Al loro risveglio non capiranno cosa gli è successo. Sentiranno solo tanto dolore. Quando proveranno ad aprire gli occhi, i macachi scopriranno una cosa terribile: non ci vedranno più.
L’Università di Torino è responsabile di una nuova sperimentazione durante la quale 6 macachi verranno operati e resi ciechi per studi su deficit visivi nell’essere umano.
I macachi verranno prima sottoposti a un training durante il quale, quasi ogni giorno, per ore, verranno immobilizzati su delle sedie e costretti a riconoscere delle immagini. Dopo questa fase verranno resi ciechi. L’intervento al cervello, molto invasivo e doloroso, si svolgerà in autunno e l’intera sperimentazione durerà 5 anni. Per fermarla dobbiamo agire, subito!
Lo studio verrà condotto contemporaneamente, e non dopo, anche su volontari umani: la ricerca su nuove cure per persone ipovedenti ha compiuto passi importanti solo grazie alle sperimentazioni su malati umani consapevoli. Non c’è da stupirsi, visto che i test sugli animali falliscono, ufficialmente, in oltre il 95 % dei casi*. Quindi oltre a essere inaccettabile moralmente, che senso ha questa sperimentazione?
Noi di LAV mesi fa abbiamo chiesto al Ministero della Salute il Protocollo di questo esperimento, ma l’accesso agli atti ci è stato negato. Per questo abbiamo fatto ricorso due volte al TAR: i cittadini hanno il diritto di sapere in che modo verranno spesi due milioni di euro di fondi pubblici dati dalla Commissione Europea!Chiediamo al Ministro della Salute Roberto Speranza di interrompere immediatamente la sperimentazione “LIGHTUP – Turning the cortically blind brain to see” e di liberare subito i macachi affidandoli a Centri di recupero e/o ad Associazioni animaliste.
Salviamo i 6 macachi da questa crudeltà. Aiutaci anche tu. Prima che sia troppo tardi.
*NCATS (US NIH). About the National Center for Advancing Translational Sciences. https://ncats.nih.gov/aboutRead more
(english and spanish below)
La Sfattoria Degli Ultimi é un rifugio per maiali salvati da condizioni di maltrattamento e cinghiali inurbati che avrebbero potuto creare problemi alla comunità e che pertanto sarebbero stati abbattuti secondo i protocolli vigenti.
Sito a Roma, nella campagne a nord della capitale, il rifugio ospita piú di cento animali in 5000 metri di giardino e due enormi stalle, in cui sono liberi di scorrazzare.
Gli animali sono tutti censiti presso la Asl territoriale di riferimento e tutti microchippati in quanto registrati come animali non DPA (non destinati ad uso alimentare).
Come é noto, dall'inizio di quest'anno l'Italia é stata interessata dalla diffusione della peste suina africana e tra le varie zone indicate come zona rossa, é rientrata anche quella della Sfattoria.
Nonostante la normativa vigente escluda categoricamente gli animali non DPA dall'abbattimento contro la diffusione della peste suina, la Asl territorialmente competente minaccia di procedere con l'abbattimento di tutti e cento gli animali sanissimi della Sfattoria.
I gestori e i volontari che da piú di un anno e mezzo si adoperano per il sostentamento, le cure e il benessere di questi animali sono disperati e chiedono aiuto a tutte le persone di buon cuore e coscienza affinché questa assurdità non venga perpetrata.
Aiutiamoci.
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The “Sfattoria degli Ultimi” is a shelter for pigs rescued from abuse conditions and urban boars who might be seen as a threat for the community causing the application of a shoot down procedure according to the regulations in effect.
Based in Rome, on the countryside North of the capital, this shelter hosts more than a hundred animals on a 5000 square meters land, providing two big stables where every single member is free to run around.
The animals are all regularly registered at the Local Health Authority office (“ASL” in Italian) and they are all identified with an installed microchip which label them as cattle not intended for food production (“NON DPA” in Italian).
