Dimissioni immediate del Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi

Dimissioni immediate del Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi

Lanciata
18 luglio 2022
Firme: 1.208Prossimo obiettivo: 1.500
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Perché questa petizione è importante

Al Presidente della Repubblica.

Richiesta di dimissioni immediate del Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e di ripristino di un confronto democratico sulla scuola

Come insegnanti, come genitori, come cittadini che tengono alla scuola pubblica non possiamo più accettare le forzature di un Governo che – al di fuori di ogni confronto democratico – continua ad approfittare del PNRR per introdurre nelle scuole “innovazioni” dannose e controproducenti, verso cui spingono fortissimi interessi privati. In un momento difficile, in cui la scuola andava rilanciata nella sua autentica priorità, quella di alfabetizzare, istruire ed educare le nuove generazioni, l'assurda istituzione del carrozzone milionario della “Scuola di Alta Formazione” per gli insegnanti, fondata sulla centralizzazione e burocratizzazione impiegatizia (a sostituire ogni forma di reale aggiornamento culturale), oltre che sui faraonici compensi per i futuri dirigenti, e le altrettanto assurde “sperimentazioni” delle “competenze non-cognitive”, dei licei quadriennali (già respinta dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione) e del “coding”, così come la frettolosa riforma della valutazione nella scuola primaria, introducono ulteriore confusione in un quadro già molto confuso. A tutto questo si aggiunga il fatto che il reclutamento dei futuri insegnanti avverrà sempre più, anziché sulla base di una seria preparazione universitaria, attraverso una cervellotica “raccolta punti” (crediti formativi erogati non solo da università pubbliche ma anche da “enti formatori” privati), con la creazione di un vero e proprio mercato dalle ricadute facilmente immaginabili sulla qualità dell’effettiva preparazione degli insegnanti. Non possiamo inoltre accettare che un Ministro dell’Istruzione:

denigri le conoscenze, acquisite gradualmente grazie al lavoro e alla guida degli insegnanti, e ne denunci l'inutilità, paragonandole alle “informazioni” presenti su internet, facendo passare implicitamente l’idea dell’inutilità della scuola stessa;

intervenga pesantemente – in maniera improvvisata, e senza una conoscenza diretta di ciò che avviene in classe – sulle modalità di insegnamento e sulle metodologie didattiche, in spregio al principio della libertà di insegnamento previsto dall’art. 33 della stessa Costituzione su cui il Ministro stesso ha giurato. Invece di mettere gli insegnanti nelle migliori condizioni possibili per insegnare, come sarebbe suo dovere, dando priorità agli interventi per garantire un reale ritorno alla didattica in presenza (a partire dalla riduzione del numero degli studenti per classe, e assolutamente nulla è stato fatto per migliorare l'aerazione delle aule), vuole imporre loro COME insegnare, questione su cui non ha e non può avere alcuna competenza specifica;

continui a screditare l’istituzione che rappresenta con dichiarazioni improvvisate e prive di senso, come quella per cui non bisogna diminuire il numero di studenti per classe perché in classi più piccole gli studenti “non si ritrovano”;

utilizzi espressioni come “riaddestrare gli insegnanti” all’uso di nuove tecnologie (che sarebbero a suo dire indispensabili alla didattica), di nuovo in contrasto con l’art. 33 del testo costituzionale, misconoscendo le capacità e il lavoro di insegnanti che operano tutti i giorni meritoriamente in classe con i propri studenti, hanno alle spalle esperienza e preparazione culturale, sanno quello che fanno e ciò di cui hanno bisogno e non sono automi da “addestrare” o “riaddestrare”.

Sono solo alcuni esempi di un clima preoccupante, di scelte, dichiarazioni, prese di posizione, atteggiamenti non consoni a un Ministro dell’Istruzione e a una gestione democratica e non privatistica della scuola da parte del Governo; un Governo che, nelle sue decisioni in materia scolastica, ha impedito persino la discussione in Parlamento, utilizzando gli strumenti eccezionali del decreto legge e della richiesta della fiducia.

