Didattica in presenza per il bene dei ragazzi e della società
Didattica in presenza per il bene dei ragazzi e della società
L'articolo 34 della nostra Costituzione dice che "La scuola è aperta a tutti". Con la didattica a distanza (DAD) questo articolo non viene nei fatti rispettato. Essa infatti esclude soprattutto le famiglie disagiate che non hanno accesso a internet per i loro figli, i cui ragazzi poi saranno facilmente portati ad incontrarsi altrove e non in sicurezza. La DAD esclude anche quelle realtà territoriali non raggiunte da una connessione a banda sufficientemente larga.
La didattica in presenza permette ai ragazzi di mantenere un minimo di socialità in una età fragile e bisognosa di comunità e comunicazione. I mezzi elettronici forniscono un surrogato di tale relazione e non permettono lo sviluppo di una vera socialità. E' a rischio la loro formazione come persone, al di là delle nozioni che vengono loro impartite a distanza. Ed è a rischio anche la loro stabilità psicologica, sia per il confinamento a cui li obbliga sia, purtroppo in non pochi casi, perché li espone a situazioni di disagio che sfociano nella violenza domestica.
In Germania, Francia, Regno Unito è stata mantenuta la didattica in presenza perché è considerata preziosa, un investimento nel futuro della società.
Chiediamo pertanto anche per l'Italia il completo ripristino della didattica in presenza fino all'ultima classe delle scuole superiori. Le scuole sono sicure, e con pochi semplici accorgimenti, quali la mobilitazione dei mezzi attualmente fermi (NCC, bus turistici, etc.) e l'istituzione di orari scaglionati si può evitare la concomitanza di flussi importanti di accesso ai plessi scolastici.