Aborto: ostetriche per le donne

Aborto: ostetriche per le donne
Perché questa petizione è importante
Chiediamo che anche in Italia, come in altri paesi europei, le ostetriche e gli ostetrici possano praticare l’interruzione volontaria di gravidanza, almeno quella farmacologica:
- per favorire l’accesso ai servizi di IVG (interruzione volontaria di gravidanza)
- per ricondurre l’aborto volontario in un ambito di maggiore accoglienza e “normalità”
- per alleggerire lo stigma che ancora pesa sulle donne che interrompono la gravidanza e sui medici che le aiutano
- perché l’ostetrica è una fondamentale figura sanitaria di riferimento per la salute sessuale e riproduttiva delle donne
- perché lo raccomanda l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità)
La pratica dell’aborto da parte delle ostetriche aumenterebbe il numero di personale competente, facilitando l'accesso a questo diritto. In tale direzione si sono già mossi numerosi collettivi di donne in Europa, come il Collettivo “Aborto in Europa, le donne decidono”, e organizzazioni mediche impegnate per garantire questo diritto. Se oggi le ostetriche e gli ostetrici richiedono di poter praticare l’aborto è anche per testimoniare il loro attivismo per il diritto alla salute sessuale e riproduttiva delle donne.
Vorremmo che l’adesione di tante e tanti, anche fuori dalla professione ostetrica, possa incentivare e sostenere un cambiamento non più rinviabile.
Leggi la petizione completa di documentazione
Prime firmatarie/i
Pacini Gabriella (ostetrica/attivista), Sestito Rosanna (ostetrica/socio-antropologa ricercatrice), Eleonora Cirant (giornalista, ricercatrice indipendente), Livia Turco (già Ministra della Salute), Silvia Puntillo (ostetrica), Emily Romano (ostetrica), Giorgia Alazraki (ostetrica), Eleonora Sciascia (ostetrica), Sara Martelli (attivista femminista), Silvia De Zordo (antropologa), Claudia Mattalucci (antropologa), Laura Castellarin (ostetrica), Sonia Richardson (ostetrica), Alicia Hervas Blasco (ostetrica), Alessandro Matteucci (ostetrico), Piero Puzzi (ginecologo), Marina Toschi (ginecologa), Lisa Canitano (ginecologa), Barbara Grandi (ginecologa), Roberta Lazzeri (attivista femminista), Lucia Bagnoli (ginecologa), Anita Regalia (ginecologa), Niccolò Giovannini (ginecologo), Mirta Mattina (psicologa), Anna Domenica Mignuoli (ostetrica), Ivana Arena(ostetrica), Pamela Martinelli (ostetrica), Anna Maria Gioacchini (ostetrica), Daniela de Angelis (ostetrica), Rosa Perrazzola (ostetrica), Vanda Covre (ostetrica), Emanuela Errico (ostetrica), Silvia Collu (ostetrica), Francesca Iasella (Ostetrica), Sonia di Pascali (ostetrica), Alessia Acquistapace (antropologa/ricercatrice), Franca Pizzini (sociologa e scrittrice), Francesca Rosati (antropologa, ricercatrice), Lucia Gentile (antropologa/doula) Sara Pisu (ostetrica), Raffaela Vanzetta (psicoterapeuta), Mohsen Farsad (dirigente medico), Kalipso Trevisiol (ostetrica), Lorenzo Gasparrini (filosofo), Raffaella di Massa (ostetrica), Noemi Chiarlitti (ostetrica), Maria Teresa de Pascale (ostetrica), Brigitte Foppa (consigliera provinciale Bolzano), Alessandra Pernafelli (ostetrica) Maria Chiara Terzulli (ostetrica), Ornella Fantini (ostetrica), Silvana Agatone(ginecologa), Isabella Cherubini (giornalista Rai), Riccardo Dello Sbarba (consigliere provinciale Bolzano), Emlio Arisi (ginecologo), Maura Gancitano (filosofa) Andrea Colamedici (filosofo), Susanna Marongiu (ostetrica), Sandra Morano (ginecologa), Michele Grandolfo (epidemiologo), Battagliarin Giuseppe (ginecologo), Mirella Parachini (ginecologa), Elis Viettone (giornalista).
Decisori
- Ministero della saluteDirezione generale della prevenzione sanitaria
- Federazione nazionale ordini della professione di ostetrica