Decision Maker

Pietro Grasso

  • Leader di Liberi e Uguali

Pietro Grasso (Licata, 1º gennaio 1945) è un ex magistrato e politico italiano, Presidente del Senato della Repubblica dal 16 marzo 2013 al 22 marzo 2018.


Does Pietro Grasso have the power to decide or influence something you want to change? Start a petition to this decision maker.Start a petition
Victory
Petitioning Laura Boldrini

La vita è un’altra cosa #eutanasialegale #Welby

Mi chiamo Mina e nel lontano 1980 ho sposato Piergiorgio, Piergiorgio Welby, un uomo affetto da distrofia muscolare. Piergiorgio prima di morire mi ha detto: “Io non sono né un malinconico né un maniaco depresso – morire mi fa orrore, purtroppo ciò che mi è rimasto non è più vita, è solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche.” Queste e altre parole contro l'accanimento terapeutico e per il diritto all'eutanasia Piergiorgio le pronunciava in un discorso del settembre 2006 al Presidente Napolitano. Un discorso, fatto dal letto al quale era inchiodato, in cui aggiungeva: “Vita è la donna che ti ama, il vento tra i capelli, il sole sul viso, la passeggiata notturna con un amico. Vita è anche la donna che ti lascia, una giornata di pioggia, l’amico che ti delude”. In Italia, chi aiuta un malato terminale a morire - come un genitore o un figlio che vuole smettere di soffrire - rischia fino a 12 anni di carcere. Il diritto costituzionale a non essere sottoposti a trattamenti sanitari contro la nostra volontà è costantemente violato. Il 13 settembre 2013 abbiamo consegnato in Parlamento una legge di iniziativa popolare che regola l'eutanasia e il testamento biologico. Oggi chiedo, in memoria di Piergiorgio e per il diritto di tutti, la calendarizzazione in aula della proposta di legge sull’eutanasia e il testamento biologico. Piergiorgio amava la vita, ma per lui la vita era altro dall'essere condannato a stare inchiodato a un letto. Se anche per te la vita è un’altra cosa, aiutaci firmando la petizione. Mina Welby, co-presidente Associazione Luca Coscioni Carla Welby, sorella di Piergiorgio Welby Filomena Gallo, segretario Associazione Luca Coscioni Marco Cappato, tesoriere Associazione Luca Coscioni

Associazione Luca Coscioni
157,352 supporters
Petitioning Monica Cirinnà, Sergio Mattarella, Pietro Grasso, Emma Bonino

Necessaria legge contro l'omofobia

È giunto il momento di farsi seriamente sentire e di porre fine a queste atroci barbaritá. L'aggressione dello scorso 13 settembre ai danni di una coppia gay a Verona è l'ennesimo caso di matrice omofobica. È inamissibile pensare che all'alba del 2019 si verifichino situazioni di questo tipo! Gli omosessuali, io inclusa, siamo prima di tutto persone. Persone che lottano ogni giorno per assicurarsi un tetto sopra la testa, persone che inseguono, con difficoltà annesse, i propri sogni, le proprie ambizioni. Abbiamo un cuore pulsante sotto la pelle, siamo esseri umani, ma gli umani sono in pochi alla luce di quanto è successo e di quanto succederà se non si prenderanno le giuste misure cautelari! Chiedo per tanto la vostra collaborazione: che questi atti di matrice omofobica vengano severamente perseguiti dalla legge, così come lo sono gli stupri, perché anche questa ancor prima di essere violenza fisica, è pura violenza psicologica! Un mero e penoso atto di incoscienza! Perché dobbiamo vivere nell'affanno? Perché dobbiamo continuamente nascondere le nostre inclinazioni dietro la paura di essere presi e pestati a sangue, minacciati di morte, terrorizzati!  Il 23 giugno 2004 il consiglio dei Ministri francese ha approvato una proposta di legge contro l'omofobia. Chi insulta gay e lesbiche rischia un anno di carcere e fino a 45.000 euro di multa. La Danimarca si è dotata di una legge antidiscriminatoria generale emendata il 3 giugno 1987 con la legge n. 357 che prevede la non discriminazione per orientamento sessuale. L'articolo 266b del codice penale, inoltre, punisce l'incitamento all'odio anche nei confronti degli omosessuali. Anche l'Italia si è dotata di una legge antidiscriminatoria, la legge Mancino, nel 93, ma ha ben pensato di DISCRIMINARE dalla sua formulazione gli omossessuali, non curante delle gravi ripercussioni che ha causato questa grave mancanza di rispetto negli anni. Possiamo cambiare la situazione, ognuno di noi può farlo! In primis noi per noi stessi, in secundis chi ha scelto di far parte delle nostre vite malgrado questa piccola "diversità", una madre  un padre, un fratello .TUTTI!  Affinché possiamo essere TUTTI uno in questa grande battaglia,  uniamoci e chiediamo che questi atti di matrice omofobica siano perseguiti dalla legge! Una legge contro gli atti di matrice omofobica! 

