Portiamo la Nippo-Vini Fantini e l'Androni Giocattoli al Giro d'Italia

PETIZIONE CHIUSA

Portiamo la Nippo-Vini Fantini e l'Androni Giocattoli al Giro d'Italia

Questa petizione aveva 1.854 sostenitori
Lanciata
Petizione diretta a
RCS Sport - Urbano Cairo e

Perché questa petizione è importante

Lanciata da Alessandro Rossi

Convinciamo Mauro Vegni a cambiare idea ed invitare, se possibile, tutte e due queste squadre al giro, chiedendo una deroga all'UCI per far correre 8 corridori per squadra, invece degli attuali 9. Almeno facciamo sentire la nostra voce, proviamoci.

Il ciclismo italiano deve essere tutelato al meglio, c'è bisogno solo di un supporto.

Inoltre ci è giunta una lettera da alcuni tifosi, che ci sentiamo di pubblicare, leggetela e fatevi un'idea, poi decidete se firmare, ma se siete d'accordo unitevi, ciclisti o semplici appassionati, professionisti e dilettanti. Tutti assieme!

ENGLISH TRANSLATION

Our objective is to convince Mr. Mauro Vegni to change idea about Giro D'Italia 2017 wild cards, and trying to invite these two teams (if it's possible, of course) to the Giro, asking for a waiver that implies 8 members for each team (now there are 9 members). We must be listened by them, let's try.

Italian cycling should be helped by institutions, we're just supporting the process. So this is just a request for all cycling fans that loves cycling and love traditions, (in every country they should be protected) if you want to HELP US, just make a Sign.

Thank you!

 

"Cari signori Vegni e Di Rocco, cari ciclisti Italiani
La lettera di Valentino Sciotti alla fine pone un quesito: "per cosa volete essere ricordati?". Adesso ve lo si chiede a tutti voi. Tutti, nessuno escluso. E in primis ce lo chiediamo anche noi tifosi.
Esatto, in primis noi, che forse ci avete sempre considerato stupidi, o ignoranti, ma la realtà è che noi tante cose le sappiamo. Sappiamo del perché Rebellin non poteva esserci al Giro 2015, lo sappiamo. La verità è che, caro movimento ciclistico italiano, ... che siamo stufi!
È sotto gli occhi di tutti un sistema marcio, meno che sotto gli occhi di chi per vari motivi non vuole vedere. Questa settimana è stata un duro ko per il ciclismo italiano, prima con la rielezione di Di Rocco, poi con l'assegnazione delle Wild Card.
Già, Di Rocco, la stessa persona che anni fa vietò la nazionale a chi era stato trovato positivo, e, cosa che uccide il diritto, anche ai semplici indagati, disconoscendo il concetto di presunzione di innocenza.
Siamo stufi di essere presi in giro, quando, per restare in tema di nazionale, Brambilla viene escluso per applicazione del codice etico nel 2014 mentre per altri più protetti non venne fatta valere la stessa norma, e non siamo certamente noi a voler male a costoro tanto da chiederne altrettanta punizione.
Si chiede solo equità e giustizia.
Ma voi credete che noi siamo stupidi, e che potete fare ciò che volete. Quanta ipocrisia. Questa settimana ci ha dato la conferma che il ciclismo non vuole cambiare. A tutti sta bene così, e tutti lo accettano.
In tanti abbiamo avuto la sensazione che il ciclismo stesso ci abbia voltato le spalle, e nessuno di noi ha più tanta voglia di crederci. Ma, e qui entra in gioco Sciotti, per cosa vogliamo essere ricordati?
A noi piacerebbe essere ricordati come dei tifosi, degli appassionati, innamorati, che hanno voluto dare un ultimo gesto, un altro segno deciso di fiducia, di cambiamento, di positività (non quelle positività che piacciono tanto ai politici del ciclismo per darsi medaglie di pulizia).
Vorremmo essere ricordati come degli appassionati che le hanno provate veramente tutte, e non avere alcun rimpianto. Noi la domanda ce la siamo posta.
Adesso tocca a voi, ciclisti in primis, dimostrare se siete uomini, o ancora bestie da vittoria. Sta a voi dare un segno!
Basta sottostare a tutto e abbassare sempre la testa! Tocca a voi cucire un'immagine di ciclismo in cui poter credere. È la vostra battaglia perché, come avete visto, il prossimo potrebbe essere chiunque di voi.
Penso a tutte quelle volte in cui il tizio di turno vi generalizzava "sono tutti dopati", a quando in tantissimi ci siamo sgolati per difendervi sempre!
Se anche voi doveste voltarci le spalle, nulla avrebbe più senso, e nessuno potrà avere più fiducia in questo ciclismo. Nessuno più comprerà la divisa vostra, sentendo di imitarvi con uno scatto sulle proprie strade di casa. Nessuno più avrà i vostri poster nella camera. Nessuno vedrà che dentro la divisa da ciclista c'è qualcosa in più. Nessuno più penserà che il ciclismo non è solo pietre, cote e montagne.

Aggiornamento: Ci appelliamo anche alla FCI per far si che possa ottenere una deroga per avere una wild-card in più, come proposto dal General Manager di Nippo-Vivi Fantini Francesco Pelosi.

 

 Ulteriore Aggiornamento.. Lanciato l'hashtag ufficiale della campagna: #CairoSalvailGiro condividete ovunque!

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