Sosteniamo le donne ucraine vittime di stupri di guerra

Sosteniamo le donne ucraine vittime di stupri di guerra

370 hanno firmato. Arriviamo a 500.
Lanciata

Perché questa petizione è importante

Lanciata da stefania catallo

siamo le donne del centro antiviolenza “Marie Anne Erize”, che abbiamo fondato a Roma nel maggio 2011, stabilendone la sede nella periferia est, a Tor Bella Monaca. Marie Anne Erize, alla quale abbiamo dedicato la nostra struttura, fu catturata, stuprata e, per stessa ammissione del suo carnefice, Jorge Olivera, fatta sparire nel 1976, durante la dittatura argentina del generale Videla.

Insieme, abbiamo portato avanti battaglie a favore delle donne, cercando di restituire il sorriso a chi -a volte- non aveva neanche più i denti per farlo; sostenendo i loro progressi e aiutando il loro riscatto, gettando il cuore oltre l'ostacolo e lavorando per creare cultura del rispetto perché è solo così che si può generare un cambiamento.

Negli anni abbiamo portato avanti progetti di memoria storica. In particolare, il nostro centro si è occupato della vicenda delle Marocchinate, raccontate da Stefania Catallo nel libro omonimo, neologismo che indica le donne vittime di stupro di guerra nel basso Lazio durante la Liberazione dell'Italia. Questo progetto è stato creato grazie alla sinergia coi sindaci della Ciociaria, teatro di questi terribili eventi.

Potete immaginare il nostro sconcerto quando abbiamo avuto conoscenza di quello che sta accadendo alle donne e ai bambini ucraini, violentati e uccisi dai soldati dell'esercito russo. Ci è sembrato di rivivere quello che ci era stato raccontato dalle donne sopravvissute agli stupri, sia lontani che vicini nel tempo. Si dice che le prime vittime della guerra siano gli innocenti e purtroppo questo sta accadendo sotto gli occhi di tutto il mondo. Ma una vittima dei conflitti è anche la verità, offuscata da menzogne e omissioni di responsabilità: verità che tuttavia è impossibile ignorare. Queste donne chiedono giustizia, e orecchie in grado di ascoltare.

Lo stupro di guerra è considerato crimine contro l'umanità dalla Convenzione di Ginevra; ascoltare le voci di quelle che vogliono raccontare l'accaduto è un pugno nello stomaco. È una barbarie che prosegue in Europa, laddove si è arrivati a una legislazione severa nei casi di violenza di genere. Non è possibile lasciare che questo accada in silenzio, ci rivolgiamo a Voi affinché, attraverso la Vostre cariche istituzionali, possiate creare le

condizioni favorevoli all'arrivo in Italia di quante ne facciano richiesta, con la loro presa in carico da parte delle strutture che si occupano di violenza di genere, e con una co-progettazione adeguata da parte dei ministeri competenti, per favorirne l'inclusione sociale.

 

Siamo certi che vorrete agire per fermare questo abominio che si sta consumando sulla pelle delle donne e Vi ringraziamo per quanto farete: la civiltà di un Paese si vede anche dal suo cuore, e l'Italia ne ha uno grande.

 

 

Stefania Catallo, giornalista e presidente centro antiviolenza “Marie Anne Erize”

Pino Nazio, giornalista e sociologo

Fiorenza Taricone, docente università di Cassino e del Lazio Meridionale

Francesco Florenzano, presidente UPTER università popolare di Roma

Quotidiano www.gaiaItalia.com editore Ennio Trinelli

Daniela Spinaci, presidente comn. Pari Opportunità Municipio I di Roma

AGEDO Roma, Associazione Genitori, Parenti e Amici di persone LGBTQI

Marco Galli, sindaco di Ceprano (FR)

Ornella Carnevale, sindaco di Pico (FR)

Giuseppe Villani, sindaco di Esperia (FR)

Umberto Zimarri, consigliere comunale San Giovanni Incarico (FR)

Tutti Taxi X amore, associazione di tassiste e tassisti italiani

Susanna Agostini, pres. Comm.ne per la Pace e I Diritti, comune di Bagno a Ripoli (FI)

Flavia Famà, avvocato

Franca Nazio, comunità Sant'Egidio Appio

Francesca Anna Perri, medico per la Pace

Nicola Lofoco, giornalista e scrittore

Paola Propana, Assemblea Regionale PD Lazio

Arturo Gnesi, medico e già sindaco di Pastena (FR)

Andrea Antongiovanni, già sindaco di Lenola

Tina Loiodice, artista

Paola Di Giulio, giornalista Centro Italiano Femminile

Nicolò Mannino, pres, Parlamento della Legalità internazionale

Felice Cipriani, scrittore della Memoria

Claudio Minelli, coordinatore assoc. VisioneRoma

Emanuela Sanna, giornalista e scrittrice

Elena Ruggero Rubino, avvocato

Piero Sandulli, avvocato e docente universitario

Cristina Nati, pres. Phacelia SB

Michelangelo Guzzardi

Marina Meucci, avvocato

Geraldine Pagano, avvocata

Valentina Tornada, scrittrice e regista

Beatrice Sanavio Palme, attrice

Domenico Gaeta, docente di inglese liceo Seneca di Roma

Marina Mollo, associazione “L'indifferenziato” (FR)

Mimmo Corte, già sindco di Pico (FR)

Alessandro Barretta, avvocato

Barbara Santi

Gabriella Corradini

Alessandro Lisci

Giuseppe Laudisa, attore teatrale

Giovanni Morsillo

Francesco Pinocchio

Luigi di Majo, avvocato

Emanuela D'Amelij

Gaetano Scalise, avvocato penalista

Claudio Luongo, insegnate e musicista

Charlotte Roustang, produttrice e regista

Antonio Buttazzo, avvocato penaslita

 

 

 

 

 

 

 


 

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