NON FACCIAMOLA MORIRE DUE VOLTE

NON FACCIAMOLA MORIRE DUE VOLTE

QUESTO NON E' SOCCORRERE, E' STRAZIARE!
Il pronto soccorso per gli animali della Campania viene allertato per soccorrere una volpe ed ecco cosa succede: la volpe viene TRASCINATA VIA IN MALO MODO per colpa del personale incompetente e - guarda caso - muore "durante il viaggio".
Qui trovate il filmato: https://animalitalia.it/2020villaricca.html
Se la cattura non fosse stata ripresa, nessuno ne avrebbe saputo nulla e probabilmente l'operatore avrebbe continuato a "intervenire" così per chissà quanto tempo. Dobbiamo impedire che questo avvenga ancora e che si utilizzino sistemi di cattura così barbari!
PETIZIONE PROMOSSA DA:
Animal Liberation
Comitato Europeo Difesa Animali onlus
Lega Antivivisezionista Campana
LIPU Napoli
Movimento Antispecista
.IN DETTAGLIO
In Campania è stato meritoriamente attivato dal 12 febbraio 2020 il numero verde regionale per il pronto soccorso animali 800 178 400. Quando si vede un animale in difficoltà, si fa una segnalazione cui deve seguire l'intervento degli addetti specializzati.
Stella Cervasio, garante dei diritti degli animali di Napoli, scopre da una segnalazione che il 29 febbraio, nel comune di Villaricca NA (ASL Napoli2 Nord), alcuni cittadini vedono una volpe immobile e in evidente stato di difficoltà; chiamano allora il numero verde e quando due addetti arrivano accade quello che vedete nel filmato (lo trovate a questo link: https://animalitalia.it/2020villaricca.html la volpe viene catturata con un laccio al collo e trascinata malamente fin quando non si muove più.
Pare che l'operatore si sia comportato così giustificandosi per paura che la volpe avesse la rabbia. Questa è una risposta comprensibile per una persona qualunque, ma un operatore adibito a questa attività doveva ben sapere che in Campania la rabbia non c'è.
Se invece la rabbia ci fosse stata in Campania, l'operatore avrebbe dovuto ricevere precise istruzioni su come cautelarsi rispettando il benessere degli animali, evitando di catturarli in quel modo con il bastone a strozzo.
I Servizi veterinari della ASL, cui abbiamo scritto, hanno ammesso che l'operatore filmato aveva tenuto un comportamento "inappropriato", che era stato segnalato alla commissione disciplinare e che era stato adibito ad altre mansioni; hanno poi comunicato che la volpe era deceduta durante il trasporto perché già in gravi condizioni; il corpo era poi stato inviato all'Istituto Zooprofilattico di Portici per quanto di competenza; L'Istituto ci ha inviato il referto in cui non si rilevano sul corpo ferite esterne, ma solo gravi lesioni interne.
LA PROCEDURA CORRETTA
Quale sarebbe stata la corretta procedura di cattura? E’ stato chiesto ad un esperto che ci ha specificato quanto segue:
1) se l'animale è avvicinabile e/o incapace di muoversi (è il caso della povera volpe):
- cattura con la rete da trasporto;
- sedazione;
- trasferimento dell'animale nella gabbia/cassa per il trasporto.
Oppure direttamente sedazione con cerbottana e trasferimento nella gabbia da trasporto.
2) se l'animale non è avvicinabile:
- anestesia col fucile per teleanestesia;
- cattura con rete da trasporto
- trasferimento nella gabbia.
Oppure, dopo l'anestesia, direttamente trasferimento nella gabbia per il trasporto.
E' necessaria la presenza di un veterinario e se proprio non può intervenire - sempre secondo l'esperto - si può usare una rete abbastanza grande per bloccare l’animale, o dei guanti protettivi per evitare i morsi.
DOMANDE URGENTI
La ASL riconosce il comportamento "inappropriato" dell'addetto al recupero, ma questi è stato scelto e formato correttamente? Esistono istruzioni e piani (i famosi protocolli) adeguati su come operare in questi casi? Quali altri mezzi per catturare l’animale aveva a disposizione l'addetto oltre al bastone a strozzo? Perché non c'era un veterinario?
