Prevenzione degli incendi e caccia ai piromani

Prevenzione degli incendi e caccia ai piromani

Spett.li Presidente della Repubblica, del Consiglio e Ministri
Da settimane (in realtà da anni, tutte le estati) il sud Europa e, in particolare, il Sud Italia sono sotto un vero e proprio attacco ambientale. Incendi imponenti hanno eroso, e stanno erodendo, il già scarso patrimonio boschivo. Gli incendi stanno consumando e deterioramento irrimediabilmente le aree verdi suburbane e persino le aree protette e riserve naturali. Il danno ed il disastro è non soltanto paesaggistico, che già colpisce uno dei principali patrimoni dell'Italia, ma anche umano, distruggendo i polmoni di verde che garantiscono ossigeno, proteggono il suolo di un Paese a già elevato dissesto idrogeologico e mitigano le temperature in un clima sempre più torrido, alimentando un circolo vizioso autodistruttivo per l'intera umanità.
Alla base di questi incendi raramente ci sono cause e inneschi naturali, come i fulmini. Nella quasi totalità dei casi c'è la mano dell'uomo, per distrazione, negligenza o, molto più gravemente, volontarietà.
Chiediamo, a fronte del perpetrarsi di questo crimine contro la collettività, contro l'umanità, il bene comune, il paesaggio e la salute pubblica, e a seguito dell'abolizione del Corpo Forestale dello Stato che esercitava un presidio, che lo Stato intervenga al più presto mettendo in campo presidi di sorveglianza e controllo a tutela del territorio, tramite contingenti delle varie Forze Armate, utilizzo di sistemi avanzati come i droni e dotando i Parchi e le aree protette di strumenti mormativi, economici e di risorse umane adeguate (rangers e guardie), oltre all'inasprimento (e applicazione) delle pene per i reati ambientali.