L’informazione può essere pericolosa: no al giornalismo della paura.

L’informazione può essere pericolosa: no al giornalismo della paura.
Perché questa petizione è importante

Ciascuno di noi si affida alle notizie per comprendere il mondo che ci circonda. Ogni giorno, siamo però bombardati da storie che preferiscono parlare alla pancia, senza passare per la razionalità. Da racconti che, cavalcando la paura, possono indurre in ciascuno di noi un senso di insicurezza, paura, ansia e preoccupazione.
Se ciò che ci circonda è comunemente descritto con toni allarmistici, si può creare una percezione errata della realtà e potenzialmente pericolosa. I mass-media sono infatti la prima causa di ansia e depressione (fonte EuroDAP).
Le notizie non dovrebbero essere così. Perché sì, è giusto che l’informazione racconti i problemi, ma senza ricorrere a una narrazione tragica e priva di soluzioni.
L’Ordine dei Giornalisti vigila costantemente sulla condotta dei suoi iscritti, sul rispetto della verità sostanziale dei fatti e l’osservanza dei doveri imposti dai princìpi di lealtà e buona fede. Ma chiediamo di fare di più.
Chiediamo al Presidente del Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti, al Presidente della Federazione Italiana Editori Giornali, alla Presidente e al nuovo a.d. della RAI, a tutti gli editori e ai direttori delle emittenti radio-televisive di innovare il loro approccio alle notizie. Che sia meno drammatico, più equilibrato e più rappresentativo della realtà. In altre parole, più costruttivo.
Se sei d'accordo anche tu, firma la petizione. Ringraziamo chiunque decida di aderire, sostenere o diffondere questa causa.
Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo