Proponiamo le "quote verdi" (under 25 anni) nelle istituzioni per svecchiare la politica

Proponiamo le "quote verdi" (under 25 anni) nelle istituzioni per svecchiare la politica
Attualmente l'età media dei rappresentanti politici nelle istituzioni ai vari livelli è sempre più alta. Le cariche elettive vengono riservate dai partiti sempre alle stesse persone che - una volta raggiunto l'agognato e ben retribuito scranno - difficilmente si fanno da parte una volta terminato il loro mandato, riproponendosi agli elettori fino a raggiungere l'età pensionabile e anche oltre.
Nel diritto alla parità di genere si riflette il diritto di eguale partecipazione alla rappresentanza politica. Con l'istituzione delle cosiddette "quote rosa" - in conformità agli articoli 3 e 51 della Costituzione italiana (a seguito della legge di riforma n. 1 del 2003) - è stato infatti introdotto l'obbligo della percentuale minima di presenza di donne nelle elezioni.
Analogamente chiediamo il diritto alla parità di età e quindi l'istituzione delle "quote verdi" che garantiscano la presenza di giovani di età inferiore ai 25 anni nell'ambito delle liste presentate alle elezioni di enti locali, regionali e nazionali.
L'introduzione delle "quote verdi" sarebbe dunque coerente con una visione della democrazia nella quale tutti i giovani maggiorenni devono poter godere del diritto di votare, ma anche quello di poter essere eletti. Anche in considerazione della proposta avanzata attualmente da più parti, a volte in modo strumentale, di estendere il voto ai sedicenni. Tale garanzia consentirebbe ai giovani di esercitare di fatto sia l'elettorato passivo che quello attivo e poter quindi godere del diritto di essere presenti e rappresentati a livello politico e portare avanti le istanze specifiche della fascia di età che rappresentano.
Giovani, aiutateci ad aiutarvi. Il futuro ci appartiene!