Cambiamo musica, insieme!

Cambiamo musica, insieme!

5.046 hanno firmato. Arriviamo a 7.500.
Lanciata
Petizione diretta a
Mario Draghi (Presidente del Consiglio dei Ministri) e

Perché questa petizione è importante

Lanciata da Classica Futura

Alla cortese attenzione

del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte

del Ministro dei Beni, Attività Culturali e Turismo, Dario Franceschini

del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo

del Presidente di AGIS, Carlo Fontana

del Presidente di FederVivo, Filippo Fonsatti

 

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 Maggio 2020 ha finalmente individuato nel 15 giugno prossimo la data ufficiale per la riapertura di teatri, cinema, festival, concerti.

Tuttavia i lavoratori dello spettacolo sono consapevoli che questa data darà il via ad una riapertura soltanto parziale.

Per quanto riguarda il comparto della musica classica, le stringenti misure di sicurezza obbligheranno le Fondazioni ad organizzare concerti impiegando orchestre ad organico ridotto o formazioni cameristiche, costituite esclusivamente dai musicisti stabili ovvero con contratto a tempo indeterminato.

Inoltre la significativa riduzione di pubblico imposta dalle norme del Comitato Tecnico Scientifico avrà una ricaduta economica sulle entrate dei Teatri e delle Fondazioni costringendoli a rimodulare la programmazione delle stagioni concertistiche nell’ordine di un risparmio del personale impiegato in modo intermittente.

Tutta la amplissima fetta dei musicisti precari, utilizzata sistematicamente in tempi di normale attività, rimarrà a casa senza lavoro né reddito (ad oggi l'indennità Covid - bonus 600 euro terminerà con il mese di maggio).

L’emergenza sanitaria ha evidenziato drammaticamente le già annose criticità del Sistema Musica italiano ed ha reso necessaria un’operazione di ripensamento complessivo. Siamo convinti che questo sia il momento giusto per farlo.

L’Italia da tempo non è più “la culla della cultura musicale”.

Negli ultimi decenni abbiamo assistito alla progressiva chiusura di orchestre (basti pensare alla sciagurata scelta della Rai di condensarne 4 in 1) e ad una riduzione della spesa pubblica destinata alla cultura (0,6 % del Pil, a fronte di una media UE dell' 1,3%; dati Eurostat 2019) che ha prodotto una crisi generale del settore con il conseguente impoverimento dell’offerta ed una disaffezione del pubblico in un infernale circolo vizioso fino all’odierno corto circuito.

In Italia ci sono 70 Conservatori a fronte di 14 enti lirico - sinfonici e 13 ICO; mentre ad esempio in Germania le proporzioni si invertono: 33 Hochschule e 129 orchestre. È evidente come ogni anno in Italia il Sistema formativo produca un numero di potenziali professionisti che non potrà mai incrociare occasioni di lavoro stabile.

Sulla base di questi dati chiediamo di:

1. iniziare una convinta operazione di lotta al precariato da articolarsi su due linee di intervento: a) incentivi alla creazione di nuove orchestre e per quelle già esistenti messa a concorso di tutti i posti vacanti fino al completamento delle piante organico; b) introduzione di una forma di contratto cosiddetta ad intermittenza (sul modello francese) che tuteli la specificità del lavoratore dello spettacolo e che metta ordine nell’attuale labirinto normativo;

2. aprire tavoli di confronto per una riforma del Sistema formativo: a) introduzione dell’insegnamento strumentale sin dalla scuola primaria; b) revisione dell’insegnamento musicale-strumentale nelle Scuole Medie e nei Licei Musicali; c) immissione in ruolo dei docenti di musica precari della scuola consentendo la creazione di cattedre a tempo parziale; d) riforma dei Conservatori.

“Nessuno resterà indietro” e “andrà tutto bene” SOLO SE Governo e Parlamento dimostreranno la volontà di impegnarsi, insieme ai lavoratori, ai Sindacati e alle Associazioni del settore, per riformare il Sistema Musica in Italia.

Hanno firmato:

Danilo Rossi 

Stefano Bollani

Vlad Stanculeasa

Daniele Giorgi

Marco Rizzi

Diego Fasolis

Gabriele Carcano

Gabriele Pieranunzi

Massimo Quarta

Davide Cabassi

Alina Company

Chiara Morandi

Stefano Pagliani

Olga Arzilli

Stefano Molardi

Amerigo Bernardi

Paola Besutti 

Virginia Ceri

Duccio Beluffi

Hans Liviabella

Tommaso Lonquich

Koram Jablonko

Luca Ranieri

Luca Impronta

Jorg Winkler

Loris Antiga

Ettore Causa

Alessandro Quarta

Marco Martelli

Riccardo Zanellato

Liana Mosca 

Simao Alcoforado Barreira

Francesco Quaranta 

 

5.046 hanno firmato. Arriviamo a 7.500.