"L'italiano siamo noi"

"L'italiano siamo noi"

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Lanciata
Petizione diretta a
Sergio Mattarella (Presidente Della Repubblica Italiana) (Presidente Della Repubblica Italiana) e

Perché questa petizione è importante

 Con una recentissima sentenza (n. 42/2017), la Corte costituzionale ha ribadito la centralità costituzionalmente necessaria della lingua italiana, quale elemento fondamentale di identità individuale e collettiva, nonché elemento costitutivo della storia e dell’identità nazionale.

Il giudizio dinanzi alla Corte - traendo origine dalle delibere del dicembre 2011, con le quali il Politecnico di Milano, imponeva l’inglese come “lingua ufficiale” nelle lauree magistrali e nelle Scuole di dottorato, escludendo, dunque, l’italiano - aveva ad oggetto l’art. 2, c. 2, lettera l), della legge 240/2010, che consente, per il miglior perseguimento dell'internazionalizzazione, l'attivazione di corsi "anche" in lingua straniera.

Ora, dice la Corte, “le legittime finalità dell’internazionalizzazione non possono ridurre la lingua italiana, all’interno dell’università italiana, a una posizione marginale e subordinata, obliterando quella funzione, che le è propria di vettore della storia e dell’identità della comunità nazionale, nonché il suo essere, di per sé, patrimonio culturale da preservare e valorizzare”.

Non solo. L’esclusività dell’inglese, “imporrebbe, quale presupposto per l’accesso ai corsi, la conoscenza di una lingua diversa dall’italiano, così impedendo, in assenza di adeguati supporti formativi, a coloro che, pur capaci e meritevoli, non la conoscano affatto, di raggiungere «i gradi più alti degli studi», se non al costo, tanto in termini di scelte per la propria formazione e il proprio futuro quanto in termini economici di optare per altri corsi universitari o, addirittura, per altri atenei”.

Detta imposizione potrebbe, inoltre, “essere lesiva della libertà di insegnamento, poiché, per un verso, verrebbe a incidere significativamente sulle modalità con cui il docente è tenuto a svolgere la propria attività, sottraendogli la scelta sul come comunicare con gli studenti, indipendentemente dalla dimestichezza ch’egli stesso abbia con la lingua straniera; per un altro, discriminerebbe il docente all’atto del conferimento degli insegnamenti, venendo questi necessariamente attribuiti in base a una competenza – la conoscenza della lingua straniera – che nulla ha a che vedere con quelle verificate in sede di reclutamento e con il sapere specifico che dev’essere trasmesso ai discenti”.

Molto saggiamente, dunque, la Corte, consapevole dell’importanza di una lingua veicolo della comunicazione scientifica e tecnologica, non ha dichiarato l'illegittimità della disposizione scrutinata, ma ne ha fermamente censurato l'interpretazione aberrante, perché della legge “è ben possibile dare una lettura costituzionalmente orientata, tale da contemperare le esigenze sottese all’internazionalizzazione (…) con i principi di cui agli artt. 3, 6, 33 e 34 Cost.”, sicché i corsi di laurea interamente in lingua straniera potranno affiancare, non sostituire, quelli in italiano, garantendo sempre un percorso formativo nella nostra lingua.

Insomma, l’affermazione dell’italiano come «unica lingua ufficiale» del sistema costituzionale «non ha evidentemente solo una funzione formale, ma funge da criterio interpretativo generale», teso a evitare che altre lingue «possano essere intese come alternative alla lingua italiana» o comunque tali da porre quest’ultima «in posizione marginale» (Corte cost. n. 159/2009).

D’altra parte, secondo la Corte, proprio l’esigenza dell’internazionalizzazione – correttamente intesa – fa sì che il primato della lingua italiana risulti oggi "costituzionalmente indefettibile” non certo quale “difesa di un retaggio del passato, inidonea a cogliere i mutamenti della modernità” ma in quanto “garanzia di salvaguardia e di valorizzazione dell’italiano come bene culturale in sé”, elemento di una “biodiversità linguistica”, che costituisce espressione della specificità del modello europeo di società, nel contesto di una politica che concilia democrazia, pluralismo culturale e integrazione sovranazionale degli ordinamenti.

