata e spesso inutile, in quanto i ragazzi imparano a portarne due. Uno lo cedono e l'altro lo usano di nascosto. Per non parlare del fatto che questa operazione richiede tempo che viene tolto all'insegnamento e spesso provoca reazioni aggressive che alterano l'equilibrio della classe. Spesso i ragazzi denunciano che il loro cellulare ha subito un danno, se messo in un contenitore con gli altri e questo porta conseguenze economiche sul professore e la scuola. Inoltre, la scienza ci conferma, grazie a studi recenti alla Radiological Society of North America, che i giovani che fanno utilizzo quotidiano dello smartphone e di internet presentano squilibri chimici nel cervello e danni cognitivi, nonché comportamentali che si estendono su tutti gli ambiti della loro vita fisiologica e relazionale. Poiché ad oggi solo una scuola in Italia ha preso la decisione di eliminarli sin dall'entrata, e siccome nessuna delle scuole dove sono stata ha dimostrato di voler fare interventi decisivi a riguardo, ho pensato di fare una petizione, con la speranza che molti colleghi e genitori possano sostenermi per il bene delle future generazioni, nonché della scuola italiana.