RIMOZIONE DELLE DISCRIMINAZIONI NEGLI ATTI DI NASCITA

RIMOZIONE DELLE DISCRIMINAZIONI NEGLI ATTI DI NASCITA

148 hanno firmato. Arriviamo a 200.
Lanciata
Petizione diretta a
Ministero dell'Interno

Perché questa petizione è importante

Lanciata da Luca Tavani

Le donne incontrano la prima discriminazione molto presto, già nella redazione del proprio atto di nascita.

Il formulario ministeriale (approvato con decreto del Ministro di Grazia e Giustizia 7 luglio 1958) prevede, infatti, che l’ufficiale dello stato civile senza alcuna possibilità di modifica riceva la dichiarazione di nascita dando atto che “è nato un bambino di sesso …”

In caso di nascita di una bimba, la formulazione completa sarà pertanto “è nato un bambino di sesso femminile”, generando la prima di una lunga serie di differenziazioni immotivate - linguistiche ma non solo - che costelleranno la vita di questa bimba.

Chiediamo all’on. Ministra dell’Interno, su cui ora ricade la competenza, di voler intervenire per rimuovere la suddetta discriminazione modificando il formulario con l’introduzione di una espressione che possa essere adattata nella sua interezza al sesso del bambino o della bambina di cui si sta registrando la nascita, quale “è nat… un… bambin…”, che sarà quindi di volta in volta semplicemente declinata in "è nato un bambino""è nata una bambina".

148 hanno firmato. Arriviamo a 200.