As we know since the beginning of 2022, Italy was hit by an african swine plague and among the red zones implicated with the infection it looks like the northern area of the capital has been flagged as at risk.
Despite the law in force excludes categorically all the animals that are not intended for food production from being killed to contain the swine plague, the Local Health Authority is threatening to bring down all the healthy members of the Sfattoria.
The supervisors and the volunteers who have been fighting for almost two years for the cures and the wellbeing of these innocent animals are desperate for help and ask to all the good heart souls who are reading this appeal to answer the call to stop this absurdity.
Let’s help each other.
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La Sfattoria Degli Ultimi es un refugio para cerdos rescatados de condiciones de maltrato, y de jabalíes urbanizados que podrían haber creado problemas en la comunidad y, por lo tanto, tendrían que ser suprimidos de acuerdo con los protocolos vigentes. Ubicado al norte de Roma, en el campo, el refugio aloja a más de cien animales en 5000 metros de áreas verdes y de dos enormes establos, donde pueden deambular libremente. Todos los animales han sido censados en la Autoridad Sanitaria Local de referencia y todos tienen microchip, ya que están registrados como animales no DPA (no destinados a uso alimentario). Como es bien sabido, desde principios de este año Italia se ve afectada por la propagación de la peste porcina africana y, entre las diversas zonas señaladas como zona roja, la Sfattoria también está incluida. A pesar de que la ley vigente excluye categóricamente la matanza de todos los animales que no estén destinados a la producción de alimentos para contener la peste porcina, la Autoridad Sanitaria Local amenaza con suprimir a todos los cien animales sanos de la Sfattoria. Los encargados y voluntarios que llevan más de año y medio trabajando por el sustento, cuidado y bienestar de estos animales están desesperados y piden ayuda a todas las personas de buen corazón y conciencia para que no se realice esta insensatez. Ayudémonos unos a otros.
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Il Covid-19 ha provocato un aumento esponenziale nella produzione e nel consumo delle maschere chirurgiche in tutto il mondo. E parallelamente il Pianeta dovrà affrontare un problema complesso e potenzialmente devastante: il loro smaltimento.
Solo in Italia la richiesta è di oltre 12 miliardi di mascherine l’anno. In questo momento il numero è leggermente più basso grazie alla didattica a distanza e al lockdown.
Noi di Plastic Free possiamo raccontarti quello che vediamo sul campo: oltre la tanta plastica e rifiuti, oggi troviamo durante le nostre raccolte una quantità spropositata di mascherine.
BASTA MASCHERINE MONOUSO NEL QUOTIDIANO, SI A QUELLE LAVABILI!
Lasciamo l’utilizzo delle mascherine agli operatori sanitari e a chi già usava la mascherina per obbligo d’igiene al lavoro prima della pandemia, fermiamo lo sfrenato utilizzo delle monouso nella vita di tutti i giorni.
Sono troppi i danni che arrecano e arrecheranno all’ambiente e agli animali.
COSA CHIEDIAMO:
Chiediamo una fornitura adeguata di mascherine riutilizzabili certificate, equivalenti a quelle chirurgiche monouso, per gli studenti. La nota del Ministero dell'Istruzione n. 1994 del 9/11/2020, esplicativa del DPCM 3/11/2020 permette l'utilizzo di mascherine lavabili a scuola, anche autoprodotte. Se anche solo 1 ragazzo per classe disperdesse accidentalmente la propria mascherina, a fine anno scolastico sarebbero disperse in natura oltre 68 milioni di mascherine.
Il tuo impegno ad acquistare mascherine lavabili anziché quelle monouso. Considerando solo l’Italia, se anche solo l’1% delle mascherine venisse disperso in natura questo si tradurrebbe in ben 10 milioni di mascherine al mese che arrivano nei mari. Considerando che il peso di ogni mascherina è di circa 4 grammi questo comporterebbe la dispersione di oltre 40mila chilogrammi di rifiuti in natura: uno scenario pericoloso che va disinnescato.