Francesca Carboni
119,515 supporters
Closed
Petitioning Pietro Grasso

NO all'emendamento Vicari che prevede nicotina e sigarette elettroniche sotto Monopolio.

La Quinta Commissione del Senato ha approvato l'emendamento proposto dalla senatrice alfaniana Simona Vicari con il quale si stabilisce il passaggio della nicotina e delle sigarette elettroniche sotto il Monopolio. Un colpo senza precedenti. Il vaping passa sotto il controllo del Monopolio. Gli alfaniani capeggiati dalla senatrice Simona Vicari sono riusciti a condurre in porto il loro disegno monopolistico. In un panorama normativo in cui la politica lavora per alleggerire la stretta monopolistica sulle attività industriali e commerciali (vedi Siae, autobus e taxi), soltanto il vaping va controccorrente. Le mani dello Stato sono riuscite (per il momento) ad afferrare un settore traino dell’economia ma soprattutto in grado di scardinare nel volgere di qualche decennio la supremazia del tabacco combusto. E, forse, è proprio questo il problema. L’estremo interesse che le multinazionali negli ultimi mesi stanno dimostrando nei confronti degli strumenti di riduzione del danno, siano esse sigarette elettroniche o riscaldatori di tabacco, Iqos per intenderci. Seppure cercata più volte, la senatrice, per mezzo del suo portavoce, si è sempre rifiutata di illustrare pubblicamente la ratio politica dell’emendamento.La Quinta Commissione del Senato ha approvato l’endamento proposto dalla senatrice alfaniana Simona Vicari. Ripresentato con un articolo aggiuntivo sugli introiti erariali rispetto la versione originaria, pare essere stata proprio questa la chiave che ha fatto sì che l’emendamento venisse approvato in sede di votazione. Come avevamo già avuto modo di dire, si apre uno scenario assolutamente nuovo per l’intero settore. La vendita e la distribuzione dei prodotti con nicotina saranno appannaggio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, area Monopoli. I prodotti si potranno vendere soltanto con licenza. I negozianti attualmente aperti che hanno attività prevalente nella vendita di tali prodotti potranno continuare a vendere. Aams però avrà tempo sino al 31 marzo 2018 per predisporre le regole e i requisiti affinché la licenza possa essere mantenuta e per rilasciarne di nuove. Nel periodo di transizione sino ad appovazione del decreto, i negozi già operativi potranno continuare ad esercitare.Sempre secondo l’emendamento approvato, chiuderanno tutti i siti internet che sono predisposti alla vendita di prodotti con nicotina e sigarette elettroniche ai privati. Secondo le previsioni prospettate nell’amendamento, l’introito per le finanze pubbliche derivante da questa soluzione è di 9,5 milioni di euro.Le associazioni sono in queste ore impegnate a capire chi possa aver lavorato nell’ombra affinchè questo emendamento venisse approvato. Certamente i grandi beneficiari sono i tabaccai al quale si aggiungono multinazionali del tabacco presenti nella filiera del vaping in grado di strutturare una rete capillare di vendita e approvvigionamento. La partita, se il Senato dovesse approvare il testo normativo in via definitiva, passarebbe nelle prossime settimane alla Camera dei Deputati. La senatrice Simona Vicari a maggio si dimise dall’incarico di Sottosegretario alle infrastrutture in seguito ad un avviso di garanzia per il sospetto di aver presentato un emendamento che abbassava dal 10 al 4% l’iva sui trasporti marittimi in cambio di due orologi di pregio.     Fonte articolo originale: www.sigmagazine.it/2017/11/vicari-approvato/

#FreeVape
87,513 supporters
Victory
Petitioning Gianluca Susta (Capogruppo al Senato SCELTA CIVICA PER L’ITALIA)