A rendere ancor più grave la situazione, oltre a procedure straordinarie di selezione costose e penalizzanti (o non ancora avviate), è la mancata assunzione di ogni responsabilità, da parte del Ministro, sulle modalità di ideazione, predisposizione e realizzazione di un concorso per il reclutamento dei futuri insegnanti che si è svolto in una modalità “a crocette” la cui qualità va ben oltre la peggiore delle ipotesi. Ai partecipanti, quando è andata bene, sono state sottoposte domande più mortificanti dei quesiti di un telequiz televisivo. Innumerevoli gli esempi di quiz mal posti, fuori programma, erronei, o anche solo ambigui, formulati con l’obiettivo di decimare in qualche modo la platea dei concorrenti più che di selezionare i migliori. La giurisprudenza italiana è peraltro molto chiara in materia di inattendibilità e irragionevolezza di un sistema selettivo basato su quesiti (si tratti di una prova di concorso o di un test per l’accesso agli studi universitari) che prestino il fianco anche solo ad ambiguità o contraddittorietà; queste, qualora poi investano più di un caso, possono riflettersi negativamente sull’intera prova da sostenere da parte del candidato, disorientandolo, deconcentrandolo e facendogli sprecare il tempo che avrebbe potuto dedicare alla soluzione degli altri quesiti. Chi è stato penalizzato da quesiti erronei, ambigui, mal formulati, ecc., che gli abbiano impedito di conseguire il punteggio minimo indispensabile per il superamento di una prova che andava annullata, può certamente far ricorso alla giustizia amministrativa. Il ministro Bianchi avrebbe però dovuto almeno sentire il dovere di dare un’immediata risposta, che non c’è stata (se non limitatamente ai pochi quesiti di cui si è ammessa l’erroneità), ai partecipanti, e potenziali ricorrenti, beffati dalla selezione raffazzonata e iniqua, oltreché intollerabilmente ipernozionistica, consumata ai loro danni. Il Ministero dell’Istruzione doveva prontamente riconoscere gli errori commessi nella formulazione di decine e decine di quesiti inaffidabili e provvedere a ridefinire i punteggi dei candidati interessati. Sono migliaia di partecipanti al concorso rimasti vittime di batterie di test a scelta multipla che sono un’offesa, oltre che all’oggettività e alla valutazione del merito, alle vere competenze (e conoscenze) da accertare in una pubblica selezione per l’accesso ai ruoli della scuola e in una qualunque altra procedura concorsuale analoga degna di un paese civile e delle istituzioni che lo rappresentano. Clamorosa l’ordinanza (n. 9648) con cui il TAR del Lazio, il 12 luglio scorso, in risposta a un ricorso (17 maggio 2022) che aveva impugnato l’esclusione dalla prova orale disposta dal Ministero per alcuni candidati ricorrenti per la classe di concorso AB25, ha ordinato all’Amministrazione (per via dell’inclusione, tra le domande di una batteria di quiz, di argomenti non rientranti nel programma ministeriale), di depositare una dettagliata relazione sulla vicenda, avvisando l’Avvocato di Stato presente in udienza della possibilità di annullare la procedura. L’annullamento, che non vogliamo (sarebbe a discapito dei concorrenti che hanno superato la prova), potrebbe produrre effetti a catena e riflettersi sull’intera selezione concorsuale. Il Ministero dell’Istruzione deve perciò provvedere al più presto al ricalcolo del punteggio, annullando semplicemente i quesiti errati, ambigui o mal fatti, o il cui contenuto esuli dal programma fissato dal bando, per i candidati danneggiati di tutte le classi di concorso interessate. È peraltro inaccettabile che ai candidati che avevano superato lo scritto (e, in molti casi, perfino l’orale) sia stata a un certo punto comunicata la bocciatura per effetto dello stesso ricalcolo, stavolta al ribasso, applicato ai quesiti che il Ministero ha già riconosciuto come fallati.

