NO ALLA CITTADINANZA A PUNTI

NO ALLA CITTADINANZA A PUNTI
Perché questa petizione è importante
Cos’è la cittadinanza a punti? È un sistema di credito sociale o di “social scoring”. All’interno di app o altre piattaforme la pubblica amministrazione premia o incentiva quei cittadini che assumono comportamenti ritenuti “virtuosi”.
Privacy Network e Privacy Week, impegnate nella difesa dei diritti digitali, sono contrarie all'uso di questi sistemi che stanno iniziando a diffondersi nella pubblica amministrazione.
In Italia, per ora, la cittadinanza a punti è in forma sperimentale.
A Roma è stato presentato lo Smart Citizen Wallet, “un sistema incentivante che consente di premiare i comportamenti virtuosi dei “city user” che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di uno sviluppo sostenibile indicati dalla Agenda 2030”. In pratica, un borsellino elettronico dove il cittadino accumula punti che saranno convertiti in premi, beni o servizi offerti da Roma Capitale e dai suoi partner, società partecipate e privati. Roma Capitale per ora ha individuato due tipologie di comportamenti “virtuosi”: la compilazione del questionario sui servizi online di Roma Capitale e l’utilizzo del servizio tap&go® di ATAC.
Lo stesso sistema vorrebbe essere presto esteso anche al Comune di Bologna, che ha commentato così in una nota: "sarà un sistema premiante per i cittadini virtuosi, che potranno avere punteggi in base alle azioni di tutti i giorni. Dall’utilizzo del trasporto pubblico fino al corretto conferimento della differenziata, tutto sarà valutato e attraverso un calcolo farà accumulare dei vantaggi al cittadino”.
Anche il comune di Fidenza ha ideato un meccanismo a punti per valutare i comportamenti delle persone destinatarie degli alloggi pubblici. Ad esse non saranno riconosciuti solo benefici ma anche sanzioni, tra cui lo sfratto nel caso di perdita di tutti i punti.
A Ivrea viene offerta un'app per l’economia comportamentale, con la quale è possibile usufruire dei servizi cittadini. Chi lo fa riceve una premialità per il corretto svolgimento del suo ruolo di cittadino: pagando tasse in modo regolare, usando servizi pubblici o comprando su negozi convenzionati per valorizzare l’economia locale, si ottiene in cambio una somma in Ivrea Coin, la moneta digitale che potrà essere riutilizzata per pagare servizi del Comune.
Siamo sicuri che sistemi di questo tipo siano davvero una buona idea? Noi crediamo che possano esserci molti rischi per i nostri diritti e libertà.
PERCHÉ TI CHIEDIAMO DI FIRMARE
In primo luogo, chi stabilisce quali comportamenti sono virtuosi e quali no? Uno stato laico non dovrebbe occuparsi della moralità dei propri cittadini, soprattutto se le decisioni vengono prese da determinate parti politiche piuttosto che da altre.
Inoltre, questi sistemi raccolgono moltissimi dati, monitorando continuamente ogni azione e comportamento. E, come sappiamo, i fenomeni di sorveglianza sociale e di accentramento dei dati sono nemici della democrazia.
Senza tenere conto che ci affidiamo a tecnologie ancora sperimentali e con ampi margini di errore. I punteggi di merito potrebbero essere assegnati da sistemi automatizzati investiti di responsabilità decisionale, che in Europa in casi simili hanno già causato diversi problemi.
Che succederebbe se per errore il sistema decidesse di inserirti in una blacklist o di revocarti i diritti a tutti gli incentivi e benefici di cui hai già usufruito?
E se paghi in ritardo una bolletta, anche solo una volta? Basta poco per passare dalla parte dei “non virtuosi”.
Questo continuo monitoraggio può portare a ogni tipo di discriminazione, ponendo barriere all’accesso ai servizi pubblici, compresa la sanità o l’istruzione; può mettere a rischio le categorie più deboli e discriminate, quelle che fanno fatica a mantenersi “virtuose” secondo rigidi parametri che non tengono conto delle situazioni personali di ognuno di noi.
In questo modo si incentiva un comportamento per ricompensa che può generare tutta una serie di rischi; dalla tendenza al conformismo per adeguarsi allo standard ritenuto “virtuoso”, alla manipolazione più o meno diretta delle scelte dei cittadini, fino ad una classificazione arbitraria delle persone in gruppi sociali.
Privacy Network ha richiesto ai comuni interessati di conoscere la natura dei sistemi e dei progetti in corso di sviluppo. Dal contenuto e tenore delle risposte emerge una scarsissima cultura della privacy, così come la totale assenza di consapevolezza dei rischi e delle recenti evoluzioni normative.
Infatti l’Unione Europea sta promuovendo norme che impediranno in gran parte queste tipologie di sistemi di cittadinanza a punti. Per cui le iniziative italiane rischiano di diventare un altro esempio di spreco di denaro pubblico.