Urgentemente una legge sul #DopoDiNoi

È quasi un anno che Alessandro e Mariateresa non ci sono più. Sergio li ha uccisi, il 9 aprile 2014. Aveva paura di morire e di lasciare solo Alessandro, suo figlio disabile, visto che alla mamma, Mariateresa, era stato diagnosticato un grave male. Incontravo spesso quest'uomo che spingeva la carrozzina del figlio. Abitavano a duecento metri da casa mia e tutte le volte Sergio mi diceva: "Che succederà, ad Alessandro, dopo la mia morte e quella di mia moglie ? Non abbiamo parenti, Ileana fai qualcosa per il “DOPO DI NOI”, non dimenticartene." Poi mentre scherzavo con Ale sulla Roma e lui mi raccontava dei suoi studi, della laurea, della voglia di trovare lavoro, Sergio ci interrompeva e tornava a dire che era diventato anziano, che era stanco e che lo Stato e le amministrazioni dovevano sbrigarsi. Per lui e per tanti altri familiari, nella precedente legislatura ho scritto una legge sul “DOPO DI NOI”. Erano e sono tanti i papà e le tante mamme che bussano alla mia porta chiedendo una soluzione per i loro figli disabili non autosufficienti nel momento in cui verranno a mancare. La politica, si sa, è lenta e i tempi sono andati oltre il previsto. Oggi, fortunatamente, la legge sta arrivando in commissione e il suo iter sta per cominciare. Nel frattempo, però, Sergio non ce l'ha fatta. Ha sparato ed è diventato un assassino. Io, che siedo dietro uno scranno in Parlamento come deputata del PD e sono affetta da una grave patologia neuromuscolare, pur essendo fortemente attaccata alla vita ho capito quel padre. Non l'ho giustificato, l'ho capito... Anche io sono figlia e so, da sempre, che i miei genitori hanno paura di lasciarmi e per questo non si concedono neanche il “lusso” di un'influenza, figuriamoci la possibilità di invecchiare e morire. Eppure io sono una donna adulta, felice di essere quella che sono. Convivo da tanti anni con Sandro, il mio compagno, e ho due cani stupendi, Rocco ed Ettore, ai quali garantisco passeggiate e pappa da sette anni. Nella vita ho studiato, mi sono laureata, ho avuto esperienze di lavoro, ho fatto tanti anni di volontariato nelle associazioni dell'handicap e per tre legislature sono stata consigliere comunale a Roma nelle liste prima del PDS, poi dei DS e del PD. In questo ruolo sono stata delegata per l'handicap con portafoglio, gestendo molti progetti sulla disabilità, con i sindaci Rutelli e Veltroni. Sono quindi una persona “faticosamente autonoma”, ma tutto questo non basta a mia madre e mio padre per non aver l'ansia del “dopo di noi”. Tutti i genitori che ho conosciuto, con un figlio disabile, hanno come grande e a volte unica preoccupazione il “dopo”. Il momento in cui diventeranno vecchi e non potranno più assistere il figlio che non è in grado di far fronte autonomamente alle necessità della vita quotidiana. La legge che ho proposto parte proprio da quest'ansia, a cui vuole dare una risposta, garantendo l'assistenza al disabile nella propria abitazione o il progressivo inserimento in comunità familiari e case famiglia.  Perché ciò avvenga la legge prevede la costituzione di un fondo con risorse pubbliche e private che saranno gestite in base ai criteri della legge 328/2000. Sono previste agevolazioni fiscali per chi eroga risorse finalizzate al medesimo obiettivo e forme di defiscalizzazione. Questa legge è urgentissima, perché di famiglie in queste condizioni ce ne sono davvero tante. Sono 2 milioni 600 mila le persone che nel nostro Paese sono colpite da disabilità grave e per questo non sono autosufficienti. Ciò vuol dire che le famiglie italiane interessate sono circa il 15 per cento del totale, quindi il 4,8 della popolazione italiana. Il tempo è inesorabile, come sappiamo. Per questo chiedo ai Presidenti di Camera e Senato e ai Capigruppo di tutti i partiti di velocizzare il più possibile l'iter di questa norma. Il mio obiettivo, che ispira questa petizione, è quello di riuscire ad approvare la legge sul “Dopo di noi” entro il prossimo 3 dicembre, che è la giornata internazionale della disabilità. Sogno che quel giorno, festeggeremo tutti insieme un traguardo importate per tante famiglie e dedicheremo quel successo a Sergio, Alessandro, Mariateresa e a tutti quelli che il “Dopo di noi” non sono riusciti a vederlo.

Ileana Argentin
87,579 supporters
Petitioning Parlamento europeo

#Vaccini Rispettare, promuovere e proteggere la libertà di scelta vaccinale in Europa.

