Sosteniamo le donne ucraine vittime di stupri di guerra

Sosteniamo le donne ucraine vittime di stupri di guerra
siamo le donne del centro antiviolenza “Marie Anne Erize”, che abbiamo fondato a Roma nel maggio 2011, stabilendone la sede nella periferia est, a Tor Bella Monaca. Marie Anne Erize, alla quale abbiamo dedicato la nostra struttura, fu catturata, stuprata e, per stessa ammissione del suo carnefice, Jorge Olivera, fatta sparire nel 1976, durante la dittatura argentina del generale Videla.
Insieme, abbiamo portato avanti battaglie a favore delle donne, cercando di restituire il sorriso a chi -a volte- non aveva neanche più i denti per farlo; sostenendo i loro progressi e aiutando il loro riscatto, gettando il cuore oltre l'ostacolo e lavorando per creare cultura del rispetto perché è solo così che si può generare un cambiamento.
Negli anni abbiamo portato avanti progetti di memoria storica. In particolare, il nostro centro si è occupato della vicenda delle Marocchinate, raccontate da Stefania Catallo nel libro omonimo, neologismo che indica le donne vittime di stupro di guerra nel basso Lazio durante la Liberazione dell'Italia. Questo progetto è stato creato grazie alla sinergia coi sindaci della Ciociaria, teatro di questi terribili eventi.
Potete immaginare il nostro sconcerto quando abbiamo avuto conoscenza di quello che sta accadendo alle donne e ai bambini ucraini, violentati e uccisi dai soldati dell'esercito russo. Ci è sembrato di rivivere quello che ci era stato raccontato dalle donne sopravvissute agli stupri, sia lontani che vicini nel tempo. Si dice che le prime vittime della guerra siano gli innocenti e purtroppo questo sta accadendo sotto gli occhi di tutto il mondo. Ma una vittima dei conflitti è anche la verità, offuscata da menzogne e omissioni di responsabilità: verità che tuttavia è impossibile ignorare. Queste donne chiedono giustizia, e orecchie in grado di ascoltare.
Lo stupro di guerra è considerato crimine contro l'umanità dalla Convenzione di Ginevra; ascoltare le voci di quelle che vogliono raccontare l'accaduto è un pugno nello stomaco. È una barbarie che prosegue in Europa, laddove si è arrivati a una legislazione severa nei casi di violenza di genere. Non è possibile lasciare che questo accada in silenzio, ci rivolgiamo a Voi affinché, attraverso la Vostre cariche istituzionali, possiate creare le
condizioni favorevoli all'arrivo in Italia di quante ne facciano richiesta, con la loro presa in carico da parte delle strutture che si occupano di violenza di genere, e con una co-progettazione adeguata da parte dei ministeri competenti, per favorirne l'inclusione sociale.
Siamo certi che vorrete agire per fermare questo abominio che si sta consumando sulla pelle delle donne e Vi ringraziamo per quanto farete: la civiltà di un Paese si vede anche dal suo cuore, e l'Italia ne ha uno grande.
Stefania Catallo, giornalista e presidente centro antiviolenza “Marie Anne Erize”
Pino Nazio, giornalista e sociologo
Fiorenza Taricone, docente università di Cassino e del Lazio Meridionale
Francesco Florenzano, presidente UPTER università popolare di Roma
Quotidiano www.gaiaItalia.com editore Ennio Trinelli
Daniela Spinaci, presidente comn. Pari Opportunità Municipio I di Roma
AGEDO Roma, Associazione Genitori, Parenti e Amici di persone LGBTQI
Marco Galli, sindaco di Ceprano (FR)
Ornella Carnevale, sindaco di Pico (FR)
Giuseppe Villani, sindaco di Esperia (FR)
Umberto Zimarri, consigliere comunale San Giovanni Incarico (FR)
Tutti Taxi X amore, associazione di tassiste e tassisti italiani
Susanna Agostini, pres. Comm.ne per la Pace e I Diritti, comune di Bagno a Ripoli (FI)
Flavia Famà, avvocato
Franca Nazio, comunità Sant'Egidio Appio
Francesca Anna Perri, medico per la Pace
Nicola Lofoco, giornalista e scrittore
Paola Propana, Assemblea Regionale PD Lazio
Arturo Gnesi, medico e già sindaco di Pastena (FR)
Andrea Antongiovanni, già sindaco di Lenola
Tina Loiodice, artista
Paola Di Giulio, giornalista Centro Italiano Femminile
Nicolò Mannino, pres, Parlamento della Legalità internazionale
Felice Cipriani, scrittore della Memoria
Claudio Minelli, coordinatore assoc. VisioneRoma
Emanuela Sanna, giornalista e scrittrice
Elena Ruggero Rubino, avvocato
Piero Sandulli, avvocato e docente universitario
Cristina Nati, pres. Phacelia SB
Michelangelo Guzzardi
Marina Meucci, avvocato
Geraldine Pagano, avvocata
Valentina Tornada, scrittrice e regista
Beatrice Sanavio Palme, attrice
Domenico Gaeta, docente di inglese liceo Seneca di Roma
Marina Mollo, associazione “L'indifferenziato” (FR)
Mimmo Corte, già sindco di Pico (FR)
Alessandro Barretta, avvocato
Barbara Santi
Gabriella Corradini
Alessandro Lisci
Giuseppe Laudisa, attore teatrale
Giovanni Morsillo
Francesco Pinocchio
Luigi di Majo, avvocato
Emanuela D'Amelij
Gaetano Scalise, avvocato penalista
Claudio Luongo, insegnate e musicista
Charlotte Roustang, produttrice e regista
Antonio Buttazzo, avvocato penaslita