5x1000: soldi e nomi subito! Vogliamo essere trattati come i partiti!

5x1000: soldi e nomi subito! Vogliamo essere trattati come i partiti!
Da anni mi occupo di aiutare le organizzazioni non profit a raccogliere fondi (fundraising) insieme a migliaia di colleghi. Ma il nostro impegno professionale spesso si scontra con ostacoli che rendono difficili le donazioni degli italiani. Al contrario, i partiti, per ricevere le donazioni loro destinate, si trovano la "strada spianata".
Questo riguarda soprattutto la gestione del 5x1000 del reddito che 38 milioni di italiani decidono di destinare a favore di circa 50.000 organizzazioni non profit e associazioni di volontariato.
Questi contributi rappresentano per le organizzazioni e per i beneficiari dei loro progetti un finanziamento molto importante se non addirittura fondamentale.
Non tutti sanno però che queste somme arrivano alle organizzazioni con un ritardo di ben due anni e non possono né ringraziare né informare i contribuenti perché non ricevono i loro dati.
Inoltre ogni anno il Governo ha la facoltà di porre un tetto massimo alle donazioni erogabili. In pratica alle organizzazioni potrebbero essere versate somme minori rispetto a quelle effettivamente destinate dai contribuenti.
Ma per i partiti politici, invece, è tutta un’altra storia. Infatti questi, per legge, ricevono in pochissimo tempo risultati e soldi del loro 2x1000 e possono già sapere con facilità almeno il numero di sottoscrizioni ricevute da singole regioni.
Perché i partiti vengono privilegiati mentre il non profit viene penalizzato? Eppure il Governo afferma che il “Terzo settore”, per il Paese, è in verità il “Primo”.
E allora perché non veniamo trattati come i partiti?
Ecco perché da tempo noi fundraiser abbiamo chiesto al Governo e ai Ministeri competenti di eliminare questo e tanti altri ostacoli alle donazioni, proponendo soluzioni semplici e a costo zero per lo stato attraverso il Manifesto per un nuovo fundraising.
Con questa petizione chiediamo al Ministero del Welfare, a cui compete la materia specifica del 5x1000 e in particolare al sottosegretario Luigi Bobba:
- che i risultati sul numero dei sottoscrittori e sulle relative cifre destinate vengano comunicati entro 30 giorni dall'ultimo giorno in cui possano essere effettuate le denunce dei redditi;
- che le cifre spettanti vengano versate contestualmente alla pubblicazione dei dati;
- che nella modulistica per la denuncia dei redditi venga inserita la possibilità per il contribuente di trasferire i propri dati ai beneficiari del suo 5x1000 (nel rispetto della legge sulla privacy);
- che il Governo effettui una campagna promozionale sul 5x1000 rivolta a tutti i contribuenti attraverso i mezzi di comunicazione di massa;
- che, di conseguenza, istituisca una task force che coinvolga i soggetti responsabili sulle diverse materie trattate in questa petizione e le associazioni professionali del fundraising e del non profit al fine di predisporre in tempo breve norme e regole che pongano in essere concretamente i principi di questa petizione.
Un provvedimento del genere garantirebbe:
- più soldi e in tempi certi e utili per la cultura, i servizi socio-assistenziali, la tutela dei diritti, l'ambiente, la ricerca scientifica, l'integrazione sociale e lavorativa dei soggetti svantaggiati, e per tutte le altre cause sociali ai quali gli italiani esprimono consenso con il loro 5x1000;
- di interrompere l'ennesimo favoritismo nei confronti dei partiti usando un criterio unico valido per tutti nella gestione del 5X1000;
- minori costi per il fundraising delle organizzazioni nel reperire nuovi donatori e nel gestire le relazioni e le comunicazioni con essi, e quindi maggiori risorse da destinare ai progetti.
Non è una petizione "di categoria" e tutti ci dovremmo impegnare per farla sottoscrivere, oltre che dai fundraiser e dalle organizzazioni non profit, anche e soprattutto dai tanti cittadini che ogni anno sostengono con le loro donazioni i progetti. Il 5X1000 è soprattutto un loro diritto.