La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea afferma chiaramente : "Nell’ambito della medicina e della biologia devono essere in particolare rispettati: il consenso libero e informato della persona interessata, secondo le modalità definite dalla legge” [1]. Circa il 40 % dei cittadini dell'Unione Europea[2] non godono però di questo diritto fondamentale di fronte all'atto medico della vaccinazione . Questa è una violazione dei Diritti Universali dell‘Uomo. Nel 2011, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che i vaccini sono "inevitabilmente rischiosi "  [3], quindi la vaccinazione obbligatoria imposta ai cittadini non è medicalmente o eticamente accettabile, soprattutto quando non sono consentite deroghe mediche, religiose o filosofiche. EFVV ( http://www.efvv.eu ) , un gruppo che rappresenta circa 20 paesi europei ( sia dell'UE  che non UE ) chiede pertanto : 1. Che la vaccinazione obbligatoria venga abolita in Italia e in tutta Europa in quanto è una violazione dei Diritti Universali dell‘Uomo ; 2. Che l'obbligo vaccinale NON venga introdotto in alcun Paese ove attualmente i vaccini sono solo facoltativi; 3. Che in ambito vaccinale  in Europa venga applicato il principio di precauzione; 4. Che i cittadini Europei beneficino di piena libertà di scelta informata e consenso informato in ambito vaccinale; 5. Che venga istituito un sistema Europeo efficace ed  indipendente di segnalazione degli Eventi Avversi da Vaccino - European Vaccine Adverse Effect Reporting (EVAER ) - per monitorare la sicurezza dei vaccini. Un milione di firme provenienti da almeno sette paesi dell'Unione Europea garantiranno un dibattito a Bruxelles . Qualunque sia la politica del Tuo Governo , Ti preghiamo di unirti a noi firmando questa petizione e condividendola il più possibile. Nel 2016, si stima che circa 400 milioni di europei nei paesi membri dell'UE godono della libertà di scelta informata in tema di vaccinazioni ma non è così per circa 258 milioni di persone[4]. Le vaccinazioni sono obbligatorie in Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Grecia, Lituania, Ungheria, Italia, Malta, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia[5] e potenzialmente in altri paesi se nuovi membri , ad esempio: Albania, Macedonia, Montenegro, Serbia o altri ancora se aderiscono all'Unione Europea . Facciamo appello a tutti i cittadini europei affinchè siano uniti nella richiesta di una politica vaccinale unica, basata sulla libertà di scelta informata e sulla libertà di consenso informato. Chiediamo anche la formazione di una unità di vaccino-vigilanza indipendente ed efficace con risultati  trasparenti e disponibili pubblicamente. Noi crediamo che la vaccinazione obbligatoria debba essere abolita e debba essere istituito un sistema efficace di segnalazione degli eventi avversi da vaccino ( VAER ) perché: Qualsiasi trattamento medico involontario o forzato è una violazione di : - la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite; - la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea; - la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo; - la Convenzione del Consiglio Europeo per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e della dignità dell'essere umano nei confronti dell’applicazione della biologia e della medicina : Convenzione sui diritti dell'uomo e la biomedicina; - la Carta Europea dei diritti del malato ; - Il Patto internazionale delle Nazioni Unite sui diritti civili e politici; -  e anche il Codice di Norimberga ( un insieme di principi etici di ricerca per la sperimentazione medica su esseri umani stabiliti a seguito dei successivi processi di Norimberga alla fine della seconda guerra mondiale) . La Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea afferma chiaramente: "Ogni individuo ha diritto al rispetto della propria integrità fisica e psichica"[6] . Essa afferma anche: "Nell’ambito della medicina e della biologia devono essere in particolare rispettati: il consenso libero e informato della persona interessata, secondo le modalità definite dalla legge "[7] e, infine: "Nell’ambito della medicina e della biologia devono essere in particolare rispettati: il divieto delle pratiche eugenetiche, in particolare di quelle aventi come scopo la selezione delle persone; il divieto di fare del corpo umano e delle sue parti in quanto tali una fonte di lucro."[8]. La Convenzione del Consiglio Europeo per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e della dignità dell'essere umano nei confronti dell'applicazione della biologia e della medicina afferma chiaramente: "L'interesse e il bene dell'essere umano debbono prevalere sul solo interesse della società o della scienza"[9]. Essa afferma anche: "Un intervento nel campo della salute può essere effettuato solo dopo che la persona interessata abbia dato consenso libero e informato su di esso. Questa persona deve ricevere innanzitutto una informazione adeguata sullo scopo e sulla natura dell'intervento e sulle sue conseguenze e rischi. La persona interessata può liberamente ritirare il proprio consenso in qualsiasi momento."[10] La Carta Europea dei diritti del malato afferma chiaramente: "Ogni individuo ha il diritto di accedere a tutte le informazioni che lo possono mettere in grado di partecipare attivamente alle decisioni che riguardano la sua salute. Queste informazioni sono un prerequisito per ogni procedura e trattamento, ivi compresa la partecipazione alla ricerca scientifica (4 - Diritto al consenso) "[11]. Si afferma anche: “Ogni individuo ha il diritto di scegliere liberamente tra differenti procedure ed erogatori di trattamenti sanitari sulla base di informazioni adeguate (5 - Diritto alla libera scelta)”[12] e anche "Ogni individuo ha il diritto di essere libero da danni derivanti dal cattivo funzionamento dei servizi sanitari, dalla malasanità e dagli errori medici, e ha il diritto di accesso a servizi e trattamenti sanitari che garantiscano elevati standard di sicurezza (9 - diritto alla sicurezza) "[13]. La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo afferma chiaramente: "I genitori ... hanno la responsabilità primaria per l'educazione e lo sviluppo del bambino. L'interesse superiore del minore sarà la loro preoccupazione primaria "[14]. Il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici afferma chiaramente: "Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà ... ... di manifestare la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti "[15]. Il Codice di Norimberga afferma chiaramente: " Il consenso volontario del soggetto umano è assolutamente essenziale”[16] Le Reazioni avverse ai farmaci (ADR in inglese), che includerebbero le reazioni avverse ai vaccini (VAE), sono indicate come la quinta principale causa di morte nell'Unione europea[17], ma questo dato potrebbe essere addirittura superiore in quanto vi è la colossale sotto-segnalazione di questi eventi, come riconosciuto da David Kessler, capo della FDA per quasi tutti gli anni '90 [18], e nel caso dei vaccini, il mancato riconoscimento di un nesso di causalità è un ulteriore problema. La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che i vaccini sono 'inevitabilmente a rischio'[19], La vaccinazione è un atto medico invasivo che può causare danni fisici e, come tale, ai sensi del Codice Penale Tedesco [20], richiede il consenso informato. E 'stato tuttavia confermato ufficialmente che ci sono ancora enormi lacune nelle attuali conoscenze scientifiche per quanto riguarda la vaccinazione; per cui semplicemente non è possibile fornire ampia e completa informazione preliminare. Il Foglietto illustrativo del vaccino [21] elenca molti effetti negativi possibili,  compreso a volte la morte. Finché una procedura medica comporta un rischio, se la sicurezza non può essere garantita, e se non può essere fornita una esauriente informazione preventiva, il principio di precauzione deve essere applicato. E 'stato dimostrato che in regioni ove vige la libertà di scelta informata sulla vaccinazione  si raggiungono gli alti livelli di copertura raccomandati dall’OMS, senza obbligo vaccinale.[22] Ogni paese europeo considera differentemente la responsabilità legale per i danni da vaccino, ma nella maggior parte, le autorità mediche e politiche, nonché i produttori di vaccini non sono tenuti a rispondere, lasciando le vittime senza risarcimento o supporto. Nessuna ricerca significativa è stata ancora fatta per confrontare la salute dei bambini vaccinati rispetto quella dei non vaccinati, ma ci sono un numero crescente di studi che suggeriscono che i bambini non vaccinati godono di un migliore stato di salute rispetto ai loro coetanei vaccinati[23]. Questo è un aspetto su cui sono necessarie ulteriori ricerche. Considerato tutto quanto sopra, chiediamo: 1. Che la vaccinazione obbligatoria venga abolita in tutti i paesi europei; 2. Che l'obbligo vaccinale NON venga introdotto in alcun Paese ove attualmente i vaccini sono solo facoltativi; 3. Che in ambito vaccinale in Europa, venga applicato il principio di precauzione; 4. Che in ambito vaccinale i cittadini Europei beneficino di piena libertà di scelta informata e consenso informato, un diritto Umano universale; 5. E che venga istituita un'unità di vaccino-vigilanza indipendente dove verranno segnalati gli eventi avversi da vaccino (VAEs) e il numero e la gravità di VAEs in Europa sarà facilmente accessibile a tutti. Chiediamo ai candidati alle elezioni politiche italiane di prendere ufficialmente l'impegno per la prossima legislatura di mettere in atto le richieste di questa petizione che riguardano l'Italia e di spingere queste istanze anche presso le sedi delle istituzioni europee. [1] http://www.europarl.europa.eu/charter/pdf/text_it.pdf Articolo 3 Pagina 9[2] Calcolato utilizzando http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_European_countries_by_population http://www.eurosurveillance.org/images/dynamic/EE/V17N22/DAncona_tab1.jpg[3] Bruesewitz v. Wyeth LLC, 131 S. Ct. 1068, 179 L.Ed.2d 1 (2011),  http://www.supremecourt.gov/opinions/10pdf/09-152.pdf [4] Calcolato utilizzando http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_European_countries_by_population http://www.eurosurveillance.org/images/dynamic/EE/V17N22/DAncona_tab1.jpg[5] http://www.eurosurveillance.org/images/dynamic/EE/V17N22/DAncona_tab1.jpg[6] http://www.europarl.europa.eu/charter/pdf/text_it.pdf Articolo 3 Pagina 9[7] http://www.europarl.europa.eu/charter/pdf/text_it.pdf Articolo 3 Pagina 9[8] http://www.europarl.europa.eu/charter/pdf/text_it.pdf Articolo 3 Pagina 9[9] http://www.coe.int/t/dg3/healthbioethic/texts_and_documents/ETS164_Italian.pdf Articolo 2 - Primato dell’Essere Umano[10] http://www.coe.int/t/dg3/healthbioethic/texts_and_documents/ETS164_Italian.pdf Articolo 5 - Regola Generale[11] In Italiano: http://www.tribunaledelmalato.ve.it/index.asp?cd=1621 In Inglese: a pagina 5 http://ec.europa.eu/health/archive/ph_overview/co_operation/mobility/docs/health_services_co108_en.pdf [12] In Italiano: http://www.tribunaledelmalato.ve.it/index.asp?cd=1621 In Inglese: a pagina 5 http://ec.europa.eu/health/archive/ph_overview/co_operation/mobility/docs/health_services_co108_en.pdf [13] In Italiano: http://www.tribunaledelmalato.ve.it/index.asp?cd=1621 In Inglese: a pagina 6 http://ec.europa.eu/health/archive/ph_overview/co_operation/mobility/docs/health_services_co108_en.pdf [14] http://www.minori.it/sites/default/files/Convenzione_ONU_20_novembre_1989.pdf Articolo 18[15] http://www.onuitalia.it/diritti/patti2d.html Articolo 18[16] http://www.portaledibioetica.it/documenti/000309/000309.htm[17] Arlett, Dr. Peter, Setting the Scene: New European Union Pharmacovigilance Legislation, November 2012, slide 6 - http://www.ema.europa.eu/docs/en_GB/document_library/Presentation/2013/01/WC500137839.pdf ed anche  http://who-umc.org/DynPage.aspx?id=105196&mn1=7347&mn2=7489&mn3=7248&newsid=11241[18] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16689555 [19] Bruesewitz v. Wyeth LLC, 131 S. Ct. 1068, 179 L.Ed.2d 1 (2011),  http://www.supremecourt.gov/opinions/10pdf/09-152.pdf [20] http://dejure.org/gesetze/StGB.html, §§20 and 223 - 231[21] http://www.vaccinesafety.edu/package_inserts.htm [22] Ad esempio, copertura del 97% in Scozia:http://www.isdscotland.org/Health-Topics/Child-Health/publications/index.asp [23] http://www.vaxchoicevt.com/science/studies-comparing-vaccinated-to-unvaccinated-populations/, http://www.efi-online.de/wp-content/uploads/2014/10/VaccineFreeChildrenHealthier.pdf e http://www.vaccinationcouncil.org/quick-compare-2/