Certificazione alle mascherine lavabili in cotone con determinati requisiti. Questo rivolto ai Ministri in oggetto, per permettere alle persone di lavare un tessuto naturale che non rilasci nano-fibra e nano-plastica.
Diffondi questa petizione per creare informazione.
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Plastic FreeItalia
55,368
11/19/20
Giovanni Toti, Roberto Speranza, Stefano Patuanelli, Alessandro Piana, Roberto Cingolani, Alberto Cirio, Fabio Carosso, angelo ferrari, Nicola Zingaretti, Roberto Gualtieri, Andrea Costa, Mario Draghi
ORDINATA L'UCCISIONE DI TUTTI I SUINI E I CINGHIALI, ANCHE QUELLI SANI, SALVATI E TENUTI NON A SCOPO DI LUCRO DA RIFUGI E CITTADINI.
L' Italia ordina addirittura anche l'uccisione degli animali di proprietà, come la Cina?
La Cina ordina l'uccisione di cani e gatti di chi è in quarantena, per arginare il virus (follia pura!). Senza consenso alcuno, gli animali dei cittadini vengono uccisi come se fossero nulla! E invece per chi li ama sono come figli... L' Italia allo stesso modo ordina l'uccisione dei maiali domestici? I cittadini e i rifugi dovrebbero consegnare gli animali che amano, affinchè vengano uccisi? Uccidere gli animali sani dei cittadini per arginare il virus della peste suina? Il ministro Speranza e i presidenti delle regioni che hanno emesso simili ordinanze, sanno che i suini sono come i cani? Sanno che chi li ha adottati come animali da compagnia, li ama come figli? Sanno che il maiale è sensibile, intelligente, affettuoso? Sanno che tutto il male fatto a queste creature è quanto di più orrendo l'essere umano stia facendo? Con queste ordinanze non si ha rispetto nè per gli animali, nè per i cittadini che li amano, nè per il pianeta stesso. Invitiamo queste persone a smettere di considerare i suini come animali di nessuna importanza, animali da reddito, animali da macello! E di avere rispetto per le persone che li amano. Chiediamo che queste ordinanze vengano ritirate, e riteniamo ingiusto e un abuso d'ufficio ordinare la soppressione degli animali dei cittadini e dei rifugi. Giù le mani dagli animali dei cittadini! E giù le mani da tutti gli animali! Piuttosto chiudete i mattatoi!
" Piuttosto, chiudete i mattatoi! Per arginare i vari virus e le varie zoonosi l'unico modo è chiudere i mattatoi e smettere di sfruttare e uccidere gli animali e il pianeta stesso. "
ASSOCIAZIONI ADERENTI:
SALVIAMO I MACACHI DI PARMA
META MOVIMENTO ETICO TUTELA ANIMALI E AMBIENTE
AVI ASSOCIAZIONE VEGANI INTERNAZIONALE
PARMA ETICA
ENPA PARMA
RADIOVEG.IT
ANIMALISTI GENOVESI
IENE VEGANE
ANIMALISTI ITALIANI
TASK FORCE ANIMALISTA
RINASCIMENTO SGARBI
FRONTE ANIMALISTA
PARTITO ANIMALISTA ITALIANO
CADAPA COMITATO ANTISPECISTA DIFESA ANIMALI PROTEZIONE AMBIENTE
CENTRO RECUPERO RICCI "LA NINNA"
PARTITO ANIMALISTA EUROPEO
LEAL LEGA ANTIVIVISEZIONISTA
ANIMAL AID ITALIA
AIDAA ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE
IRRIDUCIBILI LIBERAZIONE ANIMALE ODV
P.A.LI PROTEZIONE ANIMALI LIGURIA
GUERRIERI CON LA CODA PROTEZIONE ANIMALI E AMBIENTE
GAIA ANIMALI & AMBIENTE
ANIMALIBERACTION
ANIMAL PRIDE DIFENDING ASSOCIATION FVG
CONFCONSUMATORI VARESE
HORSE ANGELS
WORLD ANIMALS LOVE
VIVI GLI ANIMALI ONLUS
INTERNATIONAL ANIMAL PROTECTION LEAGUE
ORIGINE ANIMALE
AMA ASSOCIAZIONE MUSETTI ALLEGRI
ACCADEMIA KRONOS MODENA
ANIMALISTI VERONA ONLUS
PROGETTO NO MACELLO ODV
CENTRO RICERCA CANCRO SENZA SPERIMENTAZIONE ANIMALE ODV
OIPA PARMA
PET RESCUE ITALIA AMICI DI GIAMPIRead more
Associazione Meta Parmaparma, Italia
46,979
1/20/22
Richard J. Durbin, Reddit, SM el Rey Don Felipe VI, American Red Cross, Roy Blunt, Amber Rudd MP, Rick Scott, Rahul Gandhi, National Rifle Association, Don Young, Zoe Lofgren, Roberto Fico, ESPN, A...
