#PASSADAUNALTRAPARTE

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PETIZIONE PER EVITARE L'ABBATTIMENTO DEL CORTILE DI COMALA E LA SUA TRASFORMAZIONE IN UNA STRADA PER I CAMION DELL'ESSELUNGA
Nell’area nota come ex-Westinghouse-Nebiolo, situata tra corso Vittorio Emanuele II e via Paolo Borsellino, a pochi passi da Porta Susa, sarebbe dovuta sorgere la nuova sede della Biblioteca Civica Centrale di Torino, all’interno di un polo culturale, progettato dall’architetto Bellini.
Il progetto, costato alla Città 16,5 milioni di euro (concretamente spesi e mai recuperati), viene però accantonato nel 2011, a causa degli elevati costi di realizzazione.
Nel novembre 2013, il Comune ripiega quindi su un altro progetto: la costruzione di un centro congressi e di un albergo, che sorgeranno negli spazi attualmente occupati dall'ex stabilimento della Westinghouse. e di un supermercato Esselunga, che verrà edificato nel giardino “Artiglieri da Montagna”, situato tra via Borsellino, l'impianto sportivo Cit Turin e corso Vittorio Emanuele II. Tale progetto, oltre a determinare la scomparsa di una delle ultime aree verdi mai edificate ancora presenti nel quartiere e l'abbattimento di diversi alberi ad alto fusto, prevede anche la demolizione del cortile di ingresso dell’ex caserma La Marmora in corso Ferrucci 65 e la sua sostituzione con una strada di servizio riservata al centro commerciale.
Questo intervento priverà il quartiere e la città di un importante luogo di socialità e aggregazione, mettendo fine al percorso di rigenerazione delle aree interne ed esterne dell'ex caserma portato avanti, in questi anni, dall'assocazione Comala in collaborazione con diversi soggetti. Un percorso che ha permesso la restituzione al territorio di spazi pubblici semi-abbandonati grazie all'allestimento di aule studio, sale musicali, aree per concerti, proiezioni ed incontri, dando vita ad un luogo frequentato da migliaia di persone, in maggioranza giovani, ma non solo.
Siamo di fronte, quindi, ad un'operazione di cementificazione e privatizzazione di aree pubbliche (il giardino e gli spazi collegati all'ex caserma) di dimensioni notevoli, verso cui è necessario opporsi.
Si chiede pertanto al Comune di Torino di non approvare nessun Piano che preveda la demolizione del cortile di ingresso dell’ex caserma La Marmora e di dare precisa indicazione agli uffici preposti e ai costruttori di rivedere il progetto per trovare un’area alternativa per la strada di servizio. Si ritiene necessaria, inoltre, l’attivazione di un tavolo progettuale aperto alle diverse realtà che operano nell’area con l’obiettivo di dar vita a un progetto condiviso in grado di rispondere alle esigenze concrete del quartiere, salvaguardando gli spazi di socialità e le aree verdi.