Nicoletta Protti
428,132 supporters
Petitioning Giuseppe Conte, Lorenzo Fioramonti

#SALVIAMOLARICERCA: investiamo il 3% del PIL nell’innovazione

L'Italia investe pochissimo in ricerca. Gli scienziati invitano i candidati alle elezioni politiche che avverranno in Italia il prossimo 4 marzo ad impegnarsi a finanziare adeguatamente la ricerca in Italia e a portare i fondi per la ricerca a un livello superiore a quello della pura sussistenza. L'Europa chiede attualmente ai Governi di rispettare i limiti sul bilancio, ma dovrebbe con altrettanta forza pretendere dai governi nazionali una soglia minima di finanziamento alla ricerca e sviluppo, come richiesto dal trattato di Lisbona (2000) e dal Consiglio Europeo di Barcellona (2002), che la fissava al 3% del PIL per il 2010. Il Governo Italiano ha preso questo impegno non solo con l'Europa, ma anche con i cittadini Italiani e ha l'obbligo di rispettarlo. Noi richiediamo che il prossimo governo implementi con la massima urgenza un piano pluriennale per portare la spesa in Ricerca e sviluppo dall'attuale 1% fino al 3% del PIL e che lo rispetti nel futuro raggiungendo, sia pure in grande ritardo, l'obiettivo di Barcellona. I dati sui finanziamenti in ricerca e sviluppo in percentuale sul PIL collocano l'Italia agli ultimi posti tra i paesi OECD. Il Sistema Universitario Italiano è da anni sottofinanziato (il fondo di finanziamento ordinario alle università è in continua discesa dal 2009 ad oggi). I fondi per la ricerca di base italiana, distribuiti su base competitiva ai progetti scientifici che sono valutati più validi, sono dieci volte di meno di quelli della Francia. Per questo motivo 69 scienziati italiani, tra cui Giovanni Ciccotti, Duccio Fanelli, Vincenzo Fiorentini, Giorgio Parisi e Stefano Ruffo, hanno scritto una lettera, apparsa sulla autorevole rivista scientifica Nature il 4 Febbraio 2016. Firmiamo e facciamo firmare per aumentare la forza di questa richiesta! Grazie. Per approfondimenti visitate il sito web Salviamo La Ricerca  e il gruppo Facebook Salviamo la Ricerca Italiana Photo Credit Abd allah Foteih

