Decision Maker

Virginio Merola

  • Sindaco di Bologna

Does Virginio Merola have the power to decide or influence something you want to change? Start a petition to this decision maker.Start a petition
Petitioning Virginio Merola, Stefano Bonaccini, Nicola Zingaretti, Sergio Costa

Salva 27 ettari di bosco urbano ORA!

In una delle zone più inquinate di Bologna, via Saffi, sorgono abitazioni, scuole e un importante ospedale della città. Qui è avvenuta una magia: la natura si è impossessata di 27 ettari di un'ex area militare dove c'erano capannoni della logistica e si svolgevano esercitazioni. Si tratta del bosco spontaneo dei Prati di Caprara EST. Dalle macerie di questo luogo, che non è mai stata una polveriera (anche perché era abitato da militari e civili) si sono fatte avanti vegetazioni pioniere come robinie e pioppi per lasciare spazio nel giro di 20 anni a una biodiversità di flora e fauna impossibile da riscontrare in una città.  Ma una politica del Comune che punta come obiettivo principale alla cementificazione sistematica, portando avanti l'interesse dei costruttori, vuole distruggere questo dono ecologico unico sia per ricchezza che per dimensioni. "Rigenerare" non vuole dire radere al suolo un bosco per farne grattacieli decorati da una striscia di alberi. Rigenerare vuole dire ristrutturare l'esistente garantendo la sopravvivenza di enormi polmoni verdi fondamentali per la salute degli abitanti della zona. Il Comune può cambiare in qualsiasi momento il Piano Operativo Comunale (POC), uno strumento di pianificazione urbanistica che può decidere la destinazione dell'area. È vergognoso che il partito al governo della città si faccia passare come ambientalista per interessi elettorali e poi sia promotore di azioni lesive per i cittadini. Al Sindaco chiediamo una moratoria immediata sulla zona est dei Prati di Caprara attraverso la modifica del POC con l'obiettivo di mantenere integro il bosco spontaneo per l'intera sua superficie. Ai cittadini del mondo chiediamo di firmare questa petizione per dimostrare che siamo stufi di una politica ambigua e manipolatoria e che siamo pronti a difendere con il nostro voto e con le nostre azioni un bosco cittadino simbolico di un'emergenza planetaria. Per la salvaguardia dell'ambiente e dei nostri diritti. Per ulteriori informazioni scrivi a grupposk@posta.indivia.net

Gruppo S.C.A.P.P.A.
52,395 supporters
Petitioning Comune di Bologna

Trovare una soluzione alla crisi abitativa per gli studenti a Bologna!

*Scroll down for English* [IT] Ogni anno, nel mese di settembre, Bologna accoglie migliaia di studenti provenienti da tutto il mondo. Questi studenti giungono in città con grandi speranze per i propri studi e per investire nel proprio futuro. Ma, al posto delle bellissime sfumature di rosso che si possono apprezzare durante il giorno, Bologna mostra i suoi veri colori abbastanza presto… e non sono così belli. Molti studenti pagano a prezzi troppo elevati centinaia di alberghi, ostelli e affittacamere fino a che riescono a trovare una sistemazione stabile e questo processo può richiedere diversi mesi. A volte non si trova disponibilità di stanze anche avendo il denaro sufficiente. Una città europea che costantemente si vanta della propria storia e ospitalità abbandona gli studenti nelle mani di avidi proprietari e strutture commerciali come se tutti fossero dei ricchi turisti in visita per un paio di giorni. La città rossa, così famosa per le sue rivendicazioni e i movimenti ugualitari mette a dura prova le finanze dei suoi studenti al punto di spingerli a forme di accattonaggio per assicurarsi una stanza in sovrapprezzo o un posto letto in una stanza condivisa (si vedano, per esempio, i gruppi Facebook). Non è il caso di menzionare nemmeno il malfunzionamento del sistema di attribuzione di posti letto negli studentati gestiti dall’Azienda Universitaria ER-GO. È un caos totale ma sembra che a tutti vada bene l’attuale sistema di attribuzione dei posti perché “ha sempre funzionato così”. L’indifferenza verso questa terribile crisi abitativa deve essere fermata! Firma e condividi questa petizione per chiedere all’amministrazione di Bologna e all’Università di Bologna di risolvere questa crisi abitativa che dura ormai da troppi anni. Racconta la tua esperienza sulla città di Bologna in Twitter attraverso l’hashtag #MyBolognaExperience e tagga @Twiperbole @BolognaWelcome e @UniboMagazine. Chiedi di instaurare un meccanismo di controllo sui prezzi selvaggi imposti dagli affittacamere. Rivendica l’esigenza di trovare una soluzione temporanea per i periodi maggiore crisi abitativa (mesi di Settembre e Ottobre) per migliaia di studenti disperati obbligati a seguire i corsi e dare esami senza avere un posto stabile dove vivere e studiare. Agisci subito contro il maltrattamento degli studenti da parte della città di Bologna! *********** [EN] Solve the student accommodation crisis in Bologna! Every September, Bologna welcomes thousands of new students from all over the world. These students come to this city with high hopes for studying or living in better conditions. But instead of the beautiful shades of red you see during the day, the City of Bologna shows its true colors very soon and they are not so beautiful. Many students pay hundreds to overpriced hotels, hostels and guesthouses until they can find a permanent place and this process can take months. Sometimes there is no availability even if you have money. A European city that constantly brags about its glorious history and hospitality gives you up to the money-grubbing hotel and home owners as if you are a rich tourist visiting the city for a couple of days. The red city famous for its protests and egalitarian movements lets you down so spectacularly that after some time you practically start begging for over-priced rooms or beds at shared rooms (see the Facebook groups for reference). I’m not even going to mention the malfunctioning dormitory system managed by ER-GO. It is a complete mess but it seems they are content with it because “it has been like this for years.” The indifference towards this huge crisis needs to stop! Sign and share this petition to urge the City of Bologna and the University of Bologna to solve this decades-long student accommodation crisis. Tell the city about your experience in Bologna on Twitter with the hashtag #MyBolognaExperience and tag @Twiperbole @BolognaWelcome and @UniboMagazine. Tell them to establish a price control mechanism for home owners. Tell them that even a temporary solution for September and October would provide great relief for the desperate students, who are trying to attend classes and complete assignments while having no proper place to stay or to study. Take action against the mistreatment of students by the City of Bologna now! Photo credit: Michele Ursino

