Stop allo Sfruttamento dei Cavalli a Pisa

Stop allo Sfruttamento dei Cavalli a Pisa

Pisa, città ricca di storia e di cultura grazie ai numerosi beni che custodisce,
è culla di progresso, sia nelle arti che nelle scienze, attraverso gli studi della sua rinomata Università. Ogni anno ospita un numero ingente di turisti che sopraggiungono da tutto il mondo per ammirarne, contemplarne e fotografarne le bellezze. Una realtà importante come questa non dovrebbe lasciar spazio a nessuna forma di schiavitù. Eppure lo fa.
A Pisa, purtroppo ancora oggi, qualcuno risente il peso della cultura:
sono i cavalli utilizzati come forza motrice delle carrozze che circolano tra le strade più storiche pisane, messe a disposizione dei turisti.
Cavalli obbligati ad indossare ferri agli zoccoli che possono compromettere il loro apparato circolatorio, morso in bocca fastidioso, briglie, paraocchi per obbligarli ad solo senso di visuale e copri-orecchie. Cavalli costretti a trascinare silentemente per la città carrozze pesanti ai quali sono attaccati campanelli il cui tintinnio può infastidire gli animali stessi. Cavalli a cui viene imposta la sosta in prossimità della Piazza dei Miracoli con qualsiasi clima e per ore intere. Al freddo, sotto la pioggia, durante giornate afose, tra lo smog generato dai tubi di scappamento di auto e bus.
Nel 2017 non si può tollerare né permettere che degli esseri viventi siano sfruttati in questo modo per finalità turistiche. Appartiene ad una forma di pensiero arcaica, antropocentrica e retrograda l'idea che il cavallo sia un mezzo di trasporto.
La città di Pisa ha la fortuna di avere mezzi alternativi quali tandem, biciclette e piccole carrozze a pedali (o guidate da operatori consenzienti) per far fronte al relax e al divertimento dei turisti, e solo su questi ultimi dovrebbe focalizzarsi.
Chiediamo a gran voce che l'utilizzo dei cavalli, ai quali vengono legate le carrozze, venga abolito.