Chiediamo per tutto quanto esposto, appellandoci alla figura del Capo dello Stato, garante della Costituzione:

1) il ripristino di un corretto dibattito democratico sul futuro dell’Istruzione pubblica, che coinvolga prima di tutto chi nella scuola lavora e ne conosce problemi e necessità, e non diventi pretesto per arricchire il business di una "formazione" burocratizzata e di bassissimo livello culturale o per introdurre forme di privatizzazione che portano la scuola lontana dai suoi compiti costituzionali;

2) la revisione o la cancellazione delle parti del DL del 30 aprile 2022, n. 36 (convertito nella Legge del 29 giugno 2022, n. 79), che intervengono impropriamente e in spregio dell’art. 33 della Costituzione sul reclutamento e sulla formazione degli insegnanti;

3) le dimissioni del ministro Bianchi, non assolutamente all’altezza del ruolo che ricopre, onde impedire l'emanazione dei provvedimenti attuativi della riforma sul reclutamento (in particolare quello, atteso entro il 31 luglio, che dovrà definire i contenuti e il percorso per l'acquisizione dei 60 crediti formativi previsti dalla legge) che Mario Draghi, pur dimissionario, ha dichiarato di voler implementare.

Massimo Arcangeli

La nostra scuola/Agorà 33

Teachers for Future

Luca Malgioglio

Federico Pier Maria Sanguineti

Monica Capo

Stefano Dal Bianco

Diego Palma

Teresa Apone

Anna Angelucci

Enrico Campanelli

Stefano Jossa

Stefania Stefanelli

Trifone Gargano

Giovanni Gadaleto

Carlo Pulsoni

Silvia Maria Giugni

Angelo Scebba

Gianna Müller

Anna Antonini

Anna Maria Agresta

Giovanni Carosotti

Roberto Ippolito

Davide Viero

Alice Romagnoli

Angela Baldini

Maurizio Di Bella

Marina Polacco

Floriana Vernola

Fabiana Nencini

Rita Fiori

Paola Cingolani

Laura Fiasconaro

Stefania Sambataro

Sandro Campagnolo

Fortunata Stefania Pennestrì

Roberto Atzori

Veronica Balletta

Renato De Santis

Ilaria Terra Abrami

Manuela Carmignani

Emma Salerno

Ida Liuzzi

Domenico Bertini

Diego Sassarini

Simona Morucci

Laura Nuccitelli

Ilda Tiberi

Francesca Spighi

Carla Massaro

Barbara Esposito

Ilaria Rizzinelli

Rosa Saraceno

Giovanna Balestreri

Rosa Bruno

Barbara Acero

Silvia Bruno

Francesco Pozzato

Lea Melas

Davide Fara

Amalia Lucariello

Rocco Zappia

Gloria Aurora Sirianni

Giusi Stallone

Rosanna Gangi

Maria Scarnata

Maria Jose Minonne

Federica Farina

Chiara Maino

Michele Bagnato

Annalisa Brugnoli

Roberto Ventura

Paola Di Carlo

Marianna Pasquini

Barbara Salerno

Laura Cipriani

Chiara Affabile

Michele Giordano

Giuseppe Focetola

 

 