Olcay Özdolanbay
23,610 supporters
Petitioning Virginio Merola, Mayor Virginio Merola, Mayor Matteo Lepore, Mayor Shin Sang-jin, 박광순 , 강상태 , 고병용 , 구재평 , 김보미 , 김보석 , 김선임 , 김윤환 , 김장권 , 김종환 , 박경희 , 박기범 , 박명순 , 박은미 , 박종각 , 박주윤 , 서은경 , 서희경 , 성해련 , 안...

Bologna, Italy: Tell your Friendship City Seongnam, Korea, that you oppose torture of dogs

Petition: https://chng.it/CbsCC8yf Bologna, Italy: Tell your Friendship City, Seongnam, South Korea, that you oppose the torture and consumption of dogs and cats. Bologna, Italia, manifesti alla Città Partner di Seongnam, in Corea del Sud, la propria opposizione alla tortura e al consumo di cani e gatti. Please watch the undercover videos from Seongnam’s Moran Market: http://youtu.be/UKSGgsjnJlY Bologna became Friendship City with Seongnam, South Korea in 2015. This relationship was undoubtedly formed in the spirit of friendship and for your mutual benefit, business links, trade, etc.  And while Bologna would have expected to learn about the differences in cultural practices of the Seongnam citizens, we feel confident that your city would have hesitated to form such a Friendship City relationship had your city known about the aberrant and cruel practices routinely carried out in the dog and cat meat trades in Seongnam and all-over South Korea.  Lucrative but illegal trades carry on unchallenged: with no enforcement of the laws and no punishment for those violating them. Video: Animal rights organizations, including ARK119, together held an Anti-Dog Meat Protest at the Seongnam Moran Dog Meat Market (the largest dog meat market in South Korea) on July 9, 2022. South Korea is the home to global companies, such as Hyundai, Kia, Samsung, LG, Daewoo, SK, and POSCO, which is why it is so shocking that an estimated 2.5 million dogs are tortured and slaughtered every year within South Korea because of the greed of dog eaters and the dog meat industry; while the majority of those Koreans, who don’t participate in this offensive trade, show a profound indifference by doing nothing at all to stop it. We know how loyal and faithful our dogs across the world are. We all ask a lot of them - they serve us in innumerable ways: farm work, war work, police, and guard duties, search and rescue, help for the disabled, guiding and guardianship, and, of course, as our loving and trusting companions. Dogs were first domesticated many thousands of years ago, and so much do they want to be part of our ‘human’ family that they have learned to understand our gestures and language - the language of another species, which shows remarkable willingness and intelligence. In Seongnam, there are countless dog farms, slaughterhouses, markets, and restaurants where the dogs, who have been tortured their entire lives, end up being slaughtered in the most inhumane ways, such as by electrocution, hanging or beating; and then thrown into boiling water – sometimes while they are still alive. In many places, dogs are being killed in full view of other terrified, caged dogs; and this takes place in public and in broad daylight. In addition, many abandoned and stolen former pets end up in this industry and are subject to the same cruelty. Please watch this undercover video by animal rights activists in South Korea: Part 1 of 2: https://youtu.be/_ZVQjgGb4RQ Part 2 of 2: https://youtu.be/ivHffcM5B6w There are laws in South Korea against selling dogs and cats for human consumption, yet these laws are routinely and blatantly ignored. We believe that there must surely be some social responsibility for the representatives of one city to take a stand against any wrongdoing being sanctioned or ignored by their Friendship City.  As such, we ask you to please urge Seongnam Mayor Shin Sang-jin to take action and to state that Bologna and its citizens demand that Seongnam issue an official document mandating that the following existing Korean laws be enforced by its government officials, police, and judges: The unauthorized processing of food waste fed to dogs in the meat trade violates Wastes Control Act, Article 15-2, Article 25, Section 3.  Suppliers of food waste and transporters of food waste to dog meat farms are violating this regulation. Food waste fed to dogs in the dog meat trade violates the Control of Livestock and Fish Feed Act, Article 14, Section 1 & 2.  