Il punto è che la sentenza non chiude la vicenda, che dovrà tornare di fronte al Consiglio di Stato mentre è ormai improcrastinabile il recepimento dei principi enucleati dalla Corte mediante atti di indirizzo generali, rispettosi dell’autonomia universitaria e, insieme, del primato della lingua ufficiale della Repubblica, anche al fine di evitare ulteriori violazioni degli stessi principi, con gli inevitabili riflessi sulla programmazione universitaria.

Più ancora, è urgente – e i tempi sembrano maturi - per mettere in campo tutte le azioni (legislative, di ricerca, di formazione, di digitalizzazione dell’immenso patrimonio librario e archivistico italiano, etc.) - atte a tutelare, promuovere e valorizzare la nostra lingua, in Italia e all’estero, a iniziare dall’esplicito riconoscimento in Costituzione dell’“italiano come fondamento culturale della Repubblica e propria lingua ufficiale”.

È tempo, insomma, di dar vita a una nuova, diversa e attiva politica linguistica italiana.

Maria Agostina Cabiddu – Politecnico di Milano

Emilio Matricciani – Politecnico di Milano

Stefano Crespi Reghizzi – Politecnico di Milano

Ugo De Siervo - Presidente emerito della Corte costituzionale

Gustavo Zagrebelsky - Presidente emerito della Corte costituzionale

Claudio Marazzini - Presidente Accademia della Crusca

Andrea Riccardi – Presidente Società Dante Alighieri

Giulia Maria Crespi - Presidentessa onoraria F.A.I.

