DIRITTI PER LE ATLETE ITALIANE ADESSO! - #MaiPiùDilettanti

DIRITTI PER LE ATLETE ITALIANE ADESSO! - #MaiPiùDilettanti

27.193 hanno firmato. Arriviamo a 35.000.
Lanciata

Perché questa petizione è importante

Lanciata da Communis srl

Mi chiamo Luisa Rizzitelli e sono presidente di Assist, associazione che dal 2000 si batte per le pari opportunità nello sport e perché alle atlete italiane agoniste, che di sport vivono, vengano riconosciuti diritti e tutele. 

In queste settimane abbiamo tifato in tantissime e tantissimi per le #Azzurre del calcio e in tanti avete scoperto che le donne che fanno dello sport il proprio lavoro non possono godere di diritti ELEMENTARI. In questa situazione ci sono anche tanti atleti uomini, ma nel caso delle donne la situazione è incredibilmente incostituzionale e discriminatoria: tutte le atlete italiane infatti (TUTTE dalla prima all’ultima) non possono di fatto accedere ad una legge dello Stato, quella sul professionismo sportivo, la Legge 91 del 1981, che ha demandato allo Sport il compito di decidere quali discipline possano usare gli strumenti della legge.
E ad oggi, Coni e Federazioni hanno riconosciuto finora solo 4 discipline professionistiche, ma SOLO nella loro versione maschile (calcio, basket, ciclismo e golf). 

Per tutte le atlete italiane, quindi, anche quando sono campionesse straordinarie, nessun contratto collettivo, nessuna previdenza, nessuna tutela della maternità (se non grazie ad un importantissimo ma limitato sostegno di un Fondo istituito due anni fa e rifinanziato). 

Tutto questo è inaccettabile e per la prima volta il Parlamento se ne sta occupando: è in discussione infatti una legge che per la prima volta parla di "LAVORO SPORTIVO" e impedisce che questa definizione possa essere riconosciuta solo agli uomini. Se il "lavoro sportivo" dipenderà come è doveroso dal tipo di impegno che l'atleta porta avanti e non dal movimento economico della sua disciplina, abbatteremo una delle peggiori discriminazioni del nostro Paese.

Per questa ragione ci rivolgiamo al Sottosegretario con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti e al Presidente del CONI perché, attraverso il riconoscimento del lavoro sportivo, venga dato alle atlete italiane tutte il Diritto di poter fare lo Sport per lavoro, con tutti i doveri e diritti del caso.

Questo risultato è un atto doveroso di rispetto per le atlete che rendono grande il nostro Paese nel mondo e che non possiamo più tollerare che vengano definite "dilettanti".

Luisa Rizzitelli, Presidente di Assist.

 #lavorosportivoORA #professionismoORA

27.193 hanno firmato. Arriviamo a 35.000.