For the last 43 years, women in Iran have lost their basic human rights. This includes social, economic, legal as well as basic cultural rights. Not only are they treated significantly inferior to men, the simple thought of standing up for their rights literally means endangering their very lives. Indeed, the teachings of some of the major and influential clergy in Iran sees women as "animals" created purely to serve men and their needs and wants.
Women's plight in Iran
Recently, the hijab (full head covering) has become an important symbol of this oppression of women in Iran. This demand by the Islamic Regime of Iran and its clergy has been violently enforced through beatings, vehement pulling of their hair, dragging them on the ground by their hair, rape and other atrocities and clear violation their basic human rights. The enforcement is devastating for any human being at anytime in human history but it is exponentially more devastating for every citizen of the world to think that it is happening now, this day and this moment as one reads this, in 2022.
During the last few months, multitudes of courageous heroines of all ages and backgrounds rose up in Iran, risking their lives, risking their personal safety, facing the risk of rape and gross sexual abuses and detention under inhumane and horrible conditions to demand their rights to be able to simply choose to wear the hijab or not. Although many of the social, economic, cultural, marital and other oppressive laws and practices in Iran are severely enforced today supported by their ideas that women are less than men, all the Iranian women are demanding is the simple right to choose to wear the hijab or not. The patience and fortitude that the Iranian women have shown over the last 43 years under great oppression and the courage that they have shown in the last few weeks literally in the face of possible death, beating and rape should be an example to all the women and girls throughout the world for many generations. If their life endangering, self sacrificing stand against oppression for their basic human rights today is not worthy of the Nobel Prize, I don’t know what can ever be.
Jane Addams, the American heroine won the Nobel Prize in 1931 for her wonderful work towards women’s rights in United States.
Aung San Suu Kyi won the Nobel Prize in 1991 for her pro-democracy work in Myanmar.
Rigoberta Menchú won the Nobel Prize in 1992 for her advocacy work of Mayan rights and culture.
Nadia Murad, Yazidi activist from northern Iraq who escaped enslavement by theIslamic State and led campaign against sexualviolence as a weapon of war won the Nobel Prize in 2018.
The heroines in Iran in 2022, together risking their safety and their very lives, have courageously stood up for women’s rights, have collectively raised their voices for democracy, have fearlessly arisen for their national rights and culture, and have selflessly stood against the use of sexual violence as a weapon by oppressor for themselves, for their countrymen and most importantly for future generations of Iranian women so they are not born into a society systematically designed to oppress women.
Today, there is no more fitting and deserving recipient for the Nobel Prize and we humbly request that the Iranian women in Iran collectively be considered to be honored for their sacrifices and for their fearless actions.Read more
Nassim BayatCanada
56,325
10/17/22
United Nations, António Guterres, European Parliament, Council of the European Union, European Commission, Sergio Mattarella, Maria Elisabetta Alberti Casellati, Roberto Fico, Presidenza del consig...
