Green Pass per gli studenti di San Marino

Green Pass per gli studenti di San Marino
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Invieremo questa lettera agli Eccellentissimi Capitani Reggenti.
Eccellentissimi Capitani Reggenti
della Repubblica di San Marino.
LL.EE. Gian Carlo Venturini e Marco Nicolini
Ci rivolgiamo alle Loro Eccellenze per portare la Vostra attenzione su un grave problema che ci riguarda, e che può compromettere il nostro diritto lo studio, rientrante nei nostri diritti costituzionali sanciti dalla Dichiarazione dei Diritti dei Cittadini e dei Principi Fondamentali dell’Ordinamento Sammarinese.
La situazione interna a seguito dell’epidemia COVID-19 ha trovato i cittadini, e anche noi studenti, sensibili alle prescrizioni e ai consigli di condotta da adottare per arginare l’epidemia: ci siamo pertanto sottoposti alla vaccinazione che le Autorità Sanitarie del nostro Stato ci hanno prescritto, ovvero mediante l’utilizzo del vaccino russo Sputnik V.
Tuttavia, come noto, detto vaccino, pur riconosciuto da tanti Paesi, non rientra fra quelli approvati dall’EMA e quindi in sostanza dai paesi dell’Unione Europea, in particolare dall’Italia.
Il mancato riconoscimento, oltre a comportare problematiche in termini di generica mobilità, al pari degli altri cittadini di San Marino vaccinati con Sputnik V, comporta per noi una ulteriore, ben più grave, situazione di incertezza.
Stando alle disposizioni italiane ad oggi vigenti, dal 15 ottobre la vaccinazione che abbiamo effettuato non sarà sufficiente a permetterci di frequentare i corsi accademici, di assistere alle lezioni, di sostenere esami in presenza e di utilizzare i basilari servizi universitari quali mense e biblioteche (quest’ultime essenziali per il reperimento di testi altrimenti non disponibili sul mercato). Non solo. A ciò si aggiunga l’impossibilità sia di partecipare alle attività di laboratorio, sia di accedere agli archivi, attività necessarie alla formazione e al progresso dei percorsi di studio.
Inoltre, vista la natura giuridica delle Università italiane, ogni ente è libero di applicare soluzioni più o meno inclusive rispetto agli studenti non provvisti di certificazione verde. Ciò considerato, riteniamo che debba essere presa una soluzione univoca per tutti coloro che si ritrovino in questa situazione.
Conosciamo la deroga concessa dallo Stato italiano con l’art. 6 del Decreto-Legge 6 agosto 2021 n.111 “Disposizioni urgenti per la Repubblica di San Marino” che prevede:
Ai soggetti in possesso di un certificato di vaccinazione anti SARS-Cov-2 rilasciato dalle competenti autorità sanitarie della Repubblica di San Marino, nelle more dell'adozione della circolare del Ministero della Salute che definisce modalità di vaccinazione in coerenza con le indicazioni dell'Agenzia Europea per i medicinali, e comunque non oltre il 15 ottobre 2021, non si applicano le disposizioni di cui all'articolo 9-bis, 9-ter e 9-quater, del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 giugno 2021, n. 87.
Nonché il comunicato del Consiglio dei Ministri italiano n. 32 del 5 agosto 2021:
Per i soggetti residenti nella Repubblica di San Marino, già sottoposti a un ciclo vaccinale, non si applicano le disposizioni relative al Green Pass fino al 15 ottobre. Per questa categoria sarà adottata una circolare che disciplinerà un nuovo percorso vaccinale compatibile in coerenza con le indicazioni dell’Agenzia Europea per i medicinali.
La nostra preoccupazione è che tale limite cronologico ci impedisca di pianificare il nostro futuro con dovuta sicurezza. Se lo Stato di San Marino troverà una soluzione solo a ridosso del 15 ottobre, non ci sarà abbastanza tempo per programmare la permanenza fuori sede e, ancor più grave, per iscriversi ad attività in presenza che rischiano di dover essere rimandate a data da destinarsi (con conseguente danno formativo ed economico). I tempi dell’università sono ben più stretti di quelli del decreto citato, e questo ci costringe a domandare una risposta urgente.
Non nascondiamo inoltre lo scetticismo e la preoccupazione di doverci sottoporre ad un ulteriore percorso vaccinale, che sentiamo essere imposto da una situazione di necessità politica e non da una reale esigenza comprovata scientificamente. Abbiamo appreso altresì dalla stampa dell’impegno politico assunto dal Segretario alla Giustizia e dei contatti con l’omologo italiano, ma al momento non conosciamo le concrete soluzioni.
Consideriamo anche che le difficoltà emergono anche per studenti di altro grado o per lavoratori che svolgono la propria attività in Italia.
Chiediamo, quindi, con questa nostra istanza, che le LL.EE. tengano in considerazione questo nostro problema che di fatto ci porta a essere discriminati,avendo noi adempiuto alla vaccinazione, considerata anche un dovere civile e consigliata nonché prescritta dalle Autorità Sanitarie del nostro Stato.
Fiduciosi e certi che sarete sensibili a questa nostra richiesta, ringraziando per l’attenzione, porgiamo i nostri deferenti ossequi.
Alcuni studenti sammarinesi iscritti alle Università italiane.
San Marino, addì