Francesco Sabatini - Presidente emerito Accademia della Crusca

Nicoletta Maraschio – Presidente emerito Accademia della Crusca

Luca Serianni - Società Dante Alighieri

Federico Sorrentino - Emerito Università La Sapienza 

Maria Luisa Villa - Accademia della Crusca

Giancarlo Consonni – Politecnico di Milano

Mario Fosso - Politecnico di Milano

Paolo Caretti - Università di Firenze

Luigi Lombardi Vallauri – Università di Firenze

Lorenza Carlassare - Università di Padova

Federico Sorrentino - emerito Università La Sapienza

Alessandro Pace - Università La Sapienza

Alberto Crespi - professore emerito Università cattolica Milano

Renzo Rosso - Politecnico di Milano

Graziella Tonon – Politecnico di Milano

Lorenzo Mezzalira - Politecnico di Milano

Michele Gasparetto – Politecnico di Milano

Rosamaria Marini – Materie letterarie Istituti di istruz. superiore - Firenze

Giovanni Serges - Università di Roma 3

Emanuele Banfi – Università degli Studi di Milano Bicocca

Domenico Sorace - Università di Firenze

Michele Gazzola - Humboldt-Universität zu Berlin

Paolo Berdini – urbanista

Lidia Decandia - Officina dei saperi

Francesco Trane - Officina dei saperi

Laura Marchetti - Officina dei saperi

Daniela Poli – Università di Firenze

Maria Cristina Treu - Politecnico di Milano

Alessandro Dama - Politecnico di Milano

Giuditta Brunelli - Università di Ferrara

Andrea Pugiotto - Università di Ferrara

Carlo Cellamare - Officina dei saperi

Ilaria Agostini - Università di Bologna

Giuseppe Saponaro - Officina dei saperi

Vittorio Boarini - Officina dei saperi

Roberto Budini Gattai - Officina dei saperi

Romeo Bufalo - Università della Calabria

Piero Bevilacqua – Università la Sapienza

Pier Luigi Cervellati - urbanista

Velio Abati  - Officina dei saperi

Maria Pia Betti - scuola secondaria - Grosseto

Carla Maria Amici - Università del Salento

Antonio Porta - Politecnico di Milano

Luca Piero Marescotti - Politecnico di Milano

Amedeo Bellini - Politecnico di Milano

Giovanni Baule - Politecnico di Milano

Luigi Procopio Quartapelle - Politecnico di Milano

Stefano Longhi - Politecnico di Milano

Giuseppina Macrì – Avvocato in Arezzo

Pellegrino Bonaretti - Politecnico di Milano

Marco Lucchini - Politecnico di Milano

Francesco Vescovi - Politecnico di Milano

Arturo Baron - Politecnico di Milano

Marco Politi - Politecnico di Milano

Aldo Castellano - Politecnico di Milano

Marina Cristina Tanzi - Politecnico di Milano

Maurizio Vogliazzo - Politecnico di Milano

Marcello Magoni - Politecnico di Milano

Giuseppina Gini - Politecnico di Milano

Alfredo Ronchi - Politecnico di Milano

Valentina Dessi - Politecnico di Milano

Ezio Puppin - Politecnico di Milano

Fabrizio Campi - Politecnico di Milano

Gianfranco Pertot - Politecnico di Milano

Anna Tiziana Drago - Università degli studi di Bari

Alessandra Cherubini - Politecnico di Milano

Francesco Repishti - Politecnico di Milano

Federica Boschetti - Politecnico di Milano

Franco Chiaraluce - Università Politecnica delle Marche - Ancona

Pierantonio Frare - Università Cattolica di Milano

Elena Landoni - Università Cattolica di Milano

Francesco Spera - Università degli Studi di Milano

Paola Petrini - Politecnico di Milano

Lorenzo De Stefani - Politecnico di Milano

Gianfranco Fiore - Politecnico di Milano

Cesare Mario Arturi - Politecnico di Milano

Angelo G. Landi - Politecnico di Milano

Amedeo Bellini - Politecnico di Milano

Luigi Pietro Maria Colombo - Politecnico di Milano

Paola Ponti - Università Cattolica di Milano

Adriana Angelotti – Politecnico di Milano

Antonio Zollino - Università Cattolica di Milano

Enrico Gianluca Caiani - Politecnico di Milano

Mariateresa Girardi - Università Cattolica di Milano

Silvia Morgana - Accademia della Crusca e Università degli Studi di Milano

Lorenzo Giacomini - Politecnico di Milano

Luigi Tesio - Università degli Studi di Milano

Fabrizio Frezza - Sapienza Università di Roma

Frank Marzano - Sapienza Università di Roma

Cristina Tonelli - Politecnico di Milano

Maurizio Quadrio - Politecnico di Milano

Anna Anzani - Politecnico di Milano

Gabriele Crespi Reghizzi - Università di San Pietroburgo

Giuseppe Polinemi - Università degli Studi di Milano

Maria Rosa Giacon - docente di Liceo - Venezia

Paola Polito - Lettrice di Italiano - Università di Copenaghen

Federica Millefiorini - Università Cattolica di Milano

Annalisa Andreoni - IULM - Milano

Giancarlo Gioda - Politecnico di Milano

Lucio Curreri - Université de Liège

Massimo Prada - Università Cattolica di Milano

Secci Rosa – pensionata

Secci Battistina - pensionata

Secci Caterina - pensionata

Giovanni Pighizzini - Università degli Studi di Milano

Gianfranco Bonola - Università degli Studi Roma 3

Enrico Elli - Università Cattolica di Milano

Mario Fiorentini - Università di Trieste

Elena Granata - Politecnico di Milano

Cesira Macchia - Politecnico di Milano

Lucinia Speciale - Università del Salento – Lecce

Cristina Bergo – Politecnico di Milano

Antonello Boatti – Politecnico di Milano

Rocco Ronza - Università cattolica di Milano

Luigi Tesio - Università degli Studi di Milano

Donatello Santarone - Università degli Studi Roma 3

Marcello Buiatti - Università di Firenze

Sergio Brenna - Politecnico di Milano

 

 

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