Stefano Abbruzzese

Valentina Adamo

Cristina Albanese

Mirijam Alberti

Benedetta Alessandro

Azzurra Alfieri

Graziano Allegretti

Mariarita Altruda

Valeria Amato

Argia Ambrosanio

Federica Aminto

Ivano Apisa

Lilia Aprile

Silvia Ascione

Roberta Attanasio

Miriam Azzolini

Sofia Baffa

Georgia Baldini

Veronica Balletta

Lucia Balsamo

Rossana Banti

Salvatore Barbagallo

Arianna Barbaro

Massimo Barbera

Martina Barbieri

Daniele Barison

Martina Basso

Paola Battoni

Annalisa Bellantuono

Giulia Benincasa

Manuela Benzoni

Gilberto Berlese

Gennaro Bertetti

Arabella Bertola

Valentina Bertorelli

Donatella Bertotto

Serena Blanco

Lorenza Bohuny

Giuliano Bonanno

Antonella Bonelli

Flaminia Bonelli

Valentina Borsoi

Ester Bortone

Anna Brigante

Sofia Brufani

Annalisa Brugnoli

Nunzia Bruni

Michele Buffa

Giulia Burato

Massimo Burgio

Martina Cainero

Daniela Calà

Angelamaria Caminiti

Concetta Cammarata

Marisa Campisi

Anna Cancello

Alessandro Cannavacciuolo

Carolina Capone

Raffaella Capuano

Giuseppina Caracciolo

Alessandra Carbonio

Giuseppina Carullo

Laura Caruso

Francesca Casagrande

Valentina Casella

Cecilia Cassano

Carla Castaldo

Pasquale Castaldo

Francesco Paolo Catania

Piera Catanzaro

Giulia Cavalli

Elisabetta Cavallotti

Mariavittoria Cavo

Antonella Ceriello

Silvia Cerri

Maria Rosaria Chiarolanza

Tiziana Cieri

Filomena Ciocia

Laura Cipriani

Cinzia Ciraudo

Benedetto Colucci

Maria Eugenia Columbano

Angela Conversano

Flavia Coppolino

Rocco Coronato

Agostino Massimo Corradini

Emiliana Costa

Valerio Cravero

Marco Crestani

Gemma Criscuoli

Rosita Cucchetti

Mercede Cuman

Paola Mafalda D’Antico

Felicia D’Auria

Angela Davì

Barbara De Angelis

Paola De Donno

Silvia De Cicci

Nicola De Gregorio

Andrea Deidda

Annamaria Della Sala

Caterina Del Monte

Loretta Deluca

Simona De Pascalis

Ilaria Desideri

Gino Dettori

Maria Giovanna Devetag

Natascia Diana

Agata Irene De Villi

Laura De Vita

Laura Difato

Fabrizio D’Ignoti

Chiara Di Iorio

Antonella Di Maio

Arianna Di Manici

Salvatore Di Marzo

Marta Di Noia

Daniela Di Petrillo

Nevia Di Poccio

Maria Dore

Cristiana Dudda

Fiorella Duraccio

Antonella Epifani

Simona Erre

Simone Falconi

Martina Febo

Ilaria Felci

Eleonora Ferracin

Sonya Ferraiuolo

Laura Ferramosca

Clarissa Amelia Ferrario

Enrico Ferraro

Manuela Finocchiaro

Alessandra Fiorino

Riccardo Fiumanò

Maria Rosaria Roskerria Floris

Tatiana Foffano

Simonetta Fontana

Lidia Forestiere

Filomena Forleo

Anna Forte

Eliana Fortunato

Lisa Franceschini

Luis Antonio Gaetani

Debora Gaetano

Gennarino Garofalo

Ida Gasparri

Maria Antonia Gatto

Pierpaolo Gaudieri

Valentina Gigliola

Margherita Gionni

Marialuisa Giordano

Filomena Angelisa Giovinazzo

Barbara Graglietto

Emma Gregorio

Eleonora Grillo

Maria Silvia Griva

Cristiana Guercini

Franca Gusmini

Kamela Guza

Isabella Hohl

Sandra Iannelli

Elisabetta Iannotta

Annalisa Iglio

Anna Imparato

Luca Imparato

Emilia Rita Infantino

Lara Inzillo

Gaetana Issele

