NO a nuovi scarichi fognari nella Zona Speciale di Conservazione Natura 2000 Gaiola-Nisida

NO a nuovi scarichi fognari nella Zona Speciale di Conservazione Natura 2000 Gaiola-Nisida
Perché questa petizione è importante

Il Mare di Napoli ha già pagato abbastanza...
E' doveroso risolvere il problema degli scarichi fognari che mortificano il nostro mare e non crearne altri!
Il Piano di Risanamento Ambientale e Rigenerazione Urbana (PRARU) del SIN Bagnoli-Coroglio rischia di compromettere per sempre la salvaguardia dell'area costiera di maggior pregio naturalistico, archeologico e paesaggistico della Città di Napoli.
Il progetto di riconfigurazione della rete fognaria del SIN prevede infatti di far confluire tutti gli scarichi di piena dell'intero bacino idrografico occidentale di Napoli all'interno della Zona Speciale di Conservazione IT8030041 "Fondali marini di Gaiola e Nisida" della Rete Natura 2000.
L'area ospita habitat marini di prioritaria importanza, unici nel settore costiero cittadino, ad iniziare da tre estesi banchi di Coralligeno, la comunità biologica più importante del Mediterraneo assieme alla Posidonia oceanica, tutelata dalla Dir. Habitat e dalla Convenzione di Barcellona, nonché innumerevoli rilevanze archeologiche del I secolo a.C., il tutto in un paesaggio costiero tra i più belli al mondo cinto dalle alte falesie di tufo giallo napoletano.
Non a caso l'area marina è soggetta a vincoli di tutela sia nazionali (L. 394/91, D.Lgs 42/2004 ) che comunitari (Direttiva Habitat 92/43 CEE).
In sintesi il Progetto prevede:
- Aumento della portata delle acque miste (piovane e fogna) convogliate verso il già sottodimensionato Impianto di pretrattamento acque reflue di Coroglio da 100 mc/s attuali a 188mc/s;
- Apertura di un secondo scarico fognario di Bypass sotto costa in prossimità della spiaggia di Coroglio in aggiunta all'attuale tunnel di Bypass dell'Impianto di Coroglio che sfocia nei pressi di Cala Badessa;
- Potenziamento della portata delle condotte di scarico sottomarine, sfocianti a -40 m nei pressi della Secca della Badessa, che bypasseranno completamente l'impianto comportando la fuoriuscita sui fondali di materiale praticamente non trattato (salvo grigliatura grossolana).
Tutto questo significa che la nuova portata di piena incrementata a 188 mc/s sarà così distribuita:
- fino a 3,6 mc/s: trattamento meccanico dei liquami e risollevamento all’emissario di Cuma;
- da 3,6 a 9 mc/s: liquami non trattati (solo grigliatura grossolana a monte) pompati in 3 condotte sottomarine sfocianti a poca distanza dalla costa a -40 m nei pressi dei banchi di coralligeno di Nisida, Badessa e Cavallara;
- da 9 a 188 mc/s: scolmamento dei liquami sulla linea di costa nei pressi di Cala badessa, mediante galleria scolmatrice esistente, e sulla spiaggia di Coroglio (mediante apertura di nuovo scarico di bypass)
Importante notare che nei casi di scarico in condotta o sulla linea di costa, in mare finiranno, oltre ai liquami, anche le acque di dilavamento stradale dell'intera area urbana di Napoli ovest (Bagnoli, Fuorigrotta, Soccavo e Pianura), contenenti come noto sostanze tossiche altamente inquinanti (idrocarburi, metalli pesanti, ecc...).
Già oggi, la presenza dello scarico di bypass dell'impianto di trattamento acque reflue di Coroglio di Cala Badessa rappresenta una spina nel fianco per la tutela e valorizzazione dell'intero settore costiero della Città di Napoli. Basti pensare all'interdizione alla balneazione avvenuta nel 2021 in piena stagione balneare per l'entrata in funzione dello scarico di bypass a seguito dell'acquazzone estivo del 18 Luglio.
