NOI CITTADINI CHIEDIAMO l’URGENTE COMMISSARIAMENTO della SANITÀ UMBRA
Questa petizione ha creato un cambiamento con 3.896 sostenitori!
NOI CITTADINI CHIEDIAMO l’URGENTE COMMISSARIAMENTO della SANITÀ UMBRA; la GESTIONE del COVID19 in UMBRIA è un PERICOLO per NOI e per l’INTERA NAZIONE
Vista la manifesta debolezza della gestione della Sanità umbra, chiediamo il commissariamento della stessa per evitare ulteriori peggioramenti che, oltre a mettere in grave pericolo la salute degli Umbri, potrebbero anche compromettere la situazione di altre regioni.
Questa accorata petizione è originata dalla necessità di salvaguardare la salute di tutti noi e, per evitare che venga vista come richiesta con fini politici, la inoltriamo anche ai responsabili dei maggiori partiti e movimenti affinché tutti si rendano conto della terribile situazione in cui ci troviamo e della inderogabile necessità di un intervento radicale per poterci salvare.
Il nostro è un grido di dolore e di aiuto per combattere adeguatamente e con vero impegno il Covid.
Ormai da molti giorni ci troviamo in una terribile situazione che ha portato a dati negativi mai visti prima in Umbria sia per numero di ricoveri che per numero di letti occupati in terapia intensiva; inoltre sono stati rilevati un numero rilevante di casi di variante sia inglese che brasiliana e purtroppo la nostra Sanità regionale sembra non possedere sufficienti capacità per migliorare questa situazione.
Nella nostra realtà regionale non c’è tracciamento, i tempi per i tamponi sono lunghi, le visite mediche e gli interventi chirurgici sono sospesi e la situazione è ancora più grave per chi non può muoversi da casa per problemi di salute, età o inabilità motoria.
Nessun piano, nessuna programmazione, sono stati ideati e portati a compimento
C’è stata al contrario la totale cecità nel comprendere e analizzare il livello di gravità presente e futura dell’epidemia; dopo la prima ondata di gennaio, niente è stato fatto per prepararsi alla più che prevedibile nuova crisi pandemica autunnale:
- al 13 ottobre 2020, i 25 milioni di euro destinati all’Umbria per il potenziamento della risposta sanitaria e delle terapie intensive (stanziati a maggio dal Governo per 58 nuovi posti letto di terapia intensiva) non furono spesi e le terapie intensive rimasero le stesse del pre Covid: 70 posti letto in tutto, pari a 7,9 per 100.000 abitanti mentre l’obiettivo nazionale fissato dal Governo era di 14; l’Umbria è stata la regione peggiore dopo la Campania;
- la mancata programmazione ha anche spinto la Sanità regionale a trasferire 24 malati Covid in una struttura che è anche sede di Neuropsichiatria infantile, che si occupa di bambine e bambini gracili con pesanti handicap, aggiungendo ansia alle pesanti preoccupazioni dei loro genitori e familiari e persino sede di una residenza per vecchi gravemente malati, pur sapendo che gli ospizi sono stati e sono in tutta Italia i più martoriati dall’epidemia da Covid;
- ad aprile fu annunciato un nuovo Ospedale da campo militare, gestito dall’esercito per malati non gravi, che in realtà fu terminato solo dopo 7 mesi, ed è stato pressoché inutilizzato;
- è stato da poco realizzato un nuovo Ospedale da campo della Regione, ma che ha problemi di utilizzazione per mancanza di personale;
- la carenza di personale medico e infermieristico riguarda non solo l’Ospedale da campo, ma l’intera struttura sanitaria; agli operatori del settore (in particolare anestesisti-rianimatori e infettivologi) che avevano appena concluso il percorso formativo sono stati proposti contratti di assunzione per tempi limitati (in qualche caso un mese!), inoltre operatori già attivi, ma con contratti a tempo determinato in condizione di precariato, hanno ovviamente accettato offerte di lavoro più rassicuranti da parte di altre strutture sanitarie;
- la Regione Umbria ha fatto solo 24 nuove assunzioni; per fare un esempio la vicina Toscana ne ha realizzate 2.700; l’addestramento di personale addetto alle terapie intensive richiede molti mesi e quindi senza programmazione si crea un vuoto di personale anche di un anno;
- per supplire alla mancanza di programmazione, la Regione Umbria ha ipotizzato di trasferire i pazienti Covid nell'ospedale di Civitanova Marche e, oltre al rischio di aggravare i costi della Sanità Umbra, non si capisce con quali attrezzature e quale personale si sarebbero curati i pazienti, visto che si tratta di un ospedale a suo tempo ritenuto inutile tanto da esserne proposto lo smantellamento;
- non sono stati adeguatamente organizzati i servizi sanitari, sono pressoché inesistenti i percorsi separati all’interno degli ospedali; i sistemi di tracciamento e di isolamento sono saltati anche nelle strutture sanitarie, portando a focolai, anche delle varianti inglese e brasiliana, all’interno degli ospedali.
Vi preghiamo di salvarci commissariando urgentemente questa carente amministrazione sanitaria.