Sì al Piano Anticorruzione per la Polizia di Roma Capitale

Sì al Piano Anticorruzione per la Polizia di Roma Capitale
Appello di associazioni e comitati per sostenere il Piano Anticorruzione del Comandante della Polizia di Roma Capitale Clemente, oggetto di duri attacchi da parte dei sindacati dei vigili, che hanno annunciato addirittura una raccolta firme per chiedere le dimissioni del Comandante, della vice Raffaella Modafferi e del Sindaco Marino. Il motivo del contendere: la prevista rotazione prescritta da una legge nazionale del 2012, che prevede un "Piano Anticorruzione" già adottato in decine di città italiane come Milano, Firenze e Palermo, che riguarda tutte le amministrazioni pubbliche.
La rotazione periodica degli incarichi per ridurre il rischio di fenomeni corruttivi a cui sono esposti i funzionari pubblici in “prima linea” negli uffici e nei territori, è una garanzia democratica, introdotta dalla cosiddetta “legge anticorruzione”del 2012. In realtà l’idea di porre un limite temporale all’espletamento di un incarico in un medesimo contesto, viene da lontano. A Roma se ne parla almeno dal 1995, vent’anni fa, quando il sindaco Rutelli e il vicesindaco Tocci, dopo l’ennesimo scandalo, avviarono una riforma della Polizia Municipale, il cui perno era proprio la rotazione degli incarichi. L’idea, poi naufragata miseramente, suscitò anche allora una levata di scudi di vigili e sindacati, che comportò – a leggere le cronache dell’epoca – proteste e scioperi a ripetizione. Un copione che temiamo possa ripetersi anche ora, dopo aver letto le lettere inviate dai sindacati CIGIL CISL e UIL al Sindaco e al Procuratore Pignatone in cui si accusa il comandante di procurare “un danno di immagine irreversibile” alla categoria.
Carteinregola, Cittadinanzattiva Lazio Onlus, CILD Centro d'Iniziativa per la Legalità Democratica, Roma Nuovo Secolo, Coordinamento Roma Ciclabile, Roma pulita!, Retake Roma, Salvaciclisti, Associazione Questione Morale ritengono invece che il danno sia quello procurato al bene pubblico da interessi corporativi e ingiustificati ed esprimono il massimo sostegno al Piano Anticorruzione, riservandosi di organizzare, se sarà necessario, contro- mobilitazioni dei cittadini e della realtà territoriali a difesa delle regole, della legalità e del bene pubblico