The unauthorized collection of food waste and the act of feeding it to dogs in the meat trade violates this regulation. Excrement and resulting environmental damage produced as a by-product of the illegal dog meat farm violate the Act on the Management and Use of Livestock Excreta Article 11.  The excrement produced at dog meat farms causes environmental damage to the immediate and surrounding area. The act of slaughtering dogs for human consumption violates Animal Protection Act Article 8, Section 1, Clause 4. The act of slaughtering of a dog without a justifiable ground – such as out of necessity for veterinary treatment or in circumstances of immediate threat, harm, or damage to human life or property, is a violation. The slaughter of dogs by electrocution violates the Animal Protection Act, Article 8, Section 1, Clause 1.  Inflicting injury or death to any animal by the following means: battery by tools, exposure to drugs, exposure to extreme heat or fire, electrocution, and drowning is subject to legal punishment. Therefore, the routine slaughter of dogs by butchers and farmers by these methods violates the Act. Further, electrocution as a method of slaughter is internationally recognized as an inherently cruel method of slaughter and banned globally. Slaughter of dogs from unauthorized slaughterhouses violates Livestock Products Sanitary Control Act, Article 7 Section 1.  The Livestock Products Sanitary Control Act states that dogs are officially recognized and classified as “animals” that are “prohibited from being slaughtered and distributed as food for human consumption.” Therefore, those vendors operating dog slaughterhouses are operating outside of the parameters of the law. The Slaughter of dogs for their consumption violates the Animal Protection Act, Article 10.  The Act intends to ensure that no animal is slaughtered in a cruel or revolting manner, and shall be free from unnecessary pain, fear, or stress during the process of slaughter. Therefore, the only humane way of slaughtering dogs would be by euthanasia (lethal injection). All currently practiced slaughter methods by butchers, farmers and traders exclude euthanasia as a method of slaughter. Therefore, they are all in breach of this Act.  This is also a violation of the Livestock Products Sanitary Control Act Article 7 Section 1 Clause 2.  According to the Livestock Products Sanitary Control Act, the slaughter of animals for their consumption is allowed only for the livestock animals that are publicly announced as classification of livestock in the Livestock Products Sanitary Control Act and dogs are not classified here. The display and sale of dog carcasses in traditional outdoor markets violate the Food Sanitation Act, Article 4, 5.  Violation of laws banning the sale of harmful food due to the contamination from the unsanitary and illegal slaughter of the animal and display of the dog carcass. For example, dog carcasses are routinely contaminated by microorganisms that cause human diseases and food poisoning, leading to severe and life-threatening health complications.  There are also strict laws that ban the sale of meat from sick animals; because there is no quality control or proper monitoring of slaughter practices in the dog meat trade, violation of these laws is likely to happen routinely. Dog meat restaurants’ sale of dog meat soup made with dog carcass from an unknown source violates the Food Sanitation Act Article 44 Section 1 Clause 1. Uninspected livestock products must not be transported, stored, displayed, sold, or used for manufacturing or processing food for human consumption. Please refer to the legal information regarding dog meat consumption in South Korea published by KARA (Korea Animal Rights Advocates):  http://koreandogs.org/kara-publishes-legal-information-booklet-ending-dog-meat-consumption/ We believe these demands are in line with the spirit and goals of Friendship cities to establish friendly communications in the areas of tourism, commerce, cultural exchange, and public health. Your action is essential; it can help save lives and reduce the suffering of animals tragically caught up in the South Korean dog and cat meat trades.  Many Mayors from around the world have supported our campaigns by reaching out to their various counterparts within South Korea.  International coverage of the brutal dog and cat meat trade in South Korea has stained Seongnam, South Korea’s image.  Don’t let it also tarnish your City’s Friendship city relationship. The time to end this tragedy is now.  The favor of your reply is requested.    

