Sindaco del Comune di Prato: Nuovo regolamento per vietare l'attendamento dei circhi con animali e l'utilizzo di animali all'intero di fiere, sagre, mostre, esposizioni, manifestazioni

Sindaco del Comune di Prato: Nuovo regolamento per vietare l'attendamento dei circhi con animali e l'utilizzo di animali all'intero di fiere, sagre, mostre, esposizioni, manifestazioni

Perché è importante vietare l'attendamento dei circhi con animali
Il circo con gli animali oggi serve a farci ricordare ciò che un tempo veniva considerato per tradizione un intrattenimento accettabile, quando lo spettacolo pubblico includeva ad esempio l’impiccagione, il combattimento dei galli e la lotta tra i cani e le grandi prede, come l’orso e il toro (i cani venivano aizzati contro orsi e tori legati per le zampe, il collo o le corna). Il circo con animali rappresenta un’era in cui poco o nulla era capito dei bisogni delle altre specie. Tuttavia, oggi, grazie a numerosi studi scientifici effettuati a livello mondiale, abbiamo grandi conoscenze in questo campo.
Nel circo gli animali sono confinati in piccoli spazi, incatenati, e costretti a restrizioni in ogni area della propria vita. Elefanti incatenati fino a 20 ore al giorno senza alcuna possibilità di movimento, leoni chiusi in vagoni di pochi metri per giorni interi. Gli unici momenti di “libertà” sono quelli in cui vengono costretti con metodi violenti ad eseguire ridicoli e grotteschi esercizi in completo contrasto con la loro natura.
In natura i leoni e le tigri possono girovagare per migliaia di chilometri per cacciarsi le prede mentre gli elefanti vivono in grandi gruppi di famiglie, costantemente in movimento, camminando fino a 30 chilometri al giorno.
Agli animali del circo non è permesso esprimere i loro comportamenti naturali e il risultato è la noia, la frustrazione e chiari segnali di comportamenti stereotipati anormali. Questo stato confinato non è stato riscontrato solo in alcune specie bensì in tutte, tranne qualche rara eccezione, come per esempio i cani.
Gli abusi sono parte della vita quotidiana per gli animali del circo, che siano uno scappellotto, un pugno, una punzonata, un’uncinata, una frustata o una bastonata. Quando gli abusi non sono fisici, sono verbali, intimidatori, in tono aggressivo come se l’animale dovesse capire ogni parola che gli viene gridata in faccia.
È difficile immaginare il tormento fisico e mentale di dover trascorrere tutto il giorno, tutti i giorni, chiusi in piccole gabbie, legati al suolo da una catena lunga 1.5-2.5 metri e torturati in continuazione. Oltretutto senza un solievo durante la notte, quando ancora le catene limitano la possibilità di sdraiarsi e girarsi. Questa è la vita degli animali costretti a vivere in un circo per 20, 30 o 40 anni.
La Regione Toscana ha approvato in Consiglio Regionale una mozione che proibisce l'attendamento dei circhi con animali selvatici ed esotici, per cui anche il Comune di Prato dovrà adottare un nuovo regolamento in materia che sancisca tale divieto.
Chiediamo quindi al Comune di Prato di deliberare al più presto un nuovo regolamento che sancisca definitivamente il divieto di attendamento per tutti i circhi che utilizzano gli animali all'interno dei propri spettacoli.
Inoltre, chiediamo al Comune di Prato di vietare l'utilizzo di animali in occasione di fiere, mostre, esposizioni, concorsi, sagre e manifestazioni di qualunque tipo.