Sia chiaro: non siamo e non saremo mai contro la digitalizzazione della pubblica amministrazione o l’uso di sistemi automatizzati. Vogliamo però che si facciano scelte ragionate e condivise con i cittadini, anche sulle conseguenze che questi strumenti hanno sulla vita delle persone coinvolte.
SEI D’ACCORDO CON NOI?
Con una firma ci aiuti a portare la questione all’attenzione delle istituzioni. E dimostri che i cittadini non sono soggetti passivi nei confronti di uno sviluppo tecnologico che ha il potere di cambiare e condizionare la vita di tutti.
È la nostra vita, sta a noi scegliere se essere cittadini liberi o codici a barre monitorati e valutati da sistemi automatizzati.
Privacy Network e Privacy Week, impegnate nella difesa dei diritti digitali, lanciano questa petizione diretta all’Autorità Garante della protezione dei dati personali, al Parlamento europeo e al governo italiano, chiedendo che, in ragione delle rispettive competenze, si pronucino per una sospensione immediata di ogni progetto sperimentale di social scoring in Italia, ponendo anche un divieto su qualsiasi progetto futuro avente gli stessi obiettivi.
#controlacittadinanzaapunti
#noallacittadinanzaapunti
#nosocialscoring
English Version
NO TO SOCIAL SCORING
What is social scoring? It is a social credit system. The public administration rewards or encourages citizens to behave in ways deemed “virtuous" through the use of apps and other platforms.
Privacy Network and Privacy Week, committed to the defense of digital rights, are against these systems that are starting to spread in the public administration.
Currently, the social scoring in Italy is experimental.
The Smart Citizen Wallet was presented in Rome, as “an incentive system that allows you to reward the virtuous behaviour of “city users” who contribute to the achievement of the sustainable development goals set out in the 2030 Agenda”. In other words, it is a digital wallet where the citizen accumulates points that will be converted into prizes, goods or services offered by Roma Capitale and its partners. Roma Capitale has so far identified two types of “virtuous” behaviour: filling out the questionnaire on Roma Capitale's online services and using the ATAC tap & go® service.
The same system would soon be extended to the Municipality of Bologna as well, which commented in a note as follows: «It will be a rewarding system for virtuous citizens, who will be able to score points based on everyday actions. From the use of public transport up to the correct way to throw out the garbage. Everything will be evaluated to accumulate benefits for the citizen».
The municipality of Fidenza has also created a points mechanism to evaluate the behaviour of the recipients of public housing. They will be granted not only benefits but also sanctions, including eviction in case of loss of all points.
In Ivrea, an app is offered to take advantage of city services. Those who use it receive a reward for the proper performance of their role as a citizen: paying taxes regularly, using public services or buying from affiliated shops to enhance the local economy, you get a sum in Ivrea Coin in exchange. With this digital currency, you can pay for the services of the Municipality.
But are we sure that such systems are a good idea? We believe there can be many risks to our rights and freedoms.
Let us explain to you what these risks are.
WHY DO WE ASK YOU TO SIGN?
First, who determines which behaviours are virtuous and which are not? A secular state should not concern itself with the morality of its citizens, especially if decisions are made by certain political parties rather than others.
Furthermore, these systems collect a lot of data and continuously monitor every action and behaviour. The social surveillance and centralisation of data are enemies of democracy.
In addition, we rely on technologies that are still experimental and with large margins of error. The scores could be decided by automated systems that have not proved perfect in the past.
What happens if the system accidentally decides to blacklist you or revoke your rights to all the incentives and benefits you have already used?
What if you pay a bill late, even just once? It doesn't take much to go over to the side of the "non-virtuous".
This continuous monitoring can lead to all kinds of discrimination, making it difficult to access public services, including health or education; it can put the most disadvantaged and poor people at risk, those who struggle to remain “virtuous” according to rigid parameters that do not take into account the personal situations of each of us.
This encourages behaviour that can generate a whole series of risks: the tendency to conform to the standard considered “virtuous”, the manipulation of citizens' choices, and the arbitrary classification of people into social groups.
Privacy Network asked interested Italian municipalities to know the nature of the systems and projects under development. The answers show a very poor culture of privacy and a total lack of awareness of the risks and recent regulations.
Moreover, the European Union is promoting rules that will largely prevent social scoring. Therefore, there is the risk that the Italian initiatives will become another example of the waste of public money.
We are not and will never be against the digitisation of public administration or the use of automated systems. However, we want reasoned and shared choices to be made with citizens. Especially on the consequences that these tools have on people's lives.
DO YOU AGREE WITH US?
Sign the petition! With your signature, we will bring the matter to the attention of the institutions. You will also demonstrate that citizens are not passive subjects to a technological development that has the power to change and condition everyone's life.
It is our life, it is up to us to choose whether to be free citizens or barcodes monitored and evaluated by automated systems.
Privacy Network and Privacy Week, committed to defending digital rights, launch this petition directed to the Guarantor Authority for the protection of personal data, the European Parliament and the Italian government, asking that, due to their respective competencies, they will endorse an immediate suspension of any experimental social scoring project in Italy, including a ban on any future project having the same objectives.
#nosocialscoring