SI ALLA DIDATTICA MISTA ALLA SAPIENZA

SI ALLA DIDATTICA MISTA ALLA SAPIENZA

Chi siamo?
Siamo un gruppo di studenti dell'Università "La Sapienza" di Roma.
Non rappresentiamo alcun movimento studentesco o associazione studentesca.
Cosa chiediamo?
Chiediamo che l'Università "La Sapienza" garantisca la Didattica Mista per il primo semestre dell'anno accademico 2021/2022.
In particolare per gli studenti fuorisede e studenti non vaccinati.
Perché?
1. Il Covid-19, oltre alle conseguenze sanitarie, ha portato all'impoverimento di gran parte delle famiglie italiane, le quali, hanno subito un enorme contraccolpo economico che ad oggi non consente loro di mantenere i propri figli fuorisede e di sostenere le spese necessarie per vivere a Roma.
2. Nel periodo del Covid-19 le lezioni sono state erogate a distanza.
Molti studenti fuorisede si troverebbero oggi a dover ricercare un alloggio in tempi brevissimi e con scarsissimo preavviso.
3. C'è il rischio reale che centinaia di studenti, vaccinati o no, si trovino in quarantena in case che non sono le proprie e si trovino a pagare degli affitti "per rimanere a casa" (impossibilitati a seguire comunque le lezioni in presenza).
Questa situazione ha un’alta probabilità di verificarsi: a causa degli inevitabili assembramenti nei trasporti romani (metro, bus, tram, treni, ecc.) necessari per raggiungere le sedi universitarie; a causa di un contagio proveniente, per esempio, da un coinquilino lavoratore che non ha l'obbligo vaccinale; a causa della presenza anche di un solo caso nella propria classe che comporterebbe la quarantena per tutti i componenti della stessa.
Si avrebbe il paradosso di studenti presenti a Roma solo per seguire le lezioni in presenza, ma costretti, in ultima istanza, a seguire le lezioni online.
4. I disagi, economici e pratici, potrebbero portare molti studenti a rinunciare all’università per mancanza di risorse economiche.
5. L’università, tramite le tasse pagate dagli studenti, si è già provvista di tutti i mezzi necessari per la didattica a distanza.
Perché non utilizzare i dispositivi di cui l’università si è già dotata e lasciare libertà di scelta agli studenti in modo da garantire la didattica per tutti?
Del resto, è evidente che la preparazione non dipende dalla frequenza (in presenza o a distanza) poiché questa viene esaminata comunque dai docenti in sede d’esame.
6. Molti studenti non riusciranno a vaccinarsi in tempo.
Effettuare un tampone per ottenere il Green Pass temporaneo della durata di 48 ore non solo rappresenterebbe un ulteriore onere economico, ma non garantirebbe alcuna protezione dai contagi.
Nelle 48 ore che intercorrono tra un tampone ed un altro potrebbe avvenire il contagio sia in ambiente universitario (tra studenti che non sono vaccinati o tra studenti vaccinati e chi ha il green pass temporaneo) sia in altri contesti (nei trasporti, per esempio).
Inoltre, una prima dose non è sufficiente a garantire la sicurezza né per il vaccinato né per chi gli sta intorno.
Non vogliamo che La Sapienza si trasformi in un'università telematica e ci auguriamo che il ritorno in presenza possa avvenire il prima possibile, purché ciò avvenga in totale sicurezza e senza ledere la Libertà di Scelta e il Diritto allo Studio di alcuno studente.