Togliete le biblioteche dal lockdown
Togliete le biblioteche dal lockdown

Il DPCM del 5 novembre 2020 ci permette di consolarci con una pizza da asporto, o di prenderci cura dei nostri capelli, anche nelle zone rosse. Sembrano scemenze, e invece no: perché senza amici e parenti il rischio di ammalarci - non di Covid, ma di depressione – lo tocchi nell’aria, nei modi e negli sguardi alienati delle persone. E allora ben venga qualsiasi cosa che ci restituisca un alone di normalità di vita, mentre le nostre giornate senza socialità e senza senso scivolano via tutte uguali.
VALE DI PIU' IL TAGLIO DEI CAPELLI DI UN LIBRO?
Sì e no. Infatti, nel nuovo provvedimento si è scelto di lasciare aperte anche le librerie, riconoscendo chiaramente come essenziale la possibilità di dedicarsi alla lettura. Ma allora perché chiudere al prestito le biblioteche?
RESTEREMO A CASA, MA LASCIATECI SOGNARE
Lasciateci leggere ad alta voce ai nostri bambini un libro di pirati. Lasciate che i nostri ragazzi sprofondino nelle avventure spaziali o fantasy di qualche buon romanzo. Lasciateci guardare in famiglia un buon film su DVD, senza dover dipendere dalle piattaforme a pagamento. Lasciateci mettere nello stereo un buon CD, per alleggerirci il pensiero, rilassarci e mantenere viva la speranza.
RIAPRITE LE BIBLIOTECHE PER I PRESTITI
Onorevole Franceschini, forse è stata solo una svista, ma senza cinema, teatro, concerti dal vivo e ora anche le biblioteche, chiusi in casa con i nostri bambini e i ragazzi, privi di relazioni personali, forse non ci ammaleremo di Covid, ma molto probabilmente di depressione.
La cultura è un bene essenziale. E' possibile tenere aperte in sicurezza le biblioteche solo per accedere al prestito, come è stato negli ultimi mesi. Le biblioteche si sono ormai attrezzate con
- la gestione delle prenotazioni solo on line
- il ritiro su appuntamento per evitare assembramenti
- la disinfezione delle mani
- i plexiglass
- la sosta dei libri restituiti in zone ad hoc.
LE BIBLIOTECHE SONO SICURE
Nelle biblioteche non ci contageremo, ma chiusi in casa, senza cultura e relazioni, abbandonati alla TV e alle fake news dei social, è abbastanza sicuro che faremo una gran brutta fine.
Onorevole Ministro, si prenda cura della salute integrale dei cittadini e corregga questa svista madornale, permettendo la riattivazione del servizio di prestiti nelle biblioteche.