Esonero dal Super Green Pass per i ragazzi sotto i 19 anni

Esonero dal Super Green Pass per i ragazzi sotto i 19 anni
Perché questa petizione è importante

Chiediamo ESENZIONE, per i ragazzi under 19, dal possesso del GREEN PASS RAFFORZATO per la vita sociale, per l'utilizzo dei MEZZI PUBBLICI, e per la PRATICA DEGLI SPORT (modifica e integrazione al testo in data 26-12-2021, e successiva seconda modifica in data 3-01-2022, e successiva terza modifica in data 10-01-2022)
La Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza recita:
All'art 2: “gli Stati parti adottano tutti i provvedimenti appropriati affinché il fanciullo sia effettivamente tutelato contro ogni forma di discriminazione o di sanzione motivate dalla condizione sociale, dalle attività, opinioni professate o convinzioni dei suoi genitori, dei suoi rappresentanti legali o dei suoi familiari” .
All'art 31 “gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e incoraggiano l’organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali.”
A seguito dell’approvazione del DL 172 del 26.11.2021, la situazione di esclusione e discriminazione di una parte di adolescenti si è aggravata ulteriormente.
Il decreto prevedeva l’introduzione di un Green Pass rafforzato, di cui sappiamo sono detentori solo i vaccinati o guariti da Covid, e il cui possesso era inizialmente vincolante per l’accesso ai luoghi di svago e socializzazione, come cinema, teatri, stadi, ristoranti e pizzerie, bar e pub, feste, ludoteche e possibili uscite didattiche.
Con l'approvazione del nuovo decreto n.229 del 30 dicembre 2021, e del successivo decreto n.1 del 7 gennaio 2022, il vincolo del Green Pass Rafforzato è stato esteso anche a bar e ristoranti all'aperto, e soprattutto per l'area sportiva anche alle piscine, alle palestre e agli sport di squadra (al chiuso e all'aperto!), ai musei, ai centri ricreativi e culturali e, fatto gravissimo, per l'utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto.
Ad una buona parte di ragazzi, quindi, dal 10 gennaio non basterà più neppure farsi il tampone per vivere la loro vita sociale o per praticare il loro sport! Sono sanzioni interdittive molto pesanti, doppiamente gravi se applicate a dei minori!
Altrettanto problematico risulta l’impiego della certificazione verde per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. Una misura che equivale, sostanzialmente, all'obbligo del Green Pass Rafforzato per andare a scuola (eppure a scuola si può andare senza dover avere il Green Pass!!)
La scuola italiana deve essere aperta a tutti, senza distinzioni e con pari opportunità. Perché questo diritto sia fruibile, è indispensabile che i ragazzi possano usufruire del servizio di trasporto pubblico, che non può essere sostituito da quello interamente a carico delle famiglie, anche per motivazioni ambientali (aumento di traffico e inquinamento).
Questa norma, inoltre, potrebbe avere gravi ripercussioni anche sull’abbandono scolastico, eventi già osservati nell'ultimo mese, da quando era entrato in vigore 'solo' il green pass sui mezzi pubblici.
Ora riflettiamo sul rischioso impatto socio-relazionale del Super Green Pass, applicato agli adolescenti: sappiamo quanto i ragazzi siano stati fortemente danneggiati dai vari periodi di reclusione e dalla chiusura delle scuole e dalla correlata attivazione della Dad. Sono stati pubblicati numerosi studi di psicologi e neurospichiatri che hanno evidenziato gravi sofferenze emotive e psicologiche nei giovanissimi.
La privazione di spazi di socializzazione ha generato negli adolescenti forme di iper-connessione patologica, disturbi dell’umore, disagio psichico, depressione, autolesionismo, ansia sociale.
Esiste circa un 30% di ragazzi minorenni, frequentante la scuola dell’obbligo, che risulta ancora ad oggi non vaccinato. Quali siano le motivazioni, personali o sanitarie, rientrano nell’ambito di una libera scelta operata dai loro genitori, dato che l’attuale vaccinazione anti-covid non è obbligatoria.
Discriminare quel corposo 30% di ragazzi, escludendoli “dalla piena partecipazione alla vita culturale e artistica del paese”, applicando anche a loro dure restrizioni, impedendo di praticare l'attività sportiva, ostacolando perfino il tragitto casa-scuola, è conforme alla Convezione ONU su Infanzia e Adolescenza?
Si è valutato quanto questa misura possa pesantemente impattare su tutta la popolazione giovanile, dato che si rischiano fratture relazionali tra ragazzi vaccinati e non vaccinati, costringendo anche i primi a modificare e limitare le loro amicizie?
È moralmente accettabile rischiare di creare questo clima divisivo anche nella popolazione giovanile, che ha già pagato un prezzo altissimo in venti mesi di pandemia?
Si sta valutando, inoltre, che molti ragazzi vaccinati hanno il pass sanitario in scadenza e che, se valutassero di non sottoporsi alla terza dose (anticipata a 6 mesi sia per un quindicenne che per un sesantenne!!) sarebbero esclusi anch'essi dalla pratica sportiva? E' legittimo ed etico tutto questo?
Vogliamo che il “superiore interesse del fanciullo”, non rimanga solo uno sterile proclama scritto in un articolo della Convenzione Onu, ma venga realmente praticato!
Da mesi sosteniamo che i minori non avrebbero dovuto essere vincolati neppure al Green Pass, una misura molto controversa che, a fronte di un beneficio epidemiologico da dimostrare, crea oggettivamente grandi sofferenze personali e familiari, e un drammatico dissesto sociale ed educativo. Di recente il comitato scientifico del blog GocciaAGoccia.net ha scritto al Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza chiedendo l'abolizione di Green Pass e Super Green Pass per i minori. Condividiamo a pieno questa richiesta che lasci i minori completamente liberi da ogni forma di pass sanitario anche se temiamo che, ad oggi, sarebbe completamente inascoltata; alla luce di questa amara considerazione chiediamo di esonerare almeno i ragazzi e le ragazze dal possesso del Super Green Pass affinché, in extremis, sia sufficiente il Green Pass per poter continuare, come è loro diritto, ad avere una vita sociale e soprattutto a praticare sport, fattore essenziale per sostenere il sistema immunitario e tutelare la loro salute.
Primi firmatari (specifichiamo che queste firme risalgono alla prima versione della petizione, datata 5 dicembre, che ha poi visto le successive evoluzioni e modifiche in base ai vari decreti di fine dicembre e di inizio gennaio) :
Sara Gandini - epidemiologa e biostatistica
Daniele Novara - pedagogista e docente universitario
Licia Coppo - pedagogista e counsellor
Linda Maggiori - scrittrice e ambientalista
Carlo Cuppini - scrittore
Monica Capo - insegnante
Ludovico Arte - dirigente scolastico
Maddalena Loy - giornalista
Giampiero Monaca - insegnante
Clementina Sasso - astrofisica
Valeria Corciolani - scrittrice
Enrico Macioci - scrittore
Andrea Zhok - filosofo
Emanuela Nava - scrittrice
(dati percentuale popolazione vaccinata per fascia di età dalla pagina social di divulgazione scientifica di Luca Bartolomeo Pacioli, fonte dati Protezione Civile)