Se una sostanza cambia l’aspetto del prodotto ittico devo saperlo?

Se una sostanza cambia l’aspetto del prodotto ittico devo saperlo?

Lanciata
11 marzo 2016
Petizione diretta a
ministro@mpaaf.gov.it e 7 altri/altre
PETIZIONE CHIUSA
Questa petizione aveva 1.271 sostenitori

Perché questa petizione è importante

Lanciata da Eurofishmarket Srl

Se una sostanza cambia l’aspetto del prodotto ittico devo saperlo?

Dopo qualche mese dalla petizione in concomitanza della “legalizzazione” dell’utilizzo dell’acqua ossigenata, Eurofishmarket richiama, questa volta in occasione degli ultimi allarmismi sul “Mal di sushi”, alla necessità di avere maggiore trasparenza da parte dei produttori e dei distributori riguardo alla materia prima che producono/distribuiscono, alla necessità di avere più ricerche utili a trovare delle metodiche analitiche per identificare le nuove sofisticazioni ed alla necessità di fare/dare maggiore informazioni ai consumatori per consentirgli una spesa più consapevole anche in materia di prodotti ittici.

Dopo i cefalopodi “sbiancati” dunque Eurofishmarket risolleva l’attenzione su uno dei prodotti ittici più commercializzati in Italia ossia sul cosiddetto “tonno”. Cosiddetto perché per la normativa vigente la denominazione di “tonno” è riservata al “tonno rosso” che in Italia è quasi introvabile in commercio. Al contrario, protagonista assoluto dei sushi restaurant ma anche di molti ristoranti così come delle pescherie, è il tonno a pinne gialle. Quest’ultimo è della stessa famiglia del tonno rosso ma è meno pregiato e non vive nel nostro mare. Inoltre la maggioranza dei consumatori e dei ristoratori si sono abituati ad un colore, innaturalmente, rosso vivo delle sue carni e dunque sono sempre più frequenti sul mercato tranci di tonno a pinne gialle di scarsa qualità e trattati con additivi non ammessi. Dunque la necessità di trovare delle metodiche analitiche utili a rintracciare questi ultimi ed una maggiore informazione e sensibilizzazione ai distributori che oggi scelgono per lo più il “tonno” in base al prezzo più basso, al colore più bello ed alla shelf life più lunga. A questo scopo Eurofishmarket rilancia la petizione “Se una sostanza cambia l’aspetto del prodotto ittico devo saperlo?” chiedendo alle istituzioni preposte di fornire maggiori strumenti per distinguere un prodotto trattato da uno naturale per un mercato più leale ed una scelta ed un consumo più consapevole e più trasparente.

Firma la petizione

Leggi anche dossier additivi Eurofishmarket n.19/2013

 

Leggi anche:

Il 05/02/2016 è stata diffusa la Circolare n° 0003649 del Ministero della Salute italiano avente ad oggetto “Impiego di soluzioni acquose contenenti perossido di idrogeno, come coadiuvante tecnologico, nella lavorazione dei molluschi cefalopodi eviscerati da commercializzare decongelati o congelati”. La suddetta ha espresso parere favorevole in merito all’utilizzo, nella lavorazione dei molluschi cefalopodi eviscerati decongelati o congelati, di soluzioni contenenti perossido di idrogeno, food grade, in quantità non superiori all’8% quale coadiuvante tecnologico.
Eurofishmarket, sotto la spinta di numerose aziende che lavorano i molluschi cefalopodi e che non ricorrono, per scelta, all’utilizzo di additivi o di questo tipo di coadiuvanti tecnologici nelle loro attività produttive, ha deciso di effettuare una petizione per tutelare al meglio il mercato nei confronti della concorrenza sleale e per tutelare i consumatori rispetto alle loro scelte in materia di prodotti ittici. Di seguito una analisi delle criticità rilevate da Eurofishmarket in seguito all’uscita di questa Circolare ed in generale in materia di utilizzo di coadiuvanti tecnologici o additivi utili a variare l’aspetto dei prodotti trattati. 

Vogliono i distributori ed i consumatori sapere se un prodotto è naturale o se è stato “migliorato” grazie alla tecnologia?

Per maggiori informazioni

PETIZIONE CHIUSA

Questa petizione aveva 1.271 sostenitori

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Decisori

  • ministro@mpaaf.gov.it
  • viceministro@mpaaf.gov.it
  • r.rigillo@politicheagricole.it
  • segr.dgprev@sanita.it
  • segreteriadgsan@sanita.it