Nel 2019 la deforestazione dell’Amazzonia brasiliana ha raggiunto il livello più alto degli ultimi dieci anni ed il suo tasso continua ad aumentare, soprattutto nelle riserve indigene dove cresce in maniera esponenziale.
In 2019 the deforestation of the Brazilian Amazon has reached the highest level in the last ten years and its rate continues to increase, especially in indigenous reserves where such DEVASTATION GROWS exponentially faster.
Gli esperti hanno ripetutamente evidenziato la connessione tra deforestazione e l'emergere di nuove pandemie di origine animale: circa una pandemia su tre trova infatti origine nel cambiamento di habitat di alcune specie animali, derivante da modifiche nell’utilizzo del territorio a causa di incendi o deforestazione.
The experts have repeatedly highlighted the connection between deforestation and the emergence of new pandemics of animal origin: about one pandemic out of three in fact originates by the change of habitat of some animal species, resulting from changes in the use of the territory due to fires or deforestation.
L'attuale politica di Bolsonaro sull’Amazzonia non favorisce la conservazione della foresta, incoraggiando la deforestazione e gli incendi con dichiarazioni quasi quotidiane di sostegno dell'espansione dell'agroindustria in quanto forte settore economico per il Brasile.
Bolsonaro's current policy on the Amazon does not favour forest conservation; it encourages deforestation and fires with almost daily declarations of support for the expansion of agro-industry as the strong economic sector for Brazil.
Anche il recente appello dei vescovi, richiamando il pensiero di Papa Francesco, denuncia una situazione drammatica per le comunità indigene e il capo indigeno payako Raoni Metuktire, figura emblematica nella lotta contro la deforestazione, ha fatto un forte appello dicendo: «Aiutateci ad evitare il genocidio nei nostri villaggi!»
Even the recent appeal of the bishops, recalling the thought of Pope Francis, has denounced a dramatic situation for indigenous communities, and indigenous payako chief Raoni Metuktire, emblematic figure in the fight against deforestation, has made a strong appeal by saying: «Please help us avoid genocide in our villages!»Read more
Antonino AbramiSan Polo, 261, Venezia, Italia
25,315
5/31/20
Parlamento europeo, Governo Italiano, Dario Franceschini, Roberto Speranza, Lucio De Luca
PETIZIONE INDIRIZZATA A:- Ministro della Cultura Dario Franceschini- Ministro della Salute Roberto Speranza- Sindaco di Azzano San Paolo (Bergamo) Lucio De Luca
PREMESSO CHE:
Animal Aid Italia, nel Settembre 2020, venne a conoscenza della storia di una Elefantessa di nome Andra, grazie al sopralluogo di una volontaria presso lo zoo mattutino del "Circo Rolando Orfei" che all'epoca era situato ad Aprilia (LT).
Nata in India nel 1959 Andra è stata sottratta alla libertà quando era ancora nel fiore della sua giovinezza. Non è chiaro a quale attività sia stata destinata nei primi anni di cattività, ma sappiamo che da ormai da molti anni è costretta ad esibirsi nei circhi.
Andra ha patito solitudine e pene corporali perpetrate per portarla ad eseguire esercizi del tutto innaturali davanti al pubblico, rispondendo come un automa agli stimoli dell’addestratore. Nel 2009 alcuni attivisti hanno ripreso in un video (https://www.youtube.com/watch?v=Y-R0KMH135w - https://fb.watch/7LJaOnLEse/) alcuni momenti “dietro le quinte” del circo Massimo (l’attuale Rolando Orfei) in cui l’elefantessa veniva violentemente percossa con un bullhook, un bastone con uncino metallico all’estremità e che l’aggressore è fu identificato come Davide Coda Prim, uno dei proprietari del circo e tra gli addestratori dell’elefantessa. In quell’occasione il Ministro dell’agricoltura greco, Sortitris Hadzigakis, dichiarò che “questo comportamento, ai limiti della barbarie, non è in armonia con la loro cultura e che utilizzare gli animali per il divertimento umano è cosa del passato”. A distanza di appena tre anni, la Grecia approvò una norma che vietava l’utilizzo di qualsiasi animale negli spettacoli (Fonte LAV).
