#RADDOPPIOSÌMANONCOSÌ #NOPESANTESÌLEGGERO

#RADDOPPIOSÌMANONCOSÌ #NOPESANTESÌLEGGERO

Lanciata
1 marzo 2022
Petizione diretta a
Ministero Infrastrutture - Presidente Regione Lombardia - Assessore Infrastrutture Regione Lombardia
Firme: 1.692Prossimo obiettivo: 2.500
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Perché questa petizione è importante

#RADDOPPIOSÌMANONCOSÌ
#NOPESANTESÌLEGGERO
Curno e Mozzo dicono
SÌ al raddoppio
NO al treno pesante di Regione Lombardia
SÌ al servizio metropolitano leggero
Carissima Cittadina, Carissimo Cittadino,
Da decenni l’area ad ovest di Bergamo vive una congestione da traffico insopportabile: nelle ore di punta
rimaniamo in coda, ottenendo solo grandi disagi, stress e un peggioramento della qualità dell’aria e della vita.
Da decenni il nostro territorio cerca una soluzione per accedere al centro della città, per spostarsi con rapidità
ed efficienza, mediante un trasporto pubblico moderno e capillare, in grado di raccogliere l’utenza dei centri abitati e
soddisfarne le esigenze.
Riteniamo che il raddoppio ferroviario sia un’occasione unica per cambiare e migliorare il modo in cui ci si
sposta e la qualità della vita del nostro territorio; i soldi pubblici sono preziosi (solo per questo tratto - Bergamo/Curno
- saranno investiti 170 milioni di Euro) e non possono essere sprecati con soluzioni che non portano beneficio alla
collettività e all’ambiente.
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PER un servizio metropolitano (un treno suburbano leggero come quello che già Regione Lombardia fornisce
sul passante ferroviario di Milano) in grado di raccogliere un maggior numero di passeggeri lungo la tratta, con fermate
più comode e frequenti sul territorio;
PER cambiare stile di vita, ridurre traffico e stress, risparmiare tempo negli spostamenti, migliorare la qualità
dell’aria, rivalutare il valore economico dei nostri immobili e del territorio;
CONTRO il progetto elaborato da RFI e commissionato da Regione Lombardia, pensato solo come
potenziamento dell’attuale trasporto ferroviario, senza fermate nei paesi, senza fermate all’università e alla fiera,
senza la minima attenzione alle esigenze reali di chi deve spostarsi;
CONTRO le conseguenze del raddoppio con trasporto ferroviario pesante, che comporterebbe lungo i fronti
abitati barriere alte fino a 7,5 metri (più di una casa di due piani, ma lunga un chilometro!), per attutire il tremendo
impatto acustico che il trasporto pesante porta con sé; ma non solo: questo genere di raddoppio richiederebbe
l'eliminazione dei passaggi a livello e, in alcuni casi, di un passaggio per i veicoli (come quello in via Roma a Curno),
che dividerebbe in due il nostro territorio, con gravi conseguenze per gli spostamenti di tutti.

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