KOREANDOGS.ORG
21,819 supporters
Petitioning Virginio Merola, Stefano Bonaccini, Midi SRL - Unipol Group, Pierluigi Stefanini

#OZNONSIFERMA: una casa per OZ Bologna. UNIPOL-CALPESTA-OZ

PETIZIONE POPOLARE – UNA CASA PER OZ BOLOGNA / oznonsiferma/ UNIPOL-CALPESTA-OZ OGGETTO Proroga della data di sgombero dello spazio Oz prevista per il 31/05/2018 e assegnazione di una nuova sede adeguata alle attività. AL SINDACO DI  BOLOGNA VIRGINIO MEROLA ALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA AL COMPLESSO MIDI SRL AL GRUPPO UNIPOL I sottoscritti titolari dei diritti di partecipazione rivolgono la seguente petizione PREMESSO CHE:   -         Lo spazio sito in via Stalingrado 59, attualmente noto come OZ  Bologna, è stato gestito dall’Associazione Eden ASD per 5 anni con regolare contratto di Comodato d’Uso Gratuito, in totale legalità e tutelando con apposite assicurazioni i propri soci. -         Il recupero dello stabile in degrado iniziato da Ass. Planimetrie Culturali, è stato successivamente portato avanti da una cordata di associazioni coordinate da Eden ASD,  in completa autonomia sia dal punto di vista economico che di risorse umane. -         In 5 anni di attività è stato creato il Parco Sportivo per  sport  urbani e attività circensi più grande ed efficiente d’Europa,  una fucina culturale di produzione video, fotografica e artistica, uno spazio di aggregazione e socializzazione. -         All’interno dello spazio sono presenti numerose attrezzature tecniche di grossa mole il cui smantellamento richiede lunghe tempistiche (es. parete attrezzata da 200 mq per arrampicata, 1200 mq di tubi e pannellature per Parkour, ed altri) -         Lo spazio conta ad oggi più di 6000 soci presenti e attivi e produce mediamente più di 200 collaborazioni sportive lavorative annue. CHIEDIAMO: 1.     Proroga di almeno sei mesi sulla data di sgombero indicata al 31/05/2018 secondo il procedimento 119/1T . 2.     Individuazione e assegnazione di uno stabile adeguato al proseguimento di tutte le attività interne di OZ (sportive e culturali). 3.     Supporto Economico per lo spostamento delle strutture e materiali in nuova sede N.B. i punti 1 e 2 devono essere contemporanei ed imprescindibili.