La storia di Andra è emersa nonostante i controlli insufficienti e superficiali degli entri preposti al controllo, grazie all’impegno di alcuni volontari. Ma sono ancora 2000 gli animali in Italia costretti a subire le medesime violenze, nonostante il 70% degli italiani siano contrario agli spettacoli vaganti che fanno uso di animali e già la maggior parte dei Paesi europei sia già approvato leggi e decreti per il divieto totale o parziale.
ANIMAL AID CHIEDE:
• La liberazione di Andra: “abbiamo una struttura privata, attrezzata e qualificata a Bracciano, che la ospiterebbe a proprie spese fino alla fine dei suoi giorni”.
• Sia ripreso il prima possibile l’iter legislativo per lo smantellamento degli animali dai circhi.
• Che siano allestiti in tempi brevi dei centri di recupero per gli animali dismessi.
• Che gli attuali contributi del FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) destinati ai circhi con animali siano impiegati per i centri di cui al punto 2).
ENGLISH TRANSLATION
PETITION ADDRESSED TO:
- Minister of Culture Dario Franceschini- Minister of Health Roberto Speranza- Mayor of Azzano San Paolo (Bergamo, Italy) Lucio De Luca
CONSIDERING THAT:
In September 2020, Animal Aid Italia became aware of the story of an Elephant named Andra, thanks to the visit of a volunteer to the morning zoo at the "Rolando Orfei circus" which at the time was located in Aprilia (LT), Italy.
Born in India in 1959, Andra was stolen from her freedom when she was still in the prime of her youth. It is not clear what activity she was intended for, in the first years of captivity. What we know is that for many years she has been forced to perform in circuses.
Andra has been suffering loneliness and corporal punishment perpetrated to lead her to perform completely unnatural exercises in front of the public, responding like an automaton to the trainer's stimuli. In 2009 some activists filmed in a video (https://www.youtube.com/watch?v=Y-R0KMH135w - https://fb.watch/7LJaOnLEse/), some moments "behind the scenes" of the Circus Maximus (currently Rolando Orfei) in which the elephant was violently beaten with a bullhook, a stick with a metal hook at the end and that the aggressor was identified as Davide Coda Prim, one of the owners of the circus and one of the trainers of the elephant. On that occasion, the Greek Minister of Agriculture, Sortitris Hadzigakis, declared that "this behavior, bordering on barbarism, is not in harmony with their culture and that using animals for human enjoyment is a thing of the past". Just three years later, Greece approved a rule that prohibited the use of any animal in shows (Source LAV).
Andra's story emerged despite the insufficient and superficial controls of the entrances in charge of control, thanks to the commitment of some volunteers. But there are still 2000 animals in Italy forced to suffer the same violence, despite 70% of Italians are opposed to traveling shows that use animals and most European countries have already approved laws and decrees for the total or partial ban.
ANIMAL AID REQUESTS:
• Andra’s release: “We have a private, equipped and qualified facility in Bracciano, which would host her at their own expenses until the end of her days”.
• To resume the legislative process for the dismantling of animals from circuses as soon as possible.
• To set up recovery centres for abandoned animals in a short time.