Apprendere che le tanto attese opere di "risanamento ambientale" di Bagnoli non solo non risolvano questa indegna problematica ma prevedano addirittura il raddoppio degli scarichi fognari sotto costa ed il potenziamento degli scarichi sottomarini, sempre nello stesso tratto di costa, è davvero sconfortante ed ha il sapore di una beffa ai danni del mare di Napoli.
Un danno all'ambiente ed al patrimonio culturale ma anche un danno sociale, sanitario ed economico, considerando la presenza di allevamenti di mitili, lidi balneari e moltissime attività ricreative e turistiche sulla costa.
Una scelta progettuale in netta contraddizione con gli stessi obiettivi sottesi al PRARU di "risanamento ambientale" e rilancio turistico culturale del mare di Napoli e, più in generale, in contrapposizione con la sempre più improcrastinabile esigenza di azioni concrete per la tutela della natura e dell'ambiente per le future generazioni sancite da accordi internazionali e dalla stessa Costituzione Italiana.
Articolo 9: “La Repubblica ...TUTELA L’AMBIENTE, LA BIODIVERSITÀ E GLI ECOSISTEMI, ANCHE NELL’INTERESSE DELLE FUTURE GENERAZIONI...”
Il 16 agosto 2021 nell'ambito della Conferenza di Servizi sul Piano di Risanamento Ambientale e Rigenerazione Urbana (PRARU) del SIN Bagnoli-Coroglio, il Parco Sommerso di Gaiola, associazioni del Coordinamento Tutela Mare ed altri stakeholders territoriali, hanno espresso il loro fermo parere contrario a questo scempio ambientale.
Vedi: https://www.areamarinaprotettagaiola.it/single-post/parere-del-parco-al-praru-di-bagnoli-par-n-2
Tuttavia il soggetto attuatore INVITALIA, non ha dato rilevanza a tali istanze.
Pertanto con questa petizione si chiede ai soggetti in indirizzo che:
- si possa risolvere in maniera definitiva l'annosa problematica dell'inquinamento delle acque marine all'interno della ZSC IT8030041 chiudendo o delocalizzando gli scarichi di troppo pieno su battigia e sui fondali già esistenti;
- sia modificato il PRARU di Bagnoli-Coroglio affichè non sia sacrificata l'area di maggior pregio ambientale, paesaggistico e culturale della costa partenopea (già sito Natura 2000, Riserva marina dello Stato e Luogo della Cultura) come recettore di scarichi fognari cittadini aggiungendo nuovi scarichi di bypass su battigia e sui fondali;
- fino alla risoluzione definitiva della problematica siano presi provvedimenti per organizzare un piano di allert sanitario a tutela della cittadinanza in occasione degli sfiori fognari dello scarico di bypass esistente in Cala Badessa.
Il Mare di Napoli ha già pagato abbastanza... FIRMA e FAI FIRMARE !
La petizione è promossa dalle associazioni del Coordinamento Tutela Mare "Chi Tene o' Mare" (CSI Gaiola Onlus, Greenpeace Gruppo Locale Napoli, Marevivo Onlus, FAI - Fondo Ambiente Italiano, WWF Napoli, Associazione Vivara Onlus, ASOIM, Let's do it Italy, Fondalicampania, Oceanomare Delphis Onlus, ONESEA alliance, Associazione Nemo, Legambiente Campi Flegrei, N' Sea Yet, Cleanap), dall’AMP Parco Sommerso di Gaiola e dal Coordinamento Stop Fogna Coroglio (Gea ets, Organizzazione Produttori Mytilus Campaniae, Comitato Civico Vomero, Ricostituenti per Napoli, Comitato Salviamo Mergellina, Sindacato Italiano Balneari, Sindacato Italiano Balneari, Soc. Coop. C. Salvatore)