OZ BOLOGNA
17,590 supporters
Petitioning Renato Truce, Virginio Merola

Salviamo Radio Città del Capo

Da 32 anni Radio Città del Capo racconta Bologna e il mondo. Lo fa in maniera libera, all’interno del Network di Radio Popolare, senza bandiere o schieramenti ma sempre dalla parte dei diritti e dei più deboli. Politica, cultura, musica. Radio Città del Capo è diventata nel tempo un punto di riferimento per la città di Bologna, e non solo. Tutto questo potrebbe non esistere più. L’editore di Radio Città del Capo, la NetLit srl, ha deciso di eliminare dalla programmazione i programmi locali di cronaca, politica e cultura e di smantellare la redazione di Bologna. I giornalisti potrebbero anche perdere il lavoro, così ci è stato comunicato. Tutto sarà spazzato via, a partire dalle tante trasmissioni dei conduttori e delle conduttrici che da sempre rendono Città del Capo quel patrimonio che è – e che vogliamo che resti – per la città di Bologna.  Sarà azzerato lo spazio che la radio sta dando alla politica regionale e bolognese. L'editore avrebbe voluto farlo da subito. Dopo l'appello pubblico della redazione diffuso nei giorni scorsi e i tanti messaggi di solidarietà, è arrivata una proroga. Fino al 31 gennaio si potrà parlare di politica in radio, poi stop anche a quello. Ma da subito sono stati interrotti i programmi culturali (Plancton e Plancton Mag) e la seguitissima agenda degli appuntamenti cittadini "Tempo Reale" (che l'editore, che evidentemente non ascolta la radio, chiama erroneamente "real time"). Con una circolare firmata dal presidente del Cda Renato Truce, l'editore ha definito “sperimentazione” quello che per noi è da sempre il lavoro di tutti i giorni e la storia di 32 anni di radio. Per descrivere il lavoro dei conduttori e delle conduttrici della radio l’editore sta utilizzando espressioni come “utilizzo indebito” della frequenza. Come se raccontare la scena culturale, musicale e politica di Bologna fosse qualcosa di indebito, e non invece – come è e vogliamo rimanga – il cuore e il senso stesso del progetto di Radio Città del Capo. Il tutto senza parlare delle pressioni al limite della vessazione verso i lavoratori della radio. Vogliamo impedire che Radio Città del Capo si trasformi in una delle tante frequenze radiofoniche fantasma che nessuno ascolta e nessuno ricorda. Faremo tutto quel che serve per fare in modo che Radio Città del Capo continui a vivere, e resti punto di riferimento per la città di Bologna. Chiediamo a voi, ascoltatrici e ascoltatori, un segno di vicinanza e di sostegno. L'adesione a questa petizione è un primo passo. Tutti gli altri contiamo di farli assieme.

Radio Città del Capo
4,769 supporters
Petitioning Camera dei deputati, Senato della Repubblica, Mario Draghi, Enrico Giovannini, Roberto Speranza, Giuseppe "Beppe" Sala, Virginia Raggi, Chiara Appendino, Luigi De Magistris, Leoluca Orlando, Dario ...

