LE NOSTRE LINEE GUIDA PER NIDI E SCUOLE INFANZIA DI ROMA CAPITALE - Covid o non covid

LE NOSTRE LINEE GUIDA PER NIDI E SCUOLE INFANZIA DI ROMA CAPITALE - Covid o non covid

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Come lavoratrici autorganizzate del Comitato a Tutela di Educatrici ed Insegnanti e del Coordinamento Precarietà ed Unità  evidenziamo che, già prima dell’emergenza dovuta all’epidemia di Corona Virus:

- i Nidi e le Scuole dell’infanzia di Roma Capitale si trovavano in uno stato di sofferenza, a causa di una politica progressiva di tagli che li ha investiti ormai da parecchi anni, andando ad inficiare gravemente sulla qualità dei servizi all'infanzia. Le tante sezioni chiuse, i fondi irrisori per l’acquisto di arredi e materiale didattico, la drastica riduzione del budget per il personale supplente hanno comportato, oltre ad una riduzione del servizio pubblico, un sovraccarico di lavoro per il personale in servizio, già provato dall'aumento da 27 a 30 ore settimanali a contatto con i bambini.

- In particolare, la riduzione delle sostituzioni del personale assente, comporta per le insegnanti in servizio una quotidianità lavorativa in emergenza, che spesso rende impossibile lo svolgimento delle attività pedagogiche programmate, con conseguente frustrazione, che si aggiunge al sovraccarico lavorativo, in un ambito così importante e delicato, in cui il personale educativo spesso viene lasciato solo ad affrontare problematiche che richiederebbero un intervento e un supporto psicopedagogico.

In questi mesi di lockdown le lavoratrici sono state chiamate a mantenere il contatto con i/le bambini/e e le famiglie, utilizzando le proprie capacità ed i propri mezzi tra cui il telefono (a dispetto delle norme sulla privacy) senza nessun supporto dell’Amministrazione, la quale ha risparmiato sul costo delle supplenze giornaliere, dimenticandosi completamente delle lavoratrici che si sono trovate, dall’oggi al domani, disoccupate e senza possibilità di accedere a nessuna fonte di sussidio, nessun ammortizzatore sociale o bonus statale, in quanto ritenute dipendenti del comune di Roma seppur non percependo stipendio.

A fronte di tutto ciò e dopo la lettura delle linee guida del Governo per la riapertura a settembre e del resoconto dell’incontro tra Roma Capitale e parti sociali del 27 luglio, siamo molto preoccupate per il riavvio dei servizi. In particolare temiamo una ulteriore riduzione della spesa per il potenziamento dei servizi e la sostituzione del personale assente. Giudichiamo non sufficiente le assunzioni previste, sia a tempo indeterminato che determinato

Pertanto abbiamo deciso di lanciare questa petizione contenente LE NOSTRE LINEE GUIDA, elencando quelli che consideriamo i requisiti essenziali per i servizi 0-6 di Roma Capitale, sia per far fronte a questa emergenza che a prescindere dalle condizioni di emergenza dettate dal Corona Virus. 

RIAPERTURA IN SICUREZZA

-      Nel rispetto del delicato lavoro che svolgiamo e dei bambini e delle bambine l’Amministrazione deve fornire a tutto il personale mascherine che rendano visibile il viso, visiere, guanti e ogni supporto atto a tutelare lavoratrici ed utenza.

-      tenendo conto che il personale a rischio o oltre i 60 anni potrebbe non riprendere servizio in questo momento di incertezza sanitaria e che secondo le linee guida 0-6 il rapporto tra educatore/insegnate e bambini dovrà essere ridotto, ne consegue la certezza che la necessità di personale supplente dovrà essere raddoppiata rispetto agli altri anni educativi. Chiediamo che la stipula di tutti i contratti necessari avvenga entro l'ultima settimana di agosto in modo tale da garantire l'apertura a settembre e quindi gli inserimenti degli utenti in sicurezza.

-      IN SEGUITO ALL’ASSUNZIONE IMMINENTE A TEMPO INDETERMINATO DEI VINCITORI DEI CONCORSI PUBBLICI PER 50 POSTI, RISPETTIVAMENTE DI EDUCATRICE E INSEGNATE SCUOLA INFANZIA, LA STIPULA DEI CONTRATTI sia a tempo indeterminato che indeterminato DOVRA’ AVVENIRE ATTRAVERSO LO SCORRIMENTO DELLA NUOVA GRADUATORIA UNICA, (determine dirigenziali 1589 e 1590 il 3 agosto 2018) di cui ancora da mesi si attende la pubblicazione di quella definitiva.

-      Chiediamo il riconoscimento delle Lauree L19 indirizzo infanzia come titolo ulteriore abilitante per la scuola dell'infanzia in virtù del Dlgs 65/2017 sistema integrato 0-6 e il riconoscimento per la stabilizzazione e assunzione per il nido con i diplomi ante 31 maggio 2017 in base alla legge 59/80 regione Lazio.

Inoltre, per sanare definitivamente l’errore commesso dall’Amministrazione nel bando di reclutamento di personale supplente del 2006, da cui è scaturita la cosiddetta IV fascia, chiediamo, per chi ha il diploma post 2002, il riconoscimento dell’anzianità di servizio come titolo abilitante per l’assunzione a tempo indeterminato attraverso le suddette procedure concorsuali.

