Chiediamo che il regolamento Droni di ENAC si allinei con le direttive di EASA

Chiediamo che il regolamento Droni di ENAC si allinei con le direttive di EASA

Lanciata
5 gennaio 2021
Petizione diretta a
ENAC (Sicurezza Aerea / Droni) e 2 altri/altre
Firme: 111Prossimo obiettivo: 200
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da Daniele Pellicani

Il nuovo regolamento europeo droni stilato da EASA, entrato in vigore il 31 Dicembre 2020, prevede la registrazione dell’operatore e l’applicazione del codice univoco EASA su tutti i droni in possesso dall’operatore; lasciando sì in carico alle autorità nazionali (nel caso dell’Italia, ENAC) il compito di raccogliere le iscrizioni e rilasciare il codice, ma che sia univoco e conforme a tutti gli stati membri EASA in modo da uniformare le registrazioni ed estendere le registrazioni a livello europeo. 

ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) si avvale di ENAV (Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo) che tramite il portale D-FLIGHT si prende carico delle registrazioni. 

Il regolamento ENAC del 4 Gennaio 2021 ma con validità retroattiva al 31 Dicembre 2020, stabilisce che ogni UAS debba avere apposto un QR code generato sul portale D-Flight, sia sul drone che sul radiocomando. 

Il portale D-Flight, allo scopo di generare un QR Code, obbliga alla registrazione di ogni singolo UAV, andando in disaccordo con quanto espresso dal regolamento europeo. 

Tutto ciò oltre ad andare in contrasto con quanto espresso dal Regolamento Europeo Droni, impedisce la standardizzazione delle registrazioni UAS a cui EASA auspicava, per cui teoricamente i piloti degli stati membri EASA non italiani, non potrebbero operare in Italia se non con l’opportuna registrazione anche sul portale italiano D-Flight, mentre i piloti italiani per operare negli altri stati membri EASA dovrebbero applicare oltre al QR code Nazionale, anche il codice EASA. 

Chiediamo che venga abolito il QR code nazionale e venga adottata la soluzione univoca di EASA, consistente nel codice alfanumerico indicato sul portale D-Flight come “codice EASA”, da applicare su ogni UAV in possesso dell’operatore (un unico codice per ogni UAV).

Quantomeno chiediamo che venga espresso con chiarezza sul regolamento ENAC che non si tratta di QR code ma di “codice EASA alfanumerico.

Alternativamente chiediamo che D-Flight implementi la possibilità di trasformare il “codice EASA” in QR Code direttamente sul proprio sito, senza costi aggiuntivi e senza la necessità di associarvi un drone. 

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Decisori

  • ENAC Sicurezza Aerea / Droni
  • EASA Civil Drones
  • ENAV d-flight