Riduci le emissioni di CO2, firma la petizione per ridurre la velocità veicolare

  Italian Version Riduci le emissioni di CO2, firma la petizione per ridurre la velocità veicolare.  La principale causa del riscaldamento globale è la continua crescita dell’emissione di CO2 provocata da molte attività umane, incluso il trasporto di merci e persone (1). Vuoi sapere quanta CO2 produce la tua auto con un litro di benzina o di gasolio? Circa 2,4 Kg, ma vediamolo meglio insieme. In Italia circolano 52 milioni di veicoli (2), che bruciano circa 31 milioni di tonnellate di carburante all’anno (benzina + gasolio) (3), con un’emissione in atmosfera di 96 milioni di tonnellate di CO2. Questi numeri enormi e pericolosi sono fortemente determinati dal nostro comportamento alla guida, basterebbe adottare una guida più consapevole e ridurre anche di poco la velocità per ottenere una considerevole diminuzione della CO2 emessa. Riducendo la velocità del 10%, si può prevedere una diminuzione di circa il 17% della CO2 emessa (4) equivalente a una riduzione di ben 16 milioni di tonnellate di CO2 all’anno. Considerate che un bosco della superficie di una volta e mezza la Valle d’Aosta impiegherebbe un anno per assorbirla totalmente (5). Il comportamento virtuoso di ognuno di noi può incidere notevolmente sulla riduzione del riscaldamento globale. Mediamente ogni veicolo produce 1850 Kg di CO2 all’anno (circa 1,3 pieni al mese), diminuendo la velocità del nostro veicolo del 10% si contribuirebbe a ridurre la CO2 emessa di circa 314 kg all’anno, quantità uguale alla CO2 trattenuta da circa 10 alberi in un anno (5). Ricordiamoci che un litro di carburante risparmiato equivale a circa 2,4 Kg di CO2 non emessi in atmosfera. Dunque, per ogni 13 litri di carburante risparmiato è come se piantassimo un albero già adulto. Una riduzione della velocità di questa entità porterebbe anche ad una sensibile diminuzione dell’inquinamento da ossidi di azoto (NOx) e ozono (6,7), in particolare sulle strade ad alta velocità di percorrenza come autostrade e tangenziali (8). Non meno importante, con una diminuzione della velocità del 10% si otterrebbe una riduzione sensibile del numero e della gravità degli incidenti stradali, gli incidenti mortali, che in Italia provocano oltre 3200 morti all’anno (ISTAT 2018), si ridurrebbero di oltre il 25%. Questo è particolarmente rilevante in ambito cittadino e sulle strade statali dove si registra un maggior numero di incidenti mortali fra pedoni, ciclisti e motociclisti (9,10). La Francia nel 2018 ha già adottato questo provvedimento unicamente per le strade statali, ottenendo una riduzione sensibile degli incidenti mortali senza percezione dell’aumento dei i tempi di percorrenza (11). Inoltre si otterrebbe una sensibile riduzione delle pericolose micro polveri (PM10 e PM2,5) derivanti dalla combustione parziale dei combustibili, dall’usura di freni e pneumatici. Le micro polveri, concausa di numerose malattie dell'apparato respiratorio, sono spesso presenti nell’atmosfera delle città Italiane in quantità molto superiori alle concentrazioni ammesse, a questo proposito il World Health Organization (WHO) ha introdotto le nuove linee guida per questi ed altri inquinanti (15 µg/m3   e  5 µg/m3  rispettivamente per PM10 e PM2,5) (12). Infatti l’esposizione cronica a questi inquinanti contribuisce sensibilmente al rischio di sviluppare patologie respiratorie e cardiovascolari così come può aumentare il rischio di tumore polmonare con un’incidenza paragonabile al fumo di sigaretta, come recentemente pubblicato nelle linee guida del WHO (12). In Italia si stimano 50 mila le morti premature dovute all’esposizione prolungata ed eccessiva di questi inquinanti atmosferici, con una spesa sanitaria e sociale stimata fra 40 e 140 miliardi di euro/anno (12, 13). Perciò ridurre la velocità del 10% porterebbe benefici ambientali incommensurabili rispetto al risparmio di tempo (14). Possiamo fare molto con poco per il nostro pianeta. Ricordiamocelo in autostrada, in città, nelle tangenziali dove meno fretta significa più futuro, rallentiamo ed aumentiamo la velocita di riduzione della CO2 (15). Ricordiamocelo e firmiamo la petizione per ridurre la velocità veicolare del 10%. English version Reduce CO2 emission, sign the petition to reduce vehicle speed. The main cause of global warming is the continuous growth of CO2 emission caused by many human activities, including the transport of goods and people (1). Did you know that your car produces about 2.4 kg of CO2 with a liter of petrol? In Italy there are 52 million vehicles (2), which burn about 31 million tons of fuel per year (3), with an emission of 96 million tons of CO2 into the atmosphere. These huge and dangerous numbers are strongly influenced by our driving behavior, it would be enough to adopt a more conscious driving style and reduce the speed even slightly to obtain a considerable reduction in the CO2 emitted. In fact, reducing the speed by 10% we can expect a decrease of about 17% of the CO2 emitted (4), equivalent to a reduction of 16 million tons of CO2 per year. Consider that a forest with a surface of ​​one and a half times the Italian  region “Valle d’Aosta”  would take a year to completely absorb this amount of CO2 (5). Our driving behavior can significantly affect the CO2 emission. On average, each vehicle produces 1850 kg of CO2 per year (about 1.3 standard car fuel tank per month). A speed reduction of only 10% would result in a decrease in the CO2 emitted of about 314 kg each year. This amount is equivalent to the CO2 retained by 10 adult trees in one year (5). Let us remember that one liter of fuel saved is equivalent to 2.4 kg of CO2 not emitted in the atmosphere. Therefore, 13 liters of saved fuel are equivalent to the CO2 absorbed by an adult tree in one year.  