• That the current contributions of the FUS (Single Entertainment Fund) intended for circuses with animals be used for the centres referred to, in point 2).Read more
Negli ultimi anni il farmaco Alpelisib (venduto con il marchio Piqray da Novartis), utilizzato per il carcinoma mammario avanzato o metastatico, nelle donne in postmenopausa e negli uomini con recettori ormonali positivi (HR + / HER2-), PIK3CA-mutato, è stato oggetto di sperimentazione in uno studio clinico. I pazienti arruolati in questo studio hanno ricevuto in precedenza sia terapia endocrina che terapia endocrina + inibitori delle cicline (Ribociclib, Palbociclib, Abemaciclib).Il trattamento con Alpelisib ha prolungato la sopravvivenza libera da progressione per le pazienti (PIK3CA mutato) con carcinoma mammario avanzato o metastatico, che sono la maggioranza, e alla fine del 2018, lo studio Novartis ha mostrato gli ottimi risultatiIl 24 maggio 2019, negli Stati Uniti, la Food and Drug Administration (FDA) ha approvato la commercializzazione di Alpelisib, per pazienti con carcinoma mammario avanzato o metastatico, dopo un regime a base endocrina.Il 7 luglio 2020, l'Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha approvato Alpelisib con una gravissima limitazione: "Piqray è usato con il medicinale Fulvestrant (trattamento ormonale per il cancro al seno) dopo che il solo trattamento ormonale ha fallito."Questa limitazione esclude l’utilizzo di Alpelisib per tutti i pazienti che hanno utilizzato in precedenza gli inibitori della cicline per trattare il cancro al seno avanzato o metastatico, sebbene lo studio abbia dimostrato l'importante miglioramento in termini di sopravvivenza globale e sopravvivenza libera da progressione anche per questa coorte di pazienti.In Italia l'Agenzia Italiana del Farmaco approverà probabilmente Alpelisib nei prossimi mesi e l'approvazione sarà sicuramente basata sulla decisione di Ema.Chiediamo che la commercializzazione di Alpelisib in Europa, e ancora di più in Italia, non sia sottoposta a questa grave limitazione e che venga proposto come linea terapeutica anche a pazienti con cancro al seno metastatico che abbiano già utilizzato gli inibitori delle cicline, così come viene concesso negli Stati Uniti e come è stata condotta la sperimentazione.
During recent years the Alpesilip drug has been studied in a clinical trial. This drug (sold under the brand name Piqray by Novartis) is used in postmenopausal women and men with hormone receptor positive (HR - / HER2-), who are the majority of patients currently undergoing treatment for breast cancer, PIK3CA-mutated advanced or metastatic breast cancer. The patients enrolled in this trial received both endocrine therapy and endocrine therapy + cyclin-dependent kinase inhibitors previously (Ribociclib, Palbociclib, Abemaciclib).Treatment with Alpelisib prolonged progression-free survival for patients (with PIK3CA-mutated) with advanced or metastatic (AM) breast cancer and at the end of 2018, Novartis’ trial showed great results. On May 24th 2019, the Food and Drug Administration (FDA) approved Alpelisib (PIQRAY, Novartis Pharmaceuticals Corporation) after an endocrine-based regime.
On July 7th 2020, the European Medicines Agency (EMA) approved Alpelisib with a strong and severe limitation: “Piqray is used with the medicine Fulvestrant (hormone treatment for breast cancer) after hormone treatment alone has failed.”
This limitation excludes the drug for all patients who have used cyclin-dependent kinase inhibitors previously to treat AM breast cancer, although the trial demonstrated the important improvement in terms of overall survival (OS) and progression-free survival (PFS).
In Italy, the Italian Medicines Agency will probably approve Alpelisib in the coming months and the approval will surely be based on Ema's decision.
We ask that the sale of Alpelisib in Europe, and even more in Italy, is not subject to this great limitation; we ask that it is proposed as a drug also to patients with metastatic breast cancer who have already used cyclin-dependent kinase inhibitors, as FDA has already authorized.
