La situazione di gravissima crisi economico sociale in cui, a seguito del protrarsi dell’epidemia di Corona virus, versano intere categorie lavorative e professionali, giustifica e richiede la messa in atto di misure che siano e vadano al di là, pur restando sempre nel pieno dei principi costituzionali, degli stessi strumenti legislativi finora messi in campo dal Governo e dalle Regioni. Constatata però l’oggettiva insufficienza dei provvedimenti governativi a fronteggiare la perdita totale e/o rilevante di reddito da parte delle categorie lavorative e/o professionali suddette, riteniamo allora che TUTTI i nostri rappresentanti, Ministri, Deputati, Senatori, Governatori, Sindaci, consiglieri regionali e comunali, e qualsiasi altro rappresentante elettivo possano e debbano essere chiamati a un concreto atto di solidarietà a carattere non “una tantum”. In un momento drammatico come quello che stiamo vivendo sarebbe di fondamentale importanza che la classe politica e dirigente, locale e nazionale, partecipi ai sacrifici imposti a larga parte degli italiani. Non soltanto per una questione di giustizia sociale ma soprattutto per dimostrare nell’immediato e nel concreto l'attaccamento e la vicinanza al popolo italiano.

Chiediamo pertanto

SULLA  BASE DEGLI ARTT. 1, 3 COMMA 2,  4 COMMA 1, 35 COMMA 1, 36 COMMA 1, 38 COMMA 1, E SOPRATTUTTO 38 COMMA 2  DELLA COSTITUZIONE CHE:

TUTTI GLI STIPENDI E/O INDENNITÀ DI OGNI CARICA ELETTIVA/RAPPRESENTATIVA VENGANO DECURTATI DEL 40% IN MANIERA PROGRESSIVA E PROPORZIONALE AL LORO AMMONTARE COMPLESSIVO LORDO ALLA DATA DEL 31.12.2019, E LA RISULTANTE ECONOMICA DI TALE RIDUZIONE VADA A COPRIRE PER QUANTO POSSIBILE LA RIDUZIONE E/O L’ELIMINAZIONE DI TASSE, ACCISE, BOLLETTE, FITTI E ALTRI ONERI GRAVOSI CUI TUTTE LE CATEGORIE LAVORATIVE E/O PROFESSIONALI NON RICONDUCIBILI AL SETTORE DELLA “PUBBLICA AMMINISTRAZIONE” SONO COSTRETTI A FAR FRONTE; FACENDO IN MODO CHE TALI SGRAVI SIANO DI AIUTO SOLO ALLE PERSONE E AZIENDE CON REDDITO MEDIO-BASSO.