L'apericena? No grazie!

L'apericena? No grazie!

1.705 hanno firmato. Arriviamo a 2.500.
Lanciata
Petizione diretta a
GesuCristuMiu

Perché questa petizione è importante

Lanciata da Michela Murgia

L’apericena? No, grazie

Pro cucina nostra

Siamo di fronte a una pericolosa deriva, spacciata per moderna necessità da incompetenti in materia culinaria, che vorrebbe riformare le sane abitudini sociali italiane a suon di spritz e esangui bocconcini finger food. I promotori dell'ennesima follia, bandita sotto le insegne del politicamente fighetto, pur consapevoli che la soppressione della cena e dell’aperitivo in favore di un ibrido non si potrebbe mai applicare alla vita fuori dalle grandi città, predicano regole inaccettabili, col rischio di arrecare seri danni anche a carico di chi soffre di alcolismo e di patologie alimentari.

I fautori dell’apericena, partita da una minoranza di esercenti milanesi imbruttiti che pretende di imporre la legge del prosecco a basso costo a un'intera nazione, esortano a sostituire due dei momenti conviviali della giornata lavorativa con un unico appuntamento che non è più l’uno né l’altro. Essi desiderano la sparizione della sequenza dei piatti tradizionali e le abitudini sociali che vi erano legate e vorrebbero nutrirci di cibi freddi e insalubri, studiati per essere consumati in economia e quantità, a base di ingredienti sapidi che stimolano il consumo di ulteriori bevande alcoliche. C'è anche chi va ben oltre e auspica che questa ridicola parodia del pasto serale sia consumata in piedi, in tristi piattini monouso, o al massimo seduti su uno strapuntino vista naviglio o strada provinciale.

Questo orrore che si vorrebbe introdurre a modificare l'uso culinario italiano corrente non è motivato da reali esigenze di alimentazione. È invece il frutto di un desiderio commerciale e modaiolo, intenzionato ad azzerare secoli e secoli di evoluzione culturale con la scusa della flessibilità degli orari di chi lavora. Se proprio si era stanchi della cena e dell’aperitivo, la nostra tradizione offriva la ben più blasonata alternativa piemontese della merenda sinoira, che suona pure meglio.

Dichiarandoci indinniati per questa pericolosa deriva, vi invitiamo a firmare sollecitando l’intervento delle Istituzioni, della Polizia alimentare, della magistratura e come estrema misura anche di nostro Signore GesuCristu, che certamente manderà uno strale su questi sconsiderati violatori della tradizione.

Firmate anche voi contro l’apericena, indicando nome cognome e marca del voucher di buoni pasto che utilizzate di solito quando ci andate.

No pasaran!

Senato dell'Accademia dei Cinque Cereali

1.705 hanno firmato. Arriviamo a 2.500.