Rilanciamo la commissione affidi a Ferrara

Rilanciamo la commissione affidi a Ferrara
Perché questa petizione è importante

Al Signor Sindaco di Ferrara Ing. Alan Fabbri
OGGETTO: Petizione relativa alla Commissione di indagine sugli allontanamenti e affidi di minori nel Comune di Ferrara.
La sua Amministrazione durante la campagna elettorale ha promesso di portare aria
nuova in città, di rompere gli schemi del passato e di fare della parola cambiamento il mantra
della sua volontà politica. Le abbiamo creduto e l’abbiamo sostenuta, convinti che lo spirito
innovativo propagandato fosse davvero necessario per Ferrara.
Crediamo sia ora indispensabile confermare gli impegni presi con la Cittadinanza e, in questa prospettiva, dimostrare la volontà di operare un serio controllo sulla recente storia ferrarese, assicurare una revisione delle scelte compiute negli ultimi decenni, verificare la bontà e la correttezza di quanto svolto dalle precedenti Amministrazioni, con la giusta sensibilità e la volontà di attenzionare gli errori commessi per migliorare la situazione cittadina rispetto al passato.
Con questo spirito Le abbiamo chiesto una Commissione comunale di indagine sugli affidi,
sensibili al problema delicatissimo degli allontanamenti dei minori dalle loro famiglie che, come dimostrato dall'indagine denominata “Angeli e Demoni” sui fatti di Bibbiano, ma anche dalla precedente vicenda ormai nota con il nome di “Veleno” e dalle decine di altri casi analoghi che via via sono stati ricollegati allo stesso
modus operandi, ha evidenziato una gravità e una vastità tale da configurarsi come un vero e proprio “sistema”-ancorchè definito “sano nonostante alcuni raffreddori” (cito) dalla Commissione tecnica regionale composta dal Presidente Bonaccini-: Le ricordo che proprio la Lega ha ritenuto “allucinante” (cito) questa definizione che poi, con i recenti numerosi rinvii a giudizio per gravissimi capi di imputazione, ha mostrato tutta la sua inadeguatezza e si è rivelata un ulteriore insulto alle famiglie vittime di un sistema socio-sanitario ma anche politico-amministrativo di fatto deviato e illegale.
La Commissione comunale di indagine sugli affidi dunque, costituitasi a Ferrara a novembre 2019, è stata subito sospesa per le festività natalizie per poi arenarsi definitivamente a fine febbraio 2020, prima per il COVID -quindi per causa di forza maggiore-, ma poi anche per le dimissioni della Presidente leghista, la Consigliera Pignatti.
Sono dunque 5 mesi che la Commissione non viene convocata e, nonostante la proroga a
Dicembre, il tempo passa senza che i lavori riprendano; l'azione della Commissione inoltre si
è limitata all’audizione di “una sola parte” ovvero dei rappresentanti di Asp o di figure istituzionali collaterali.
La fase di indagine vera e propria poi non é mai partita così come non è mai stato ammesso nessun incontro in contraddittorio, né l'audizione di professionisti esperti del settore come esplicitamente previsto e richiesto dal Comitato presentatosi in Commissione. Non si vede all’orizzonte quindi alcuna concreta possibilità di riprendere l’attivitá che, in base alla delibera approvata in Consiglio Comunale, è dovuta alla Cittadinanza.
Per questa ragione Le indirizziamo
LA PRESENTE PETIZIONE:
chiediamo la celere ripresa dei lavori ormai da troppo tempo procrastinata ormai immotivatamente e ci auguriamo che questi -per il bene dei minori e delle famiglie ferraresi, così come per l'immagine dell'Amministrazione comunale- si sviluppino in modo proficuo e collaborativo, disponibile e aperto al cambiamento laddove questo si riveli necessario per il benessere collettivo e dei singoli individui, tanto più se minori.
Le ricordiamo che -a norma del Regolamento consiliare-, l'art.31, comma 4 stabilisce che, in caso di dimissioni del Presidente della Commissione, il Consiglio é tenuto a nuova nomina nella sua prima convocazione utile: questa decisione quindi doveva avvenire subito dopo il 1^ maggio, data di ufficializzazione delle dimissioni della Consigliera Pignatti dal ruolo assegnatole.
Visti i problemi legati alla pandemia, abbiamo pazientemente atteso tempi migliori ma a oggi ci pare che non vi siano più motivi ostativi la convocazione in presenza e sicurezza del Consiglio comunale per epletare tale necessaria e urgente operazione.
Le ricordiamo che la prima convocazione all'inizio della Sua legislatura dell'organo deliberante del Comune fu all’aperto, in Gad: una simile soluzione potrebbe al limite essere adottata anche ora, per superare eventuali limitazioni sanitarie.
Le ricordiamo altresì che la Commissione, in assenza di un Presidente, può essere convocata dal Presidente del Consiglio comunale, ai sensi dell’art. 31 comma 9 del Regolamento comunale.
Le chiediamo pertanto di permettere un nuovo avvio dei lavori della Commissione di indagine in conformità alle norme regolamentarie, tenendo anche conto dell'ulteriore dilatarsi della sospensione dei lavori.
Certi di un Suo riscontro, La ringraziamo anticipatamente per l’attenzione.