Giorgio Parisi
235,187 supporters
Victory
Petitioning Pietro Grasso

In nome del popolo inquinato: subito i delitti ambientali nel Codice penale

Chiediamo al Senato di approvare subito il disegno di legge sull’introduzione dei delitti ambientali nel Codice penale.L’Italia ha bisogno di una vera e propria riforma di civiltà, che sanerebbe una gravissima anomalia: oggi chi ruba una mela al supermercato può essere arrestato in flagranza perché commette un delitto, quello di furto, mentre chi inquina l’ambiente no, visto che nella peggiore delle ipotesi si rende responsabile di reati di natura contravvenzionale, risolvibili pagando un’ammenda quando non vanno – come capita molto spesso – in prescrizione. Non esistono nel nostro Codice penale, infatti, né il delitto di inquinamento né tantomeno quello di disastro ambientale. Uno squilibrio di sanzione anacronistico, insostenibile e a danno dell’intero Paese, che garantisce spesso l’impunità totale agli ecocriminali e agli ecomafiosi.Oggi, finalmente, siamo vicini a una svolta. Nel febbraio 2014, infatti, la Camera dei deputati ha approvato a larghissima maggioranza un disegno di legge che inserisce 4 delitti ambientali nel nostro Codice penale: inquinamento ambientale, trasporto e abbandono di materiale radioattivo, impedimento al controllo e disastro ambientale. Il testo, però, è inspiegabilmente fermo da mesi al Senato, per alcuni limiti tecnici che sarebbero facilmente superabili con poche modifiche. Approvarlo prima possibile rappresenterebbe, invece, una pietra miliare nella lotta alla criminalità ambientale, garantendo una tutela penale dell’ambiente degna di questo nome e, soprattutto, assicurando strumenti investigativi fondamentali per le forze dell’ordine e la magistratura. Serve un ultimo sforzo, perché non c’è più tempo da perdere. In nome di quel popolo inquinato che attende da troppo tempo giustizia, è giunto il momento che ciascuno si assuma le proprie responsabilità davanti al Paese. Vittorio Cogliati Dezza, presidente LegambienteLuigi Ciotti, presidente LiberaVincenzo Vizioli, presidente AiabFulvio Aurora, segretario AIEA - Associazione italiana esposti amiantoFrancesca Chiavacci, presidente ArciDino Scanavino, presidente Cia - Confederazione italiana agricoltoriRoberto Moncalvo, presidente ColdirettiNatale Belosi, coordinatore comitato scientifico Ecoistituto di FaenzaAndrea Carandini, presidente Fai - Fondo Ambiente ItaliaFilippo Brandolini, presidente FederambienteForum italiano dei movimenti per l’acquaGestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCRGiuseppe Onufrio, direttore esecutivo Greenpeace ItaliaGianluca Felicetti, presidente LavGianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto ClubLink Coordinamento UniversitarioFulvio Mamone Capria, presidente LipuRoberto Romizi, presidente Medici per l’ambiente - Isde ItaliaPiergiorgio Duca, presidente Medicina Democratica Rete della ConoscenzaBeniamino Ginatempo, presidente Rifiuti Zero SiciliaFranco Iseppi, presidente Touring Club ItalianoUnione degli StudentiDonatella Bianchi, presidente WWF ItaliaRossano Ercolini, presidente Zero Waste Italy

Riparte il futuro
67,887 supporters
Petitioning Matteo Renzi, Silvio Berlusconi, Luigi Di Maio, Matteo Salvini, Beatrice Lorenzin, Raffaele Fitto, Emma Bonino, Giorgia Meloni, Pietro Grasso, Partito Democratico, Forza Italia, Movimento 5 Stelle,...

