L'Italia vuole il RICONOSCIMENTO della Lingua dei Segni Italiana. #ITALIALOVELIS

PETIZIONE CHIUSA

L'Italia vuole il RICONOSCIMENTO della Lingua dei Segni Italiana. #ITALIALOVELIS

Questa petizione aveva 11.437 sostenitori
Lanciata
Petizione diretta a
Anna Finocchiaro e

Perché questa petizione è importante

Lanciata da #ITALIALOVELIS

Firma la petizione affinché la LIS, Lingua dei Segni Italiana, venga finalmente riconosciuta come lingua ufficiale, accelerando l'iter del disegno di legge 302 approvato in Senato il 3 ottobre 2017.

#ITALIALOVELIS è una campagna di sostegno alla Lingua dei Segni Italiana (LIS) che non è stata ancora riconosciuta dal Governo italiano. Questo riconoscimento è un grande segno di civiltà, si tratta di un’iniziativa senza bandiere, un modo visivo e silenzioso per invitare tutte le persone del nostro Paese a supportare e a richiedere l’attuazione della libertà fondamentale di espressione e partecipazione alla vita collettiva delle persone sorde bilingui.
Attualmente in Europa, soltanto il Lussemburgo e l’Italia non hanno ancora riconosciuto le rispettive Lingue dei Segni attraverso una legge nazionale, nonostante la Convenzione dell'ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006, ratificata dal Governo italiano con legge 18/2009, tuteli espressamente la specifica identità linguistico-culturale delle persone sorde, indicando agli Stati di riconoscere tali lingue e promuovendone l’acquisizione e l’uso. Il mancato riconoscimento ufficiale della LIS, da parte del nostro Paese, costituisce, pertanto, una grave inadempienza
Con il riconoscimento nazionale della LIS, le barriere della comunicazione possono essere abbattute, favorendo così l'integrazione tra mondo dei sordi e mondo degli udenti.
Chiediamo quindi al Parlamento italiano di riconoscere ufficialmente la LIS come già è avvenuto, del resto, in ben in 44 paesi in Europa e nel mondo.
Il riconoscimento giuridico della LIS come lingua vera e propria, garantirebbe infatti il diritto ad ogni persona sorda di scegliere come comunicare ed integrarsi: un effettivo e illimitato accesso all’informazione, alla comunicazione, alla cultura, all’educazione, ai servizi, alla vita sociale, lavorativa e perfino ricreativa; un’equa rappresentazione politica e giuridica, l’accesso all’istruzione. In poche parole: pieni diritti di cittadinanza.

PETIZIONE CHIUSA

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