Contro la vergogna dei quiz nei concorsi alla docenza scolastica

Contro la vergogna dei quiz nei concorsi alla docenza scolastica

246 hanno firmato. Arriviamo a 500.
Più firme aiuteranno questa petizione a ottenere una risposta da parte del decisore. Aiuta a portare questa petizione a 500 firme!
Alessandro Pluchino ha lanciato questa petizione e l'ha diretta a Ministri dell’Istruzione e dell’Università (https://www.miur.gov.it/web/guest/il-ministro)

Ai Ministri dell’Istruzione e dell’Università

Come docenti universitari e della scuola, intellettuali e cittadini, non possiamo guardare onestamente in faccia i nostri studenti e le nostre studentesse, chiedere loro gli sforzi necessari all’addestramento alla ricchezza e alla complessità della cultura, assistendo in silenzio allo scempio che si sta verificando in queste settimane.
La selezione – impropriamente denominata “esame scritto” – per l’accesso all’insegnamento delle scuole secondarie di primo e secondo grado del recente concorso ordinario nazionale è un semplice e volgare scandalo.
È uno scandalo che si selezionino con domande da enigmistica (a voler essere generosi) i docenti che dovranno formare i giovani per la vita futura in una società avanzata e complessa.
È uno scandalo che si mortifichino con un quiz ignominioso anni di studio, sapere e conoscenza di una generazione di aspiranti al titolo di docente scolastico.
È ancor più scandaloso che ci si adagi da parte dei decisori politici e ministeriali in un’idea di cultura mortificata e  mortificante, priva di qualsiasi dimensione critica e di un reale legame con i saperi scientifici.
La selezione, rigida quanto casuale e di scarsa qualità, che questo metodo concorsuale genera, avrà come effetto un prolungarsi della precarietà, che forse giova a qualcuno, ma che di certo danneggia il paese.
Come docenti scolastici e universitari, cittadine e intellettuali, chiediamo che questa farsa abbia fine e che d’ora in poi la politica italiana investa come dovuto nei processi di formazione del docente scolastico, evitando le forme speculative anch’esse indegne che si sono verificate nell’acquisizione dei crediti necessari alla partecipazione al concorso (i cosiddetti “24 CFU” di ambito psico-pedagogico), e aiutando il sistema pubblico di formazione, dalla Scuola all’Università, nella sua interezza e organicità, ad affrontare realmente le sfide del presente e del futuro.

Proponenti: Attilio Scuderi (Università di Catania) - Antonio Pioletti (Università di Catania) – Alessandro Pluchino (Università di Catania) - Giuseppe Noto (Università di Torino) - Federico Bertoni (Università di Bologna) - Niccolò Scaffai (Università di Siena) - Felice Rappazzo (Università di Catania) - Marina Polacco (IPSARR MATTEOTTI, PISA) - Donata Meneghelli (Università di Bologna) - Rossana Barcellona (Università di Catania) - Ernesto De Cristofaro (Università di Catania) - Alessio Biondo (Università di Catania) - Gemma Persico (Università di Catania) - Paolo Villani (Università di Catania) - Stefania Rimini (Università di Catania) - Marzia Finocchiaro (Docente Scuola Secondaria) - Gaetano Lalomia (Università di Catania) - Alberto Giovanni Biuso (Università di Catania) - Emanuela Bandini (I.I.S. Mosè Bianchi – Monza) – Anna Masecchia (Università di Napoli)

 

246 hanno firmato. Arriviamo a 500.
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