#vacciniAMO i nostri figli

Mi chiamo Pasquale Ferrante, sono un virologo e Professore Ordinario dell’Università degli Studi di Milano e sono profondamente preoccupato per il pericoloso disinteresse verso i vaccini che si sta diffondendo in Italia. Movimenti di opinione - di cui fanno parte anche professionisti dell’area sanitaria - dichiarano la pericolosità dei vaccini, che non è importante vaccinare i bambini o i giovani adulti in quanto non ci sono più rischi di malattia, basandosi su un concetto privo di fondamento ovvero che le malattie infettive sono scomparse o che non sono più pericolose. Per citare un dato, nel 2017 l’Italia è stato il secondo Paese europeo per casi di morbillo, dopo la Romania (5004 casi - fonte: European Centre for Disease Prevention and Control). L’87% dei casi di cui è noto lo stato vaccinale si è verificato in persone non vaccinate e l’8% in persone vaccinate con una sola dose. Il morbillo rischia di diventare di nuovo un problema per la salute e la vita dei cittadini, bambini ed adulti. Nel 1983 io e il mio team stavamo cercando la cura per una rara malattia neurologica e fu così che, in un paesino lungo il fiume Serio, incontrai la mamma di una bambina di circa 11 anni. Avevo già conosciuto altri genitori, disperati per questa misteriosa malattia che aveva colpito e poi, nel giro di pochi mesi, ucciso un loro figlio. Mi raccontò che la sua bambina era stata fino ad un anno prima sana, vivace ed intelligente, e che poi un giorno, mentre tornavano dalla spesa, la piccola senza dire nulla aveva lasciato a terra la busta che aveva in mano e si era allontanata senza una meta e senza reagire ai richiami della mamma. Da allora si era progressivamente aggravata, fino a ritrovarsi in fin di vita nel suo letto: purtroppo non c'erano cure efficaci. Spiegai alla signora che la malattia era dovuta al morbillo, una cosa che sembrava impossibile alla mamma perché sua figlia aveva avuto il morbillo all’età di 12 mesi e ne era guarita. Ma in rari casi, come il suo, il virus del morbillo dopo l'infezione acuta si nasconde nel cervello e dopo circa 10 anni si riattiva provocando la PanEncefalite Sclerosante Subacuta (PESS), malattia drammatica e fatale. La vaccinazione antimorbillo che fu introdotta nel nostro paese in quel periodo portò alla scomparsa quasi completa della PESS, e salvo rari casi in bambini non vaccinati, non abbiamo più avuto casi. Si può calcolare senza ombra di dubbio che in 30 anni dall'inizio della vaccinazione abbiamo salvato da questa malattia rara 1800 bambini. Con l'aiuto dei vaccini abbiamo eradicato il vaiolo, una malattia spesso letale che uccideva tantissimi soggetti. Ma lo stesso si può dire della poliomielite che nella sola Italia a partire dalla seconda guerra mondiale provocava la paralisi o la morte in circa 5000-7000 bambini all'anno. Le vaccinazioni sono un'arma efficacissima contro le malattie infettive ed è irragionevole non praticarle quando sono disponibili. Le eventuali rare complicanze da vaccino sono davvero non paragonabili per frequenza e gravità ai danni provocati dalle malattie che si prevengono con i vaccini stessi. Il fatto che, grazie ai vaccini, malattie infettive spesso mortali non si osservano da decenni ha ingenerato in molti l'idea che esse non siano più pericolose e che ci si può non vaccinare perché non c'è rischio di ammalarsi. I virus ed i batteri ai quali impediamo di creare danni nei bambini con le vaccinazioni non sono scomparsi ma continuano a circolare nella popolazione e se non ci si vaccina ci si ammala e si possono avere gravi problemi. La mancata conoscenza di queste informazioni ha portato molti a non vaccinare i propri figli e ha spinto molti governi dei paesi occidentali a rendere obbligatorie le principali vaccinazioni o a regolamentare l'accesso ad asili e scuole scolastiche, ai bambini non vaccinati per proteggere loro ed i loro compagni. Sulla base di tutto questo noi chiediamo a tutte le forze politiche e soprattutto a quelle che si candidano a governare il nostro paese nel futuro prossimo di assumersi l'impegno: di continuare la lotta contro le malattie infettive in particolare dei bambini anche e soprattutto facendo prevenzione con i vaccini; a tenere fermi i capisaldi delle attuali leggi sui vaccini e di destinare a queste tutte le risorse necessarie per un’efficace applicazione; di promuovere in modo chiaro, lineare, e senza posizioni preconcette, la conoscenza della storia di queste malattie, della loro pericolosità e dei vantaggi per la salute che si ottengono vaccinandosi; di mettere a disposizione le adeguate risorse economiche e di personale perché i cittadini siano informati in modo più puntuale su queste problematiche (sulle quali sembra essere diventato veramente difficile orientarsi attraverso i media); di non parlare dei vaccini solo per alimentare il dibattito elettorale.

Pasquale Ferrante
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