Chiediamo più ciclabilità a Brescia !

Chiediamo più ciclabilità a Brescia !
Perché questa petizione è importante

Cogliamo le opportunità e non solo i limiti della pandemia
Appello per una mobilità sostenibile
Nella convinzione che alla riapertura delle scuole in settembre le norme sul distanziamento fisico anti-covid avrebbero fatto aumentare considerevolmente l’uso di automezzi privati a scapito di quelli pubblici, con conseguenze negative sul traffico e sulla qualità dell’aria, già dallo scorso mese di aprile la Consulta per l’Ambiente del Comune di Brescia, tramite il proprio Ufficio di Presidenza, ha sollecitato l’Amministrazione ad intervenire per fronteggiare una simile situazione. La richiesta è stata quella di incentivare la mobilità ciclistica come unica alternativa valida e, in particolare, molti Consigli di Quartiere e due associazioni fra quelle aderenti alla Consulta – FIAB Amici della Bici e Legambiente – hanno formulato articolate proposte in tal senso.
Raccogliendo queste sollecitazioni, per incrementare la rete delle piste ciclabili esistenti il Comune di Brescia, sull’esempio di quanto fatto di recente allo scopo in altre città come Bergamo, Milano, Torino e Roma, ma anche da più tempo Parigi e Londra, ha avviato la creazione di «ciclagili», cioè «corsie ciclabili», nel frattempo previste dalle modifiche al codice della strada inserite nel D.L. 34/2020 di metà maggio. Il loro tracciato è spesso delimitato sulla sede stradale da una linea bianca tratteggiata e identificata dai pittogrammi delle biciclette: dunque, non piste ciclabili in sede propria, ma una soluzione intermedia praticabile nei tempi ristretti imposti dall’emergenza.
Dopo le prime realizzazioni nei mesi di giugno-luglio, al progetto sono purtroppo state avanzate critiche, sia da chi non vorrebbe in nessun caso che gli spazi per le auto fossero ristretti sia da chi ha obiettato la scarsa sicurezza delle nuove realizzazioni. Ai primi rispondiamo che non si vede perché preferire ingorghi e emissioni inquinanti, sospettate anche di facilitare la diffusione del virus. Ai secondi, che l’esperienza delle altre città europee ha dimostrato che le corsie ciclabili, insieme a piste ciclabili, zone 30 e aree pedonali, rappresentano un importante strumento per incentivare la cosiddetta «safety in numbers» («sicurezza in numeri») che si regge sul semplice meccanismo che più aumenta il numero di pedoni e ciclisti più aumenta la loro sicurezza. D’altra parte solo le «ciclagili» consentono per ora di far crescere con la rapidità necessaria la rete urbana dei percorsi esistenti per biciclette.
Il Comune sembra aver accusato le critiche, arrestando la realizzazione delle «ciclagili» e non parlandone più sugli organi di informazione.
L’Ufficio di Presidenza della Consulta e le associazioni che firmano questo appello chiedono invece con forza che:
● il progetto delle «ciclagili» sia ripreso e ultimato il prima possibile;
● la realizzazione delle nuove corsie ciclabili sia senz’altro affiancata da una campagna di comunicazione e sensibilizzazione del Comune per spiegare il senso del progetto e stimolare l’uso della bicicletta.
Ci rivolgiamo anche ai bresciani sensibili alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio che abitiamo e li invitiamo a sottoscrivere questo appello.
Non lasciamo che siano solo quelli che pensano ai propri interessi a farsi sentire e a condizionare l’azione del Comune!
CONSULTA PER L’AMBIENTE
UISP
LIPU
LEGAMBIENTE
FIAB
ITALIA NOSTRA
Michele Curcio (CANOTTIERI BRESCIA)
CIRCOLO MICOLOGICO CARINI
ISDE
CODISA
CODA
AIIG – Sezione di Brescia
VOLO LIBERO BRESCIA
CAI BRESCIA