Salviamo le faggete monumentali depresse del lazio

Salviamo le faggete monumentali depresse del lazio

Il consiglio regionale del Lazio, con la modifica dell'art' 34 bis del Regolamento forestale regionale, ha definito le faggete depresse, degne di tutela e non soggette a tagli boschivi, quelle con quota inferiore a 300 metri sul livello del mare, dagli 800 che erano stabiliti in precedenza. Al di là della negazione scientifica del termine, questa modifica mette a rischio alcuni dei patrimoni naturali più importanti e più delicati della Regione Lazio: quelle faggete che, già soggette allo stress dei cambiamenti climatici, risulta essere dei veri monumenti all'ambiente ed al paesaggio. Le faggete del Lago di Vico, di Monte Venere e di Monte Fogliano; le faggete di Oriolo e Bassano Romano, la prima insignita del prestigioso riconoscimento di patrimonio dell'umanità dall' UNESCO, la faggeta di Allumiere, potranno essere soggette a tagli boschivi che interesseranno alberi monumentali, vero scrigno di biodiversità e indispensabili ad un corretto equilibrio idro geologico.