NO alla censura - NO to Book Banning

NO alla censura - NO to Book Banning

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ICWA ha lanciato questa petizione e l'ha diretta a Parlamento Italiano e a

ITALIANO (English below):

Mi dichiaro contrario a ogni forma di censura che reprima o limiti la libertà artistica degli autori e la libertà di lettura dei lettori.

Chiedo ai governi dei Paesi democratici di intervenire per fermare con decisione la recente ondata di attacchi contro libri e autori, e di ribadire il principio democratico della libera opinione ed espressione degli individui quando non si basi sulla messa a tacere di altri.

Chiedo ai governi dei Paesi democratici di non avallare alcun tipo di revisionismo storico sulle opere letterarie.

Chiedo ai governi dei Paesi democratici di proteggere e appoggiare scrittori, editori, insegnanti, bibliotecari, educatori e tutti coloro che quotidianamente, e a proprie spese, combattono contro le censure e si battono per la difesa della Letteratura come patrimonio comune.

Chiedo ai governi dei Paesi democratici, e soprattutto ai ministeri dell’istruzione pubblica, di creare dei percorsi virtuosi e chiari che impediscano di bandire i libri dalle scuole o dalle biblioteche per ragioni politiche, ideologiche, o semplicemente emotive.

Chiedo che sia riconosciuta la competenza di chi produce i libri – la professionalità degli autori e degli editori – e di chi li sceglie e li propone in contesti educativi o culturali.

Chiedo che sia riconosciuto il diritto di accedere a tutti i testi originali, senza censure, offrendo ai fruitori – compresi bambini e ragazzi – la possibilità di contestualizzare storicamente le opere nell’epoca in cui sono state scritte e di farne occasione di riflessione; chiedo che sia riconosciuta e rispettata la capacità dei lettori più giovani di distinguere tra finzione e realtà.

Chiedo che i governi tutelino l’integrità delle opere letterarie e artistiche e che si adoperino affinchè non se ne faccia un uso ideologico, e non siano censurate in alcun modo in nome di qualsiasi ideologia.

ENGLISH

I stand against any form of censorship that represses or limits the artistic freedom of authors and the freedom of readers to read.

I ask the governments of the democratic countries to intervene decisively to stop the recent wave of attacks on books and authors, and to reaffirm the democratic principles of individual free expression and opinion, that it is not based on silencing others.

I ask the governments of the democratic countries not to legitimise historical revisionism on literary works.

I ask the governments of the democratic countries to protect and support writers, publishers, teachers, librarians, educators, and all those who daily at their own expense, fight against censorship and struggle to defend literature as a common asset. 

I ask the governments of the democratic countries, and in particular, the departments of public education, to create clear and honest procedures that prevent the banning of books from schools and libraries for political, ideological, or simply emotional reasons. 

I ask that the responsibility and authority of those who produce books (professional authors and publishers) and those who choose them and propose them in educational and cultural contexts be recognized.

I ask that the right of users, including children and youth, to accede to all original texts, without censorship, be recognized, affording them the opportunity to locate the texts historically in the context in which they were written and to reflect on that situation. I ask that the ability of the youngest readers to distinguish between fact and fiction be recognized and respected.

I ask that governments safeguard the integrity of literary and artistic works and act so that they are put to ideological use and are not censored in any way in the name of any ideology.

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