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Le donne con il cancro al seno metastaticoRome, Italia
21,905
1/12/21
Roberto Speranza, ministero della salute, Comitato Tecnico scientifico, Angelo Borrelli
Il CTS ritiene che le mascherine possano essere rimosse dagli studenti della scuola primaria e secondaria a patto che venga mantenuta la distanza di almeno un metro. Esistono evidenze che i bambini anche dai 6 ai 15 possono dare vita a focoloia di Covid19 nelle scuole.
https://www.fatherly.com/parenting/all-these-schools-reopened-and-then-had-covid-19-outbreaks/
Eclatante il caso di Israele dove l'obbligo della mascherina in una scuola primaria è stato sospeso per un'ondata di calore e in seguito si sono sviluppati focolai multipli.
https://www.eurosurveillance.org/content/10.2807/1560-7917.ES.2020.25.29.2001352#html_fulltext
Riteniamo che le mascherine debbano essere obbligatorie anche in scuola primaria e secondaria perchè:
1) è difficile se non impossibile far mantenere ai bambini la distanza minima di un metro
2) i bambini infettano e trasmettono il virus in maniera simile agli adulti e NON sono immuni
3) spesso i bambini sono asintomatici rendendo impossibile lo screening non molecolare
4) a oggi la mascherina è il DPI che garantisce la miglior protezione dal virus
https://threader.app/thread/1279144399897866248Read more
aureliano stingiItalia
18,712
9/1/20
Roberto Speranza speranza_r@camera.it, Giuseppe Conte, Domenica Taruscio
Il Favismo quando insorge è una malattia che può mettere a rischio la vita specialmente nei bambini; ed oggi in Italia deve essere considerato Malattia Rara (frequenza sotto a 50 per 100.000 abitanti). Inoltre, esistono rare varianti genetiche della G6PD (cosiddette varianti di classe I) che causano enzimopenia G6PD ed anemia emolitica cronica non sferocitica (AECNS).
Pertanto la nostra Associazione chiede che:
1. Il Deficit di G6PD (Favismo) torni ad avere anche in Italia, come in tutto il mondo, lo status di Malattia Rara, o, in alternativa, che venga inserita come malattia cronica che necessiti controlli periodici.
2. La terapia urgente del Favismo continui a rientrare nei LEA.
3. Il test della G6PD sia disponibile come LEA dovunque necessario.
4. Che l’esenzione dal ticket sanitario venga mantenuta nei pazienti affetti da Deficit di G6PD ed AECNS dovuta a Deficit di G6PD.
6. Sia eseguito lo screening a livello popolazione in tutte le Regioni italiane dove opportuno: l’OMS lo raccomanda quando la percentuale di maschi col deficit sia sopra al 3-5%.
7. Siano garantite prestazioni quali esami del sangue ed ecografie addominali per evidenziare potenziali danni a reni, fegato e milza.
7. Che sia migliorata la formazione del personale sanitario in merito alle implicazione del deficit di G6PD nel periodo neonatale, con particolare riguardo all’ittero neonatale ed al rischio grave della rasburicasi nei neonati con deficit di G6PD.
Restiamo a disposizione per qualsiasi ulteriore giustificazione ed approfondimento possa essere utile in rapporto a queste richieste.
Michela CalderaroPresidenteAssociazione Italiana Favismo – Deficit di G6PD onlus
Bibliografia essenziale:Salvato AM. et al, “Deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi: fattori di emolisi”, Rapporti ISTISAN 99/19“Effetti avversi in pazienti con carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi”, BIF Mar-Apr 2000 - N. 2Luzzato L. et al, “G6PD deficiency: a classic example of pharmacogenetics with on-going clinical implications”, Br J Haematol. 2014; 164(4):469-80.Bernardo J et al, “Pediatric Provider Insight Into Newborn Screening for Glucose-6-Phosphate Dehydrogenase Deficiency”, Clin Pediatr (Phila). 2014Romagnoli et al, “Raccomandazioni per il trattamento della iperbilirubinemia neonatale”, Biomedia srl – Milano 2013Riskin A. et al, “Glucose-6-phosphate dehydrogenase deficiency and borderline deficiency: association with neonatal hyperbilirubinemia”. J Pediatr. 2012www.orpha.netRead more