LINEE GUIDA PER POTENZIAMENTO E BUON FUNZIONAMENTO DI NIDI E SCUOLE INFANZIA PUBBLICI

Come precedentemente evidenziato, riteniamo che, a prescindere dall’emergenza dovuta al Corona Virus, sia necessario un sostanziale cambio di rotta ed un piano concreto di investimenti, finalizzati:

-      alla costruzione ed apertura di nuovi Nidi e Scuole dell’infanzia comunali ed alla riapertura di tutte le sezioni chiuse di nidi e scuole infanzia già presenti nel territorio. In merito ai nidi chiediamo una modifica della deliberazione n 22 del 7 febbraio 2020 sui criteri di scelta nei bandi per l'utenza dando priorità a quelli pubblici.

-      all'abbattimento delle classi pollaio, coerentemente con le dichiarazioni della Ministra Azzolina, abbassato il rapporto insegnante/bambini da 1/25 a 1/16. Per i Nidi il rapporto non deve mai superare il rapporto di 1 a sei frontale e per tutto il tempo di apertura del servizio.

-      al riconoscimento alle Insegnanti della Scuola dell’Infanzia del Comune di Roma della funzione docente (art.26 del Contratto Scuola) che si articola in attività di insegnamento (art.28 del Contratto Scuola), attività funzionali all’insegnamento (art.29 del Contratto Scuola), attività aggiuntive e ore eccedenti (art.30 del Contratto Scuola) parimenti alle Insegnanti della Scuola dell’Infanzia statale e quindi alla parificazione delle ore lavorative settimanali delle insegnanti comunali a quelle delle insegnanti statali, riducendole da 30 a 25.

-      Alla previsione di un piano triennale di assunzioni del personale precario a copertura di TUTTI i vuoti d'organico attraverso l’utilizzo delle predette graduatorie.

-      alla creazione di un servizio di supporto a assistenza psicologica e psicopedagogica per tutto il personale, attraverso l’inserimento in pianta organica di nuove figure professionali o stipulando convenzioni con Associazioni di psicologi e professionisti privati.

Inoltre chiediamo un impegno concreto per migliorare la condizione lavorativa del personale di ruolo e precario che esercita una professione molto delicata, attraverso il riconoscimento del lavoro di educatrice di nido e di insegnante scuola dell’infanzia come lavoro usurante.

MODIFICHE DEL REGOLAMENTO PER L’INVIO DEL PERSONALE SUPPLENTE

In merito all’attuale Regolamento sull’invio del personale supplente, chiediamo in primis la cancellazione dei limiti di budget municipale per il conferimento delle supplenze. In alternativa, chiediamo la copertura di tutte le assenze con incarichi full-time e per tutta la durata del certificato, abbandonando una volta per tutte il sistema del conteggio dei bambini e la loro divisione nelle sezioni.

Inoltre, chiediamo che l’invio del personale supplente sia effettuato secondo i seguenti criteri:

1)   La chiamata deve avvenire tramite un numero identificabile e in tempo utile per garantire il servizio. Se la chiamata avviene il giorno precedente all'assenza da coprire, essa va considerata come supplenza giornaliera, in modo da poter garantire il diritto di precedenza di graduatoria nei casi in cui il giorno successivo emergesse una supplenza di durata superiore.

2)   Fermo restando che la supplenza diventa nominale per ogni assenza pari o superiore a 21 giorni, per tutte le assenze pari o superiori a 5 giorni, si può su richiesta del lavoratore, prendere servizio entro 24 ore, ma non può prendere servizio in un orario diverso da quella che è la necessità di copertura. Il primo giorno di assenza deve comunque essere coperto.

3)   Il personale supplente impossibilitato ad accettare una supplenza per motivi personali, o perché impegnato con altri contratti a tempo determinato, può comunicare la propria non disponibilità all’amministrazione, anche via mail, prima che avvenga la chiamata, senza incorrere in alcuna penalizzazione e senza la necessità di fornire alcun giustificativo. E’ considerato giustificato il rifiuto di effettuare supplenza in un municipio diverso da quelli prescelti, nonché il rifiuto di un contratto di supplenza part-time.

4)   L’aggiornamento della graduatoria unica deve avvenire annualmente e l'attribuzione del punteggio deve essere legata, come per le scuole statali, alla durata del contratto e non ai giorni di effettivo servizio, i quali già rientrano nel calcolo ai fini della produttività.

5)   A fronte di ciascun rapporto di lavoro è compito dell’l’Amministrazione provvedere alla stipula del contratto entro 5 giorni. I municipi pertanto dovranno procedere all’invio del contratto via fax o via mail presso la sede in cui si deve prestare servizio e sarà il funzionario o la poses o l'insegnante o l’educatrice con l’incarico d specifica responsabilità, ad occuparsi di formalizzare l’accettazione del contratto.

6)   La posizione in graduatoria da diritto di precedenza assoluta e non può essere applicato il principio della continuità. Al personale vanno proposte tutte le supplenze disponibili nel municipio, non solo quelle più urgenti.

7)   Monte ore: il personale con incarico annuale deve effettuare tutto il monte ore previsto per il personale di ruolo, mentre quello incaricato in supplenze pari o superiori a 21 giorni e fino a 5 mesi deve effettuare solo le ore per attività didattica in proporzione alla durata del contratto. Il personale impegnato in supplenze giornaliere non deve effettuare il monte ore.

Chiediamo infine alle lavoratrici tutte ed ai genitori di sostenere questa petizione sottoscrivendola, mentre chiediamo ai sindacati tutti di prendere atto delle suddette richieste e di adoperarsi per rappresentarle in sede di trattativa.

Bisogna partire da questi punti fondamentali per poter assicurare un servizio pubblico di qualità.

COORDINAMENTO PRECARIETÀ E UNITÀ    E

COMITATO A TUTELA DI INSEGNANTI ED EDUCATRICI DI ROMA CAPITALE

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