NO al green pass nei Parchi Archeologici all'aperto

NO al green pass nei Parchi Archeologici all'aperto
Sono presidente del c. di a. della soc. coop. Archeotour di Paulilatino, in provincia di Oristano, Sardegna, per la gestione del Complesso Nuragico di Santa Cristina che ospita un pozzo sacro nuragico conosciuto in tutto il mondo, fruibile dentro un Parco di 14 ettari all'aperto.
Credo si possa essere tutti d'accordo sul fatto che il Covid-19 debba essere sconfitto adottando tutte le misure necessarie, ma di buon senso.
Evidenzio che chi frequenta i luoghi da noi curati ha sempre eseguito ogni prescrizione, rispettato file, distanze, tempi e sanificazioni in modo rigoroso. Zero contagi in azienda e assenza di altri segnali significativi vorrà pur dire qualcosa.
Durante i lunghi mesi di lockdown non ho mai capito che senso potesse avere tenere in funzione il nostro punto ristoro al coperto, posto quasi ad esclusivo servizio ed a margine di questa vasta area archeologica ed impedire l'accesso degli stessi turisti o avventori nelle più sicure zone del parco all'aperto.
La storia dal 6 agosto si ripete! E' tornato l'incubo! BAR = SI e PARCO = NO!
Cito: ilsole24ore.com "...non bisogna esibire nessun documento in negozi, farmacie, supermercati ma anche nei bar e ristoranti all'aperto. Da quelle parti il Qr code, per chi lo possiede, può rimanere anche in tasca".
Il nostro sito archeologico nel 2019 ha superato 50.000 visitatori: in media 140 persone al giorno. Numeri insignificanti, gestibili in assoluta normalità, rispetto ad esempio ai fantastici numeri del Colosseo o di Pompei.
Chiedo cortesemente ed urgentemente alle S.S.V.V. di poter avere una deroga almeno per Tutti i Siti Archeologici gestiti della Sardegna che si trovano nella nostra identica condizione di imbarazzo nei confronti dei turisti. Aggiungiamo poi coloro i quali hanno fatto i 2 vaccini ma la APP segnala errore, ...ergo non possono accedere!
Almeno all'aperto proporrei di continuare ad usare il buon senso invece della gendarmeria. Se il nostro operato avesse avuto una minima utilità non avrei avuto nulla da eccepire, ma in questo caso mettiamo i bastoni tra le ruote alla gente, assistiamo ad una specie di sorteggio: col green pass si visitano i luoghi all'aperto e si fanno beate vacanze, senza si stà a guardare i più fortunati dalla terrazza del bar ...unico conforto: l'aperitivo in mano. Non è giusto!
Vi prego di consentire ai turisti di godersi le meritate vacanze ed a noi operatori di svolgere al meglio le nostre semplici ed apprezzate funzioni.
Istituti e luoghi della cultura è troppo generico, ok per quanto concerne i musei, son luoghi chiusi, ma i parchi ed i siti consentiteci di utilizzarli come avviene in tutti gli altri luoghi all'aperto, semplicemente.
Grazie!
Massimo Muscas