Vittorio Colao va sollevato dall'incarico di capo della Task Force del coronavirus

Vittorio Colao va sollevato dall'incarico di capo della Task Force del coronavirus

Vittorio Colao, storico amministratore delegato di Vodafone, è stato scelto dall’Esecutivo Conte per guidare la task force governativa durante la Fase 2 del coronavirus. Non è tuttora chiaro il motivo per cui tale persona sia stata scelta per questo incarico. Costui ha da tempo intrapreso una carriera legata alle telecomunicazioni che include anche la raccolta e schedatura di dati personali dei cittadini a livello mondiale. Inoltre fa parte del Gruppo Bilderberg (gruppo di figure influenti nel campo economico, politico e bancario mondiale che si riuniscono periodicamente per trattare una varietà di temi politici ed economici) ed è intimo di potenti del calibro di Bill Gates. E’ anche il vicepresidente della lobby europea (ben presente a Strasburgo e Bruxelles) “Round Table of Industrialists”: struttura che tutela gli interessi delle grandi multinazionali e che da tempo preme affinché si passi alla fase due anche di CETA (accordo commerciale di libero scambio tra Europa e Canada che include anche la multinazionale Monsanto) e altri accordi.
È un grande sostenitore del 5G, tanto che in una sua recente intervista ha dichiarato che il 5G verrà utilizzato per il controllo in remoto di tutti i dispositivi fino ad arrivare al riconoscimento facciale delle persone. Quindi non è affatto un caso che intendano utilizzare la tecnologia 5G per “curare” la vita degli italiani.
Poiché le misure proposte da Colao violano una moltitudine di diritti individuali, primo tra tutti quello alla privacy, chiediamo che venga sollevato dalla gestione della task force governativa e che la sua figura sia sostituita da una persona indipendente, libera da ogni conflitto di interesse.