- GIÙ LE MANI DALLA SANITÀ PUBBLICA - No alla chiusura di psichiatria a Feltre

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Più firme aiuteranno questa petizione a ottenere una risposta da parte del decisore. Aiuta a portare questa petizione a 2.500 firme!
Comitato Feltrino per il Diritto alla Salute ha lanciato questa petizione e l'ha diretta a Giunta Regionale del Veneto e a

La recente sospensione del Servizio di degenza, nel reparto di Psichiatria dell’Ospedale di Feltre (BL), ed il ricorso a cooperative anche a supporto della pediatria, rappresentano l’ennesimo atto di quel processo di progressivo smantellamento della Sanità pubblica che sta coinvolgendo da oramai troppi anni l’intera rete dei Servizi socio-sanitari del territorio bellunese. 

L’attuale emergenza sanitaria ha dimostrato con forza come la presenza di un sistema sanitario pubblico ed universalistico sia una questione dirimente per gli esiti di salute della popolazione e fondamentale nel garantire il diritto di cura per tutte le persone.  

È tempo dunque, che la sanità pubblica ritorni ad essere considerata un investimento, un bene comune imprescindibile per la salute e il benessere delle persone.

Con queste premesse, noi sottoscrittori chiediamo alla Giunta Regionale del Veneto, al Consiglio Regionale del Veneto, alla Conferenza dei Sindaci della ULSS 1 Dolomiti ed alla Direzione della ULSS 1 Dolomiti:

1. bloccare il processo di depotenziamento e di privatizzazione della Sanità dando priorità assoluta al sistema socio-sanitario pubblico, nel rispetto del principio costituzionale di universalità e gratuità del diritto alla salute. Nello specifico, chiediamo di riattivare al più presto, per le urgenze e le acuzie il reparto  del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Feltre, ora sospeso;

2. potenziare la rete ospedaliera pubblica di prossimità e i servizi territoriali, a partire dalle aree di montagna, garantendo accessibilità, qualità, sicurezza e integrazione con il territorio. Nello specifico chiediamo di trasferire gli ospiti della Comunità Terapeutica Residenziale Protetta (CTRP) e del Centro Diurno (CD) di Feltre, ancora sacrificati nel vecchio ospedale psichiatrico di Borgo Ruga a Feltre, ed anche quelli della CTRP e del CD di Belluno, attualmente collocati all’interno dell’area ospedaliera di Belluno, in nuove strutture dignitose e ben relazionate con il contesto urbano, attivando progetti riabilitativi orientati al recupero dell’autonomia, promuovendo attività lavorative, ricreative e di socializzazione con adeguate risorse economiche e professionali;

3. superare la grave carenza di medici promuovendo soluzioni urgenti, anche innovative e incentivanti verso assunzioni stabili (con premialità anche economiche se necessario) e facilitando anche la presenza di medici specializzandi. Nello specifico, chiediamo di coprire urgentemente i posti vacanti del Dirigente del Dipartimento di Salute Mentale (DSM) e del primario del Centro di Salute Mentale (CSM) di Feltre. Chiediamo di attivare una programmazione a lungo termine, in collaborazione con le Università Italiane, per promuovere la formazione di medici psichiatri ed altro personale specializzato al fine di garantire la qualità dei servizi socio-sanitari e il ricambio per il personale prossimo alla pensione;

4. potenziare gli investimenti nelle politiche socio-sanitarie. Nello specifico, chiediamo di assegnare all’area della Salute Mentale il 5% della spesa sanitaria come previsto dalla legge, a fronte di solo il 2,5%  che il Veneto assegna (la media italiana è del 3,6%).

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