Introduzione dell’educazione sessuale, affettiva e alla parità di genere nelle scuole

Introduzione dell’educazione sessuale, affettiva e alla parità di genere nelle scuole
L’Italia è uno degli ultimi Stati membri dell’Unione Europea in cui l’educazione sessuale non è obbligatoria, accanto a Bulgaria, Cipro, Lituania, Polonia e Romania. Un fattore che impedisce lo sviluppo di difese contro l’odio di genere nelle nuove e vecchie generazioni.
La popolazione ha l’urgenza di parlare, confrontarsi e non sentirsi sola nel proprio sviluppo personale, affettivo e sociale. In ogni sede di dibattito abbiamo percepito la necessità di introdurre un percorso di educazione che rompesse i tabù e mettesse in dialogo più generazioni spesso distanti.
La mancanza dell’educazione sentimentale e sessuale nelle scuole si manifesta necessaria a fronte di un paese in cui vi è l’esigenza di una riflessione approfondita su materie che riguardano il benessere fisico e psicologico della persona e allo stesso tempo risultano legate a temi cruciali come la discriminazione di genere, il femminicidio e il mancato rispetto dei diritti civili.
Credendo nel progresso di questo paese, portiamo questa proposta all’attenzione di tutta la popolazione.
La nostra proposta:
- Introduzione di una formazione obbligatoria nelle scuole superiori della città di Roma e della Regione Lazio, istituendo una Giornata dedicata all’educazione sessuale-affettiva
- Istituzione di uno spazio online permanente curato da psicologi, divulgatori, sessuologi ed altri esperti del settore che risulti accessibile a studenti, famiglie e professori da ogni dispositivo
Una società più inclusiva e più progressista si costruisce a partire dagli adulti di domani.
Facciamo la nostra parte, a partire da oggi.
Flavia Restivo, Andrea Giorgini, Isabella Borrelli.