STACCALABOLLETTA - diritto a sospendere le utenze

STACCALABOLLETTA - diritto a sospendere le utenze
Perché questa petizione è importante
- Bollette ENERGIA: petizione per consentire la sospensione a tempo determinato delle forniture di luce in seconde case e negozi chiusi, sia per causa COVID che per non uso prolungato.
- Utenti ed esercenti pagano costi fissi e oneri anche in assenza di consumi. Voci fisse in bolletta pesano per miliardi di euro all’anno senza benifici per gli utenti.
#STACCALABOLLETTA, è una petizione rivolta al Governo, per chiedere l'introduzione anche in Italia di un provvedimento che consenta, in caso di mancato utilizzo prolungato (dai 30 giorni ai 6 mesi), o su richiesta dell'utente, la sospesione delle utenze, comunicandolo con 7 giorni di anticipo al distributore di energia.
Sospensione a tempo delle forniture di luce per seconde case, case disabitate e negozi chiusi, è un atto dovuto agli utenti che sostengono i costi della rete e non porta alcun onere per lo Stato.
A chiederlo Consumerismo No profit, associazione dei consumatori specializzata in tecnologia.
Oggi, con la crisi sanitaria e i divieti agli spostamenti, i cittadini sono costretti a pagare le bollette energetiche sulle seconde case o su immobili disabitati, anche in assenza di consumi – spiega Consumerismo – lo stesso vale per i negozi che, nonostante le chiusure imposte dal Covid, continuano a pagare i costi per le forniture energetiche.
Questo perché su ogni singola bolletta di luce vengono imposti costi, come oneri di sistema e spese di distribuzione e trasporto dell’energia, che incidono sulle fatture anche in caso di consumi pari a zero.
Nello specifico, analizza Consumerismo, sulla spesa annua, sia per la fornitura di energia elettrica che del gas, si paga oggi il 19% per la voce “trasporto e gestione del contatore”, mentre gli oneri di sistema pesano per il 20%, a cui si aggiungono le imposte, per un totale del 52% sull'intera bolletta. Queste voci si pagano anche in assenza di consumi, a seguito dell'entrata in vigore di una norma nel 2018 che si chiama riforma delle tariffe elettriche, che premia chi consuma di più.
Famiglie ed esercenti sono così costretti a pagare miliardi di euro all’anno anche senza fruire dei servizi elettricità e l’unica possibilità oggi ammissibile è chiudere definitivamente i contratti, sostenendo i relativi costi imposti dai gestori.
“Chiediamo al Governo di introdurre in Italia la sospensione a tempo (dai 3 ai 6 mesi) dei contratti di fornitura dell’energia per le utenze non utilizzate, al pari di quanto avviene con l’Rc auto – afferma il presidente Luigi Gabriele – Chi non può recarsi nella seconda casa, così come gli esercenti che hanno dovuto momentaneamente chiudere il proprio negozio, devono poter interrompere le forniture di luce e gas e riattivarle in un successivo momento, per non incorrere nei costi fissi in bolletta indipendenti dai consumi.
Una possibilità questa che viene garantita dai contatori elettronici (per i quali gli italiani hanno speso 14 miliardi di euro), grazie ai quali i gestori possono con un semplice clic (come avviene in caso di morosità o di emergenza) sospendere le forniture su richiesta del cliente”.
“Una misura che, se attuata, consentirebbe enormi risparmi a famiglie e commercianti sempre più impoveriti dalla crisi Covid, senza incidere negativamente sulla stabilità della rete elettrica, visto che sarà possibile porgrammare i flussi energetici con largo anticipo” – conclude CONSUMERISMO No profit.
Per questo chiediamo al governo di introdurre in Italia lo STACCALABOLLETTA - diritto a sospendere le utenze.