Lucia Lamberti

Giuseppe Lasalvia

Rosa Lattanzio

Alessandra Lay

Maria Eugenia Leoni

Donatella Levato

Luisa Liccardo

Elisa Lo Conte

Daniela Lopalco

Anna Losito

Amalia Lucariello

Francesco Madia

Giovanna Maffei

Marco Magrini

Vincenzo Maione

Maria Lucia Maltese

Carmela Malvito

Valentina Maciariello

Enrico Malossi

Giovanni Maniscalco

Sonia Marcaccini

Rosa Marciello

Marco Margarita

Giovanni Marino

Luigi Marino

Federica Marsico

Jole Martino

Alice Maruelli

Alberto Martinelli

Giovanni Martiradonna

Valeria Masala

Cristina Materazzi

Sara Marzaglia

Vittoria Masino

Elena Mauceri

Federico Mazzetta

Ilaria Menchinelli

Giovanni Mendicino

Isabella Menegotto

Mario Menghini

Antonino Messina

Alessandra Mirabella

Elisabetta Molino

Irene Mongiovì

Simona Morucci

Arianna Moscarelli

Elena Angela Muggittu

Francesco Musumeci

Carmela Nicolosi

Immacolata Oliva

Maria Orlando

Gianfranco Orsi

Vittoria Orrù

Laura Paccagnella

Paola Palazzini

Elisa Palazzo

Luca Palella

Sonia Palermo

Sara Pancini

Elena Teresa Panduro

Caterina Pantani

Maria Gabriella Paolucci

Ester Paone

Eleonora Papuzzo

Marianna Parlapiano

Michela Pasian

Caterina Pennestrì

Grazia Pepe

Sabatino Perilli

Paola Perri

Ilaria Persichini

Laura Pesce

Nicoletta Petrillo

Maria Concetta Petrollo

Grazia Pettrone

Gennaro Piccirillo

Cristina Pierangeli

Serena Pietrantonj

Adriana Pinesi

Giuseppina Pinto

Donatella Pironti

Patrizia Porti

Elena Pozzi

Roberto Prete

Daniela Prisco

Paola Profico

Giuseppe Puzzanghera

Stefania Quagliolo

Veronica Querzolo

Alessandro Raffi

Federica Ragni

Federica Raia

Irene Rais

Daniele Ramella

Lucia Ranaldo

Eleonora Rao

Maria Luisa Ratti

Simona Rea

Marzia Ribecco

Clementina Ricciardi

Sveva Ricciardi

Francesca Riselli

Rossella Roli

Eugenia Romano

Giuseppe Romano

Stefano Rosi

Sara Rovellotti

Fernando Ruggieri

Chiara Russo

Giovanna Russo

Gabriella Salaris

Emma Salerno

Antonello Sanna

Ilaria Santori

Daniela Santoro

Rosa Saraceno

Monica Scacchi

Claudio Scagliarini

Elena Scantamburlo

Giorgia Scapin

Carmen Schioppo

Nataluna Schito

Matteo Silva

Raffaella Silvestri

Luigi Marco Simonetti

Angela Siniscalchi

Damiano Sorrenti

Vincenza Sorvillo

Santo Spataro

Daniela Spiga

Francesca Spighi

Patrizia Staccioli

Emanuele Stramignoni

Chiara Summa

Donatella Swift

Nadine Tabacchi

Alessandro Tabacchino

Michela Tagliavini

Enrica Tallarico

Alessandra Tampieri

Paolo Taormina

Letizia Tarulli

Luana Tasca

Lucia Tata

Paola Tenaglia

Adele Tepedino

Bernardo Termini

Francesca Testi

Anna Tiberia

Chiara Tiberio

Daniela Tiburzi

Giovanna Timpanaro

Annalisa Tortoriello

Laura Totti

Aldo Trimboli

Barbara Tuccelli

Francesca Tundo

Emanuela Tuzzetti

Giada Vares

Annalisa Varvara

Lucia Veccia

Francesco Vena

Roberto Ventura

Francesca Venturella

Barbara Verzilli

Laura Vignati

Carmela Villani

Sergio Vinci

Cristian Vìsone

Andrea Vitale

Anna Vitale

Maria Rosaria Voccia

Annunziata Volpin

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