Abbiamo chiesto tutto questo alla ASL e queste sono state le risposte:
- esistono protocolli di interventi standardizzati e validati dal Sistema di Qualità Aziendale;
- andrà migliorata la preparazione del personale operante e se ne faranno carico;
-
il veterinario presenzia solo in condizioni di emergenza e necessità;
l'operatore non ha sicuramente agito dolosamente, il suo comportamento è stato probabilmente influenzato dalla "situazione di emergenza" e pertanto a lui e al collega è stata comminata la sanzione consistente nel richiamo verbale; (NdR il richiamo verbale ci risulta essere la più blanda delle sanzioni possibili). - i due operatori già formati, dovranno seguire un corso di aggiornamento atto ad implementare in maniera fedele quanto stabilito nelle procedure.
- la morte risulta essere stata causata dalle lesioni traumatiche addominali subite dall'animale, presumibilmente il giorno precedente a causa dell’attacco da parte di cani di cacciatori, come da documentazione agli atti (testimonianze dei vicini, come successivamente specificato NdR)
Nulla però viene detto in merito alla dotazione di altri mezzi di cattura oltre al bastone a strozzo!
Come poi sia possibile che i cani da caccia di cui si parla non abbiano provocato ferite sulla pelle (vedasi referto), ma solo danni interni è un mistero, forse avevano dentiere di gomma...
UNA SITUAZIONE ALLARMANTE E INACCETTABILE
Gli operatori torneranno alle mansioni di soccorso una volta "formati"; questo comportamento negligente è infatti emerso solo grazie al filmato di cittadini sensibili, e da un simile trattamento riservato alla volpe si evidenzia una sensibilità veramente scarsa. Come si saranno comportati in tutti gli altri casi in cui sono intervenuti? La sensibilità verso gli animali è fondamentale in un servizio di pronto soccorso (come lo è verso i nostri simili per quello umano) e non si può "insegnare" in un piano formativo.
La magistratura valuterà il maltrattamento, ma è altrettanto importante impedire che quanto accaduto si ripeta.
È pertanto estremamente necessario sollecitare con forza il il Presidente della Regione, il Servizio veterinario Regionale e il Servizio veterinario Asl Napoli2 Nord, per chiedere:
- una formazione del personale pienamente adeguata all'impegnativa mansione che deve svolgere;
- la presenza di un veterinario;
- la dotazione di attrezzatura idonea per la cattura di animali selvatici e non;
- in merito al caso della volpe di Villaricca, l'assegnazione in via definitiva ad altra mansione dei due addetti che hanno mostrato tanta insensibilità (se erano in "situazione di emergenza" e non sapevano come fare, bastava chiamare il veterinario ASL con cui lavorano).
La volpe è morta malamente, mentre forse poteva essere salvata. Ma di certo la uccideremmo noi un'altra volta se lasciassimo che sia morta invano e che questi episodi si ripetano.
Richiediamo in tanti un servizio di soccorso efficiente per gli animali in difficoltà!
COSA PUOI FARE TU
SOTTOSCRIVI LA PETIZIONE, FALLA CIRCOLARE E CONDIVIDILA SUI TUOI SOCIAL se pensi che sia necessario e giusto che:
IN TUTTA LA REGIONE CAMPANIA SIA PREVISTO UN PIANO PRECISO ED EFFICIENTE DI INTERVENTO QUANDO SI SOCCORRONO GLI ANIMALI.
IL PERSONALE SIA ADEGUATAMENTE ADDESTRATO PER METTERLO IN PRATICA QUANDO AFFRONTA QUESTE SITUAZIONI, CON SANZIONI SEVERE PER CHI NON LO RISPETTA.
QUEI DUE OPERATORI NON DEBBANO TORNARE A GESTIRE ANIMALI IN DIFFICOLTA'.
PETIZIONE PROMOSSA DA:
Comitato Europeo Difesa Animali onlus
Lega Antivivisezionista Campana
Movimento Antispecista