IO STO CON IL B-SIDE: il Campeggio sul Lago di Fiastra

IO STO CON IL B-SIDE: il Campeggio sul Lago di Fiastra

0 hanno firmato. Arriviamo a 25.000.
Più firme aiuteranno questa petizione a destare l'interesse dei media nazionali. Aiuta a portare questa petizione a 25.000 firme!
Alessandro Marini ha lanciato questa petizione e l'ha diretta a comune di fiastra e a

Ho iniziato l'avventura di gestione del campeggio nel 2015 coadiuvato dalla mia famiglia: mia moglie e i miei due "ragazzi".

Il nostro desiderio era di costruire pezzo per pezzo e poco alla volta un luogo dove il campeggio non fosse visto e vissuto come un'alternativa economica per una vacanza, ma un momento di contatto e partecipazione con la natura.
Abbiamo creato un luogo che vivesse e respirasse con Fiastra ed il suo lago.
Su queste sponde del lago abbiamo ideato e  pensato, insieme a tanti amici e colleghi, il progetto di marketing territoriale ViViFiastra.

Non è stato facile ed è accaduto di tutto:
nel 2016 il terremoto ci ha colpito duramente, invadendo le nostre vite e le nostre anime, levandoci la nostra intimità; non è stato facile, ma ci siamo rialzati, rimboccandoci le maniche e facendoci coraggio a vicenda,  ricominciando, piano piano, a vivere.

Poi è arrivata la piaga del Covid a farci paura, costringendoci a chiuderci in casa e ad avere paura dell'altro, facendoci sprofondare nei periodi bui delle pestilenze medioevali.

In tutto questo periodo, con tristezza e rammarico, non possiamo non lamentare che le Istituzioni, ovvero il Comune, non sono state mai vicine o collaborative, anzi.
Nel momento in cui cercavamo di riprendere respiro, che avevamo ripreso il viaggio con ViViFiastra, non ci aspettavamo questa amara sorpresa. Infatti, dopo tutti gli anni di sacrifici, dopo tutte le lotte comuni, con poco preavviso il Comune ci chiede di andar via.
Ci viene contestato di non essere adempienti con il pagamento dei canoni e la regolarità della fideiussione.
Abbiamo sempre cercato di dialogare con il Comune evidenziando come non fosse possibile richiedere il pagamento dei canoni stante la chiusura a seguito degli eventi sopra narrati, come non fosse giusto creare situazioni di disparità di trattamento tra i gestori delle attività turistiche e ricettive nel territorio come fosse assolutamente irregolare che il comune richiedesse l'adempimento nei nostri confronti senza che provvedesse a regolarizzare la propria posizione.

Purtroppo ci è stata chiusa la porta in faccia senza nessuna apparente ragione, con un atteggiamento di disprezzo e fastidio non commendevole. 
Non pretendiamo di avere ragione solo sulla base delle nostre parole e della nostra visione dei fatti - sarà la giustizia a valutare ciò -, ma chiediamo di non essere cacciati dalla notte alla mattina, in un luogo dove non c'è solo il nostro sudore ma ancora tutte le nostre attrezzature, i nostri mezzi, le nostre strutture ed ogni elemento che ha composto fino ad ora il camping come lo avevamo immaginato e realizzato.

Avevamo un bellissimo progetto e non ci è stato possibile realizzarlo, una firma mai arrivata ha bloccato tutto.
Potevamo ricevere un importante riconoscimento, la famosa "Bandiera Gialla", un riconoscimento di qualità destinato alle strutture e alle località che si distinguono per investire in accoglienza e servizi, a favore del “Turismo del movimento”, specialmente a quelle minori dell'entroterra e delle fasce costiere.
Ci è stato negato anche questo diritto.

Siamo disposti a chiudere fin da subito, lo abbiamo fatto, se così ci richiede l’autorità comunale, non vogliamo di certo opporci, ma chiediamo che venga rispettata la nostra dignità e che ci venga concesso il tempo necessario per poter trasferire altrove tutto ciò che è nostro.
Chiediamo comprensione da chi sembra non volerci dare il tempo.

Per questo chiediamo il Tuo aiuto, firma la nostra petizione per permetterci di salvaguardare l’attrezzatura che ha sempre fatto parte del nostro campeggio, che abbiamo acquistato con sudore per dare sempre il meglio ai nostri clienti.
Grazie.

0 hanno firmato. Arriviamo a 25.000.
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