A reduction in speed of this magnitude would also lead to a significant decrease in pollution from nitrogen oxides (NOx) and ozone (6.7), in particular on high-speed roads such as highways and interstate road (8). Equally important, a 10% decrease in speed would result in a significant reduction in the number and severity of road accidents. Fatal accidents, that in Italy cause over 3200 deaths each year (ISTAT 2018), would be reduced by more than 25%. This is particularly relevant in the city and on state roads where there is a greater number of fatal accidents among pedestrians, cyclists and motorcyclists (9,10). This measure has already been adopted in France, although only for state roads and a significant reduction in fatal accidents has been achieved without a perceived increase in travel times (11). Furthermore, there would be a significant reduction in the dangerous micro particulate (PM10 and PM2.5) resulting from the partial combustion of fuels, from the wear of brakes and tires. Micro  particulate, a contributing cause of numerous diseases of the respiratory system, are often present in the atmosphere of Italian cities in quantities much higher than the permitted concentrations. The World Health Organization (WHO) has introduced new guidelines for these and others pollutants (15 µg / m3 and 5 µg / m3 respectively for PM10 and PM2.5) (12). In fact, chronic exposure to these pollutants contributes significantly to the risk of developing respiratory and cardiovascular diseases as well as an increase in the risk of lung cancer with an incidence comparable to cigarette smoking, as recently published in the WHO guidelines (12). In Italy, there are an estimated 50,000 premature deaths due to prolonged and excessive exposure to these air pollutants, with an estimated health and social cost between 40 and 140 billion euros / year (12, 13). Therefore, reducing the speed by 10% would give massive environmental benefits compared to the time savings (14). We can do a lot with little for our planet. Let us remember this on the highway, on city and state roads, where slowing down means more future sign the petition to reduce vehicle speed by 10%. Bibliografia (1) https://www.globalcarbonproject.org  Global carbon project; (2) Dati Istat 2021. (3) www.sicurauto Consumo carburanti in Italia: nel 2019 benzina batte diesel, Raffaele Dambra, 2020. (4) www.autoblog.it Come risparmiare benzina guidando: i trucchi e lo stile di guida, Umberto Schiavella, 2017. (5) https://blog.ecolstudio.com ,Emissioni di CO2: quanto assorbe un albero? Ecol Press, 2019 (6)https://www.rinnovabili.it/ambiente/inquinamento/traffico-quanto-incide-sullinquinamento-atmosferico  ,Rinnovabili.it, “Traffico quanto incide sull’inquinamento atmosferico” 24 Gennaio 2020. (7)http://www.unrae.it/files/02%20Presentazione%20UNRAE_CNR_MVPrati_5aface889b51e.pdf , Valutazione delle emissioni del parco circolante autovetture in Italia, Istituto motori , CNR, 2018, Maria Vittoria Prati. (8)https://www.rainews.it/tgr/trento/articoli/2018/12/tnt-Autobrennero-A22-inquinamento-38becb32-33d7-43f3-8e06-ce3f31bcab02.html  , Tgr. Trento, 100 all’ora : cosi si inquina meno in autostrada. (9) https://buildingcue.it/cosa-fare-ridurre-incidenti-stradali/20734  ,Close up-Engineering, Roberta Gentile 2020.   (10) https://notiziescientifiche.it/limiti-di-velocita-piu-bassi-evitano-incidenti-e-morti-collegate   , Notizie scientifiche.it, Giugno 2020. (11) https://www.cerema.fr/fr/actualites/abaissement-vitesse-maximale-autorisee-80-kmh-rapport-final   , Abaissement de la vitesse maximale autorisée à 80 km/h - Rapport final d’évaluation – Juillet 2020. (12) https://www.who.int/publications/i/item/9789240034228 , WHO. INT WHO global air quality guidelines: particulate matter (‎PM2.5 and PM10)‎, ozone, nitrogen dioxide, sulfur dioxide and carbon monoxide 2021. (13)https://www.legambiente.it/comunicati-stampa/emergenza-smog-i-dati-del-report-malaria-sulla-qualita-dellaria-nelle-citta-italiane   , Emergenza smog. I dati del report mal’aria sulla qualità dell’aria nelle città Italiane, 29 gennaio 2021, Legambiente. (14)https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/06/01/la-velocita-e-un-mito-futurista-ridurne-i-limiti-porterebbe-enormi-benefici-ambientali/6216479  , Il Fatto Quotidiano 2021, Renzo Rosso. (15)https://www.radio24.ilsole24ore.com/programmi/paese-migliore/puntata/si-puo-fare-contrario-083520-AEpiyaM      

Walter Navarrini
3,792 supporters
Closed
Petitioning Sindaco di Bologna, Italia

Dica a Seongnam, citta' partner, Corea S., che ci opponiamo alla tortura e consumo di cani

Sindaco di Bologna, Italia: manifesti alla città gemella Seongnam, Corea del Sud, la nostra opposizione alla crudele tortura e consumo di cani e gatti. Bologna, Italy Mayor Virginio Merola: Tell Friendship City Seongnam, South Korea, That We’re Opposed to the Torture and Consumption of Dogs and Cats. La città di Bologna ha stipulato un’accordo di amicizia con la città sudcoreana di Seongnam in Novembre 2015. Seongnam, provincia di Gyeoggido, Corea del Sud, è sede del più grande, infame e cruento mercato di carne di cane, ‘’Moran Market’’ che vende cani già macellati oppure vivi, affinché possano essere torturati dai clienti dopo l’acquisto. I corenani sono infatti convinti che più i cani soffrano, più proprietà avrà la loro carne. Cuccioli e gatti vengono gettati vivi in pentole d’acqua bollente per preparare cosiddetti ‘’elixir’’ per la salute. Si stima che un terzo di tutti i cani consumati in Corea (circa 2,5 milioni all’anno) vengano distribuiti attraverso questo mercato. Se vi siete mai chiesti come potrebbe essere l’inferno, semplicemente guardate i video filmati di nascosto nel mercato di Moran. Questo posto è stato denominato ‘’INFERNO SULLA TERRA’’ dove si vedono ogni girono innocenti cani indifesi ammassati in gabbie, esposti alla vista dei clienti del mercato che possono scegliere il loro cane vivo ed aspettare che lo macellino al momento, cani vivi esposti a lato di cani già macellati con un penetrante odore di carne cruda e sangue che permea l’aria. I cani vengono abbattuti nei modi più cruenti in presenza di altri cani vivi: folgorati, impiccati, bastonati e finalmente gettati in centrifughe con acqua bollente per rimuovere il pelo, la maggior parte delle volte, essendo ancora coscienti. I cani vengono ammazzati in pubblico, in piano giorno ed in presenza di altri cani. Milioni di cani torturati durante tutta la loro breve e violenta vita, obbligati a vivere in condizioni disumane, in assoluta miseria e agonia in allevamenti intensivi in tutto il paese, arrivano al mercato di Moran per trovare la loro tragica e violenta morte. Le vittime del commercio di carne di cane sono anche cani abbandonati o rubati che vengono venduti a macellai di questo mercato. Per favore, guardate questi video occulti ripresi nel mercato Moran a Seongnam: http://youtu.be/ywxeZ4iElok https://m.youtube.com/watch?v=UKSGgsjnJlY Esistono leggi in Corea contro la vendita illegale di cani e gatti per consumo umano, eppure queste leggi sono chiaramente e palesemente ignorate. Sindaco di Bologna, per favore informi il sindaco di Seongnam Jae-Myung Lee e il governatore della provincia di Gyeonggi-do, Kyung-pil Nam che la città di Bologna e i cittadini italiani insistono che la città di Seongnam e la Corea del Sud ordinino l’applicazione immediata e osservazione delle leggi di benessere animale esistenti: L’atto di controllo sanitario degli animali da macello, Articolo 2, parte 1 che controlla l’allevamento, macello ed eliminazione di bestiame ed elaborazione, distribuzione e ispezione di prodotti da macello, non categorizza i cani come bestiame che possano essere processati come cibo. Per questa ragione, quest’articolo rende l’industria di carne di cane tecnicamente illegale. L’atto di igienizzazione per alimenti commestibili, Articolo 7, Clausola 1, secondo il codice dell’amministrazione di alimenti commestibili, non include i cani nella lista di materie prime che possano essere elaborati, processati e cucinati come cibo, e perciò rende l’allevamento e abbattimento di cani per consumo unamo praticamente illegale. Esiste in Corea del Sud un atto di Protezione animale che include diversi articoli che dichiarano principi basici di protezione animale. Addizionalmente, l’atto di igiene e sanita’ di prodotti commestibili, dichiara che i macelli sono solo autorizzati ad abbattere animali che siano categorizzati come bestiame. Nessun macello tiene quindi autorizzazione per abbattere cani, in quanto i cani non sono soggetti a macello secondo la legge in vigore. Riteniamo che queste richieste basiche siano coerenti con l’oggetto dell’accordo di amicizia e collaborazione stipulato tra le due città per stabilire comunicazioni e scambi amichevoli nell’area del turismo, commercio, scambi culturali e igiene pubblica. I mezzi di comunicazione internazionali che hanno rilevato la brutalità del commercio di carne di cane e gatto di Seongnam, Corea del Sud, hanno macchiato l’immagine di questa città e messo in evidenza l’accordo stipulato dalla città di Bologna che rimane indifferente a tali atrocità. È arrivato il momento di porre fine a questa orrenda tragedia! Grazie per essere la voce dei cittadini italiani che si oppongono a questa barbarie. Esigiamo una presa di posizione da parte del sindaco di Bologna.  --------------------------------------- Clicca QUI per trovare più modi di contattare il sindaco di Bologna Virginio Merola: http://koreandogs.org/friendship-city-campaign-seongnam-south-korea-bologna-italy/ Per più informazioni sulla crudeltà del commercio di carne di cane e gatto in Corea del Sud, visita http://koreandogs.org/italian/ English Petition: Bologna, Italy Mayor Virginio Merola: Tell Friendship City Seongnam, South Korea, That We’re Opposed to the Torture and Consumption of Dogs and Cats.  https://www.change.org/p/bologna-italy-mayor-virginio-merola-tell-friendship-city-seongnam-south-korea-that-we-re-opposed-to-the-